Analisi realizzata da Gabriele Negri, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification
Kristjan Asllani nasce il 9 marzo 2002 a Elbasan in Albania. A due anni si trasferisce in Italia a Buti, in provincia di Pisa. Cresce calcisticamente nel settore giovanile dell’Empoli (2012-2021), dove vince il campionato primavera nel 2021. Nella stagione 2021-22 è aggregato alla prima squadra, con cui esordisce in Serie A il 22/09/2021. Nella seconda metà di stagione, in seguito alla cessione di Samuele Ricci al Torino, Asllani viene promosso titolare da Andreazzoli. Da quel momento colleziona ben 15 presenze, partendo 14 volte titolare (il totale della sua prima stagione da professionista è di 23 presenze e 1347 minuti giocati). Il 30/06/2022 viene acquistato dall’Inter per ricoprire il ruolo di vice Brozović nella rosa di Simone Inzaghi. A soli 20 anni Asllani vanta anche 4 presenze nella nazionale maggiore albanese.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Kristjan Asllani è un centrocampista. Nell’ultima stagione a Empoli ha giocato principalmente come mediano davanti alla difesa e qualche volta come trequartista (ruolo che ricopriva nella Primavera). Alto 175cm per 68 kg, non ha una struttura fisica imponente e per questo risulta scarso nei contrasti e negli 1vs1 in fase difensiva. Tuttavia, sopperisce a questo difetto con una buona capacità di posizionamento, sia in fase offensiva sia in fase difensiva. Piede destro naturale, è dotato di una buona tecnica nel controllo della palla e nella trasmissione (passaggi corti e lunghi), migliorabile per quanto riguarda le giocate sotto pressione e quelle complicate. L’ultima sua caratteristica principale è la corsa: Asllani è stato il giocatore dell’Empoli con la media più alta di km precorsi a partita (più di 10km).
Viste le sue attitudini e qualità, soprattutto quelle in fase di possesso, Asllani è stato paragonato a Brozović. L’albanese condivide con il croato la posizione in campo, la partecipazione alla fase di costruzione e di sviluppo del gioco e la capacità di giocare il pallone in verticale. In realtà, Asllani ha ancora molti punti deboli rispetto a Brozović, specialmente in fase di non possesso. È importante sottolineare che il giovane talento albanese ha solo 20 anni e perciò ha ancora ampissimi margini di miglioramento. L’acquisto da parte dell’Inter è da intendere in prospettiva: l’obiettivo è quello di far crescere il giocatore perché diventi in futuro il fulcro del centrocampo neroazzurro.
Le statistiche relative alla sua prima stagione in Serie A in senso assoluto ci parlano di 1 gol, 1 assist e quasi 33 passaggi di media a partita (con l’85% di successo) in fase offensiva, e di una maggior predisposizione all’intercetto piuttosto che al tackle in fase difensiva. In senso relativo, se paragonate ad esempio a quelle di un centrocampista come Brozović (tenuto conto delle rispettive squadre e dei diversi sistemi di gioco), rivelano i suoi punti deboli e gli aspetti che può migliorare e che vedremo in seguito nel dettaglio.
FASE DI POSSESSO
L’Empoli di Andreazzoli utilizza come sistema di gioco un 4-3-1-2, con il centrocampo disposto a rombo: un mediano vertice basso, due mezzali e un trequartista vertice alto. In qualche occasione ha utilizzato un 4-3-2-1, quindi con due trequartisti e una punta, ma sempre con il mediano davanti alla difesa e le due mezzali. Asllani è stato impiegato principalmente come mediano e poche volte come trequartista. Le caratteristiche dell’albanese che lo rendono adatto al ruolo di mediano sono: buon posizionamento, conduce poco il pallone, gioca a due/tre tocchi ed è bravo a verticalizzare.
Nella partita Empoli – Salernitana del 14/05/2022 (37^ giornata di Serie A), terminata 1 a 1, Asllani ha giocato come mediano davanti alla difesa, rimanendo in campo 90’. In fase di possesso, quando gioca in quel ruolo, Asllani partecipa attivamente alla fase di costruzione e sviluppo, raramente alla fase di rifinitura e quasi mai alla fase di finalizzazione.
La fase di costruzione dell’Empoli inizia dal basso, dal portiere Vicario e dai due centrali Romagnoli e Luperto, disposti a triangolo con Vicario vertice basso. I due terzini Stojanović e Parisi si dispongono larghi in ampiezza e si alzano leggermente sulla linea del mediano. L’atteggiamento della prima linea difensiva della Salernitana da inizio gara è stato di attesa, con i due attaccanti Djuric e Verdi in pressione sui due centrali e il resto della squadra schierato in copertura. In questa situazione Asllani rimane alle spalle delle due punte, formando un triangolo con i due difensori centrali, alla ricerca dello spazio libero per dare una linea di passaggio al portatore e superare la prima linea di pressione.
Nella prima parte di gara Asllani ha faticato a trovare quello spazio e a ricevere il pallone. L’Empoli ha così sviluppato il gioco lateralmente sui terzini o con un passaggio in profondità per una delle mezzali o per la punta, che veniva in contro per giocare di sponda. Nei casi in cui ha ricevuto palla, ma era marcato o sotto la pressione dell’attaccante, ha cercato la giocata di prima in profondità sulla punta, sbagliando e consegnando il pallone agli avversari.
Questo è uno dei punti deboli di Asllani, che nel corso della partita in qualche occasione ha sbagliato il movimento di smarcamento, lasciando il portatore senza opzione di passaggio oppure tardando la giocata corretta. Tornando al paragone con Brozović, quest’ultimo possiede una grande abilità nel fornire sempre con continuità linee di passaggio ai suoi compagni per tutto il corso della partita. Ed è anche uno dei motivi per cui Brozović gioca un numero di palloni nettamente superiore ad Asllani. In tal caso, si può dire che Asllani non ha che da imparare dal croato giocando insieme a lui la prossima stagione.

Con il passare del tempo e l’allargamento degli spazi a disposizione, Asllani ha trovato spazio per ricevere il pallone con continuità ed è entrato nel vivo del gioco, giocando moltissimi palloni e dando sbocco alla manovra dell’Empoli per vie centrali. In fase di possesso, all’interno della metà campo difensiva, Asllani tocca il pallone al massimo 3 volte e da ritmo e velocità al gioco.
In fase di sviluppo, Asllani si propone sempre in appoggio al portatore. L’Empoli ricorre spesso alla trama palla avanti – palla indietro: giocando con due punte, una delle due (o una mezzala) viene incontro al centrocampista a fare da sponda, mentre l’altra attacca la profondità alle spalle della linea di difesa avversaria. Asllani rimane sempre in posizione centrale a raccogliere gli appoggi delle punte o delle mezzali ed è molto bravo a giocare il pallone in verticale tra le linee. Se gli spazi sono chiusi, gioca invece il pallone lateralmente sui terzini.
Anche nella metà campo offensiva gioca quasi sempre a 2/3 tocchi (la conduzione palla più lunga della sua partita è stata di 5 tocchi).

Come detto in precedenza, Asllani mediano partecipa saltuariamente alle altre fasi di gioco offensive. Contro la Salernitana, ha eseguito una sola giocata in zona di rifinitura, che è stata però determinante, in quanto ha fornito l’assist per il gol di Cutrone. In seguito a una rotazione delle posizioni, in cui Verre (TRQ) si era abbassato nel ruolo di mediano, Zurkowski (CCD) si era alzato sulla linea degli attaccanti e Asllani ha occupato lo spazio della mezzala, l’albanese ha dimostrato la sua intelligenza nello smarcarsi in zona di rifinitura (in verticale) e la sua abilità nel mandare in porta il compagno con un passaggio filtrante (anche in questo caso con due soli tocchi: stop e passaggio).
Asllani è più propenso a partecipare alla fase di finalizzazione quando viene impiegato come trequartista. È in quel ruolo che ha trovato il suo primo e finora unico gol in Serie A, segnato a San Siro contro l’Inter.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso, Asllani si posiziona a schermo davanti alla linea difensiva. Il suo compito è prevalentemente di copertura piuttosto che di marcatura. Quando uno dei due centrali difensivi esce in marcatura sull’attaccante, Asllani va a prendere il suo posto, ricomponendo la linea a 4 di difesa. Anche nelle occasioni in cui va incontro al portatore di palla oppure segue l’uomo, difficilmente cerca l’anticipo; quasi sempre agisce in pressione con il solo obiettivo di non far avanzare la palla.

Come accennato in precedenza, l’1vs1 in fase difensiva è un suo punto debole. Asllani fatica ad entrare in contrasto con l’avversario: contro la Salernitana ha messo a segno un solo tackle e commesso zero falli.
Di contro, un suo punto di forza è la capacità di posizionamento che, abbinata alla facilità di corsa, lo rende abile nella difesa della porta. Le statistiche difensive della sua partita comprendono due intercetti e un tiro bloccato, al pari dei difensori. In genere, il numero degli intercetti è sempre superiore a quello dei contrasti, anche per quanto riguarda le altre partite giocate. Infine, grazie al suo corretto posizionamento al centro del campo, Asllani non solo intercetta tanti palloni giocati dagli avversari, ma recupera anche molte seconde palle.
FASI DI TRANSIZIONE
Come detto in precedenza, Asllani ha recuperato diversi palloni nella partita grazie al suo posizionamento favorevole. Inoltre, ha conquistato anche alcune seconde palle, contese al centro del campo, giocando di prima o di seconda sul compagno libero.
In caso di transizione offensiva la giocata ricercata con più frequenza è la verticalizzazione. Asllani gioca come sempre a due o tre tocchi: questa sua caratteristica è molto funzionale per le ripartenze, perché dà velocità al contropiede.
In caso di transizione difensiva tende a rincorrere l’avversario e riposizionarsi in copertura. Anche in questo caso abbiamo già accennato alla sua scarsa predisposizione al contrasto. Questo risulta essere un punto debole in fase di ripiegamento, soprattutto se serve fare fallo per fermare l’avversario.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA
- Buon posizionamento offensivo e difensivo
- Buona tecnica nel controllo e trasmissione del pallone
- Dà ritmo e velocità alla manovra
- Bravo a giocare il pallone in verticale
- Tanta corsa
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Deve migliorare nella capacità di offrire sempre una linea di passaggio al portatore, trovando il giusto spazio libero
- Poco aggressivo nell’1vs1 difensivo