Di sicuro è la rivelazione più sorprendente del campionato, indossa la maglia quattro nero-azzurra dell’Atalanta, 23 anni, è Bryan Cristante. Nato in provincia di Pordenone il 3 marzo 1995, da padre canadese e mamma italiana, Bryan ha tirato i suoi primi calci al pallone alla Sas Casarsa per poi a 11 anni passare all’ Asd Liventina Gorghese e successivamente approdare alle giovanili del Milan. Ed è proprio nel Milan che fa il suo esordio nel calcio dei grandi, il 6 dicembre 2011 a nemmeno 17 anni nella partita di Champions League pareggiata 2-2 contro il Viktoria Plzen. Non sarà quella presenza a consacrare Cristante nel calcio professionista, infatti lo si rivedrà tra i grandi il 10 novembre 2013 quando fa il suo esordio in Serie A alla dodicesima giornata a 18 anni in un Chievo-Milan terminato 0-0. Riapparirà poi il 6 gennaio 2014 contro l’Atalanta, gioca titolare e segna il terzo goal del Milan per il risultato di 3-0 finale.
Il primo settembre 2014 passa al Benfica a titolo definitivo per 6 milioni di euro, dove esordisce il giorno 12 dello stesso mese nella vittoria contro il Vitòria Setùbal. Conclude la stagione con 15 presenze tra le quali 3 in Champions League, aiutando soprattutto la propria squadra a vincere il campionato.
Siamo a gennaio 2016 invece quando si trasferisce in prestito con diritto di riscatto al Palermo, dove però ottiene solo 4 presenze. La stagione successiva, Bryan la passa al Pescara (neopromossa in A) sempre in prestito, dove esordisce in Pescara-Frosinone valida per il terzo turno di Coppa Italia. Una serie di esperienze non del tutto positive per il giovane calciatore.
Ma la vera svolta è a Bergamo, dove Cristante il 27 gennaio 2017 approda in prestito con un’opzione di prolungamento del prestito e successivo acquisto per l’estate 2018. Con l’Atalanta esordisce il 5 febbraio dello stesso anno, giocando gli ultimi minuti in casa contro il Cagliari, partita vinta 2-0 dai nero-azzurri.
Bryan ha giocato anche in nazionale, prima dall’Under16 all’ Under 20 e poi nell’agosto 2015 anche con l’Under 21 di Luigi Di Biaggi, anche se in quell’occasione non giocò. Debuttò tuttavia a novembre dell’anno successivo in amichevole contro l’Inghilterra. Il 2 ottobre 2017 ci fu per lui la prima convocazione nella nazionale maggiore, chiamato dal tecnico Giampiero Ventura, dove fa il suo esordio quattro giorni dopo
nell’1-1 casalingo a Torino contro a Macedonia entrando dalla panchina nel secondo tempo.
La stagione appena trascorsa ha consacrato definitivamente Bryan Cristante come punto di riferimento del centrocampo atalantino, infatti risulta il secondo giocatore più influente della stagione con 47 presenze 12 goal e 4 assist (Gasperini non si è mai voluto privare del suo talento a centrocampo). Ed è per questo che il DS Monci della Roma non ha perso tempo e ha battuto sul tempo molto squadre, assicurandosi l’ex numero 4 nero-azzurro in un accordo che prevede un prestito oneroso a 5 milioni di euro, un obbligo di riscatto a 15 e 10 circa di bonus. Un affare che gira introno ai 25 milioni di euro e che ha portato Cristante a firmare per la squadra della capitale un contratto fino al 2023.
CARATTERISTICHE:
Cristante gioca nel ruolo di centrocampista, precisamente interno di destra di centrocampo, nel 3-4-3 schierato da Gasperini (schierato anche da trequartista nel 3-4-1-2). È dotato di intelligenza tattica e anche di spirito di sacrificio, infatti lo si trova in area di rigore avversaria in un’azione, e in quella successiva difendendo lo si ritrova davanti alla difesa a fare da schermo agli avversari. Bryan, molto bravo tecnicamente, in questa stagione non ha mostrato molte conclusioni da fuori area com’era abituato negli anni precedenti, ma ha abbandonato quella soluzione per portarsi più avanti sul terreno di gioco, infatti la sua pericolosità tutt’oggi è riconosciuta per gli inserimenti in area di rigore. Ma il neoacquisto giallo-rosso ha dimostrato di essere anche un lucido regista (anche se forse in quella fase le sue qualità non vengono esaltate come in fase offensiva), proponendosi sempre per la costruzione bassa e dando sicurezza a tutti i reparti.
Fisicamente Cristante è nella media, anche se molti non lo direbbero, dato che i suoi 186 centimetri e circa 80 chili di peso fanno si che in area di rigore i suoi stacchi di testa siano diventati determinanti nel proseguo della stagione nero-azzurra appena trascorsa. Infatti, anche in tutte le situazioni di palla inattiva a favore o contro, Gasperini porta Bryan a saltare al centro dell’area di rigore, spesso lasciandolo in marcatura a zona alla ricerca della palla.
Nel 3-4-1-2
Nell’immagine che segue notiamo la copertura territoriale di Cristante in riferimento al suo ruolo da trequartista in due partite diverse. Evince come il numero 4 nero-azzurro occupi mediamente la posizione appena oltre la metà campo avversaria, ma si nota anche il suo supporto difensivo sia durante un’azione di gioco ma soprattutto anche sulle palle inattive. Bryan tende ad occupare il terreno di gioco nel centro destra o centro sinistra, a dimostrazione della sua partecipazione alla manovra per catene laterali. In fase offensiva mostra tutta la sua qualità nell’inserimento centrale in area di rigore ed una predisposizione alla finalizzazione quasi da attaccante vero.
FASE DI POSSESSO:
In fase di costruzione il centrocampista di Gasperini si abbassa sulla linea difensiva, centralmente o lateralmente, per facilitare la costruzione bassa. Cristante però, ama giocare in verticale per guadagnare più spazio in meno tempo, e questo lo porta spesso a verticalizzare immediatamente appena entra in possesso palla, avanzando successivamente a supporto della manovra. Il suo pensiero tattico costante di “avanzare ed inserirsi” è il suo vero e proprio punto di forza, nonché la sua espressione di qualità.
Ha una predisposizione tattica per l’inserimento nello spazio comune a pochissimi giocatori in Italia. Dove c’è spazio arriva lui. In fase di sviluppo occupa la posizione di partenza (centro destra) per un consolidamento del possesso o per una giocata verticale, ma si esalta quando avanza in zona rifinitura sulla trequarti avversaria dove si creano spazi sfruttati benissimo dal numero 4 atalantino. I suoi inserimenti vengono premiati nella maggior parte delle occasioni dai compagni di squadra, anche perché raramente dopo un passaggio Bryan resta fermo ma effettua subito un inserimento nello spazio, tenendo sempre in movimento il sistema difensivo avversario.
Inoltre, Cristante diventa molto pericoloso anche come uomo assist o comunque per passaggi chiave, riuscendo come detto in precedenza ad usufruire di tutto lo spazio possibile. Tutto questo è ovviamente anche dato dal lavoro dei compagni di squadra; un’organizzazione di gioco che ha contraddistinto la squadra di Gasperini in Italia e in Europa.
L’area di rigore avversaria è la zona preferita del numero 4 nero-azzurro per esprimere al massimo le sue qualità. Agisce in zona finalizzazione con il fiuto del goal di un attaccante, con tempismo e precisione, oltre alle doti tecniche. I suoi goal arrivano per la maggior parte con inserimenti alle spalle dei difensori, la sua qualità nel gioco aereo esalta ancora di più questa sua caratteristica, infatti in Serie A è uno dei giocatori che colpisce di più di testa verso la porta avversaria, oltre ad essere uno dei giocatori che effettua più attacchi in profondità.
FASE DI NON POSSESSO:
In questa fase, con la squadra avversaria in fase di costruzione, Cristante va in pressione alta in marcatura sul metodista, il quale si abbassa per ricevere palla. Molto importante il lavoro del numero 4 di Gasperini, che cosi facendo, toglie un punto di riferimento alla squadra avversaria, e la costringe ad un tipo di giocata diversa. Quando invece gli avversari sono in possesso sulla trequarti difensiva dell’Atalanta, Bryan si posiziona da schermo davanti alla difesa, compattando e tenendo legati difesa e centrocampo, oltre a contrastare eventuali tiri o inserimenti. È da apprezzare molto il lavoro difensivo svolto Cristante, il quale possiede un atletismo che gli permette di effettuare la fase offensiva e difensiva con la stessa efficacia; e non di meno è il suo impiego nelle palle inattive contro, dove risulta sempre presente nel gioco aereo difensivo viste le sue qualità.
TRANSIZIONI:
In fase di transizione negativa il giovane centrocampista effettua un contro-pressing immediato insieme ai suoi compagni di squadra più vicini alla zona palla. In effetti è tutto il sistema difensivo dell’Atalanta è impostato su un pressing continuo ed asfissiante. Bryan comunque è molto determinante anche in questa fase, infatti in stagione ha perso solo 16 tackle su 50, e inoltre risulta uno dei giocatori meno ammoniti, con appena quattro ammonizioni.
In fase di transizione positiva Cristante, come mostra la sua indole di gioco, si propone nello spazio (possibilmente in verticale) per ricevere il passaggio dal compagno di squadra in possesso. Questo movimento non è solo fine a sé stesso nell’intenzione di ricevere la palla, ma permette anche ai compagni di squadra di salire in sincronia, tenendo la squadra corta nei reparti di gioco pronta ad aggredire con più giocatori in caso di perdita del possesso.
CONCLUSIONI:
In molti pensano che Cristante abbia tutte le qualità necessarie per diventare un nuovo talento del centrocampo, nonché titolare della nazionale italiana. Questo sarà per lui l’anno della verità, Roma di certo non è l’ambiente più facile da vivere in Italia per come è vissuto il calcio dai romani, vista la passione espressa dalla città. La società si aspetterà molto da lui, e per ciò che ha dimostrato fin ora le prospettive fanno ben sperare. La giovane età e le qualità tattiche, tecniche e fisiche hanno permesso al giovane centrocampista di mettersi in luce a Bergamo, acquisendo anche esperienza internazionale visto il percorso della squadra di Gasperini in Europa; la stagione che verrà metterà a confronto neoacquisto romano con gli attuali centrocampisti della Roma, il posto è da conquistare, ma visto le qualità già molto alte non si esclude una partenza da titolare fin dalle prime gare.