Analisi realizzata da Claudio Di Giuseppe, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification
Brunori è nato il primo novembre 1994 a Macaé una città di costa famosa come la Cidade do Petróleo (“la città del petrolio”), nel distretto di Rio de Janeiro. Ad appena un anno però si è trasferito in Italia, ad Assisi, dove è cresciuto con i nonni, il nome completo sarebbe Matteo Luigi Brunori Sandri. Ha iniziato a giocare a calcio come tanti bambini in Italia e nel resto del mondo: in strada, a scuola, all’oratorio.
Si è formato nel Perugia prima e nel Foligno poi con cui ha esordito ad appena 16 anni nell’allora Lega Pro, ma per segnare, deve scendere addirittura fino all’Eccellenza, al Petrignano dove ha collezionato 19 gol il primo anno e 21 il secondo a soli 21 anni, per poi passare in serie D al Villabiagio dove in 34 presenze ha realizzato 23 gol, “scendere dalla C all’Eccellenza, racconterà, è stato come smettere di giocare”.
Poi acquistato dal Parma è girato in prestito all’ Arezzo dove è riuscito a fare una buona stagione in C realizzando 17 gol in 41 presenze. Il passo successivo è la B, con il Pescara in prestito, ma la stagione non va come si aspettava: zero gol in appena 10 presenze. A gennaio viene ingaggiato dalla Juventus per l’U23 in Lega Pro ma colleziona pochissime presenze ed un solo gol proprio contro la Ternana su calcio di rigore lui che ha il grifo perugino nel cuore. L’anno successivo va di nuovo in B, in prestito all’Entella, un’altra stagione mediocre: segna appena 4 gol in 34 partite tra coppa e campionato. Poi in estate arriva la chiamata del Palermo, non può rifiutare un posto dove ripartire, dice lui. Il sogno era rimanere in B, ma «quando è arrivata la chiamata del Palermo non ho pensato alla categoria». Al Renzo Barbera è riuscito ad esprimere tutte le sue qualità “potenza-velocità-astuzia” diventando il giocatore Italiano più prolifico con 25 gol nel 2022 e addirittura accostato a Karim Benzema come miglior capocannoniere e grazie ai suoi numeri il Palermo raggiunge il sogno B realizzando complessivamente 29 gol tra campionato e playoff. Questa estate Brunori è diventato un giocatore del Palermo firmando un contratto che lo lega ai ronanero fino 2026 grazie al City Group che in estate ha rilevato ufficialmente l’80% del club acquistando il giocatore per 2 milioni di euro più uno di bonus.
CARATTERISTICHE TECNICE e FISICHE
Centravanti brevilineo dotato di grande velocità; destro naturale, ma in grado di usare con disinvoltura anche il mancino. La sua ridotta fisicità (180 cm per 78 kg) non si presta perfettamente ad un calcio fisico come quello della C dove c’è meno qualità ma più quantità e campi sconnessi rispetto alle categorie superiori, ma ciò è compensato dalla grandissima abilità tecnica di cui è dotato, infatti, evidenzia un’enorme qualità nel controllo di palla nella conduzione nel dribbling e nel tiro da fuori facendo dei gol straordinari. Non da meno, Brunori è dotato di un ottimo senso tattico; infatti, durante la sua carriera, ha ricoperto anche il ruolo di seconda punta oppure esterno quindi molto bravo a non dare punti di riferimento e svariate su tutto il fronte offensivo anche se preferisce allargarsi sulla sinistra per poi accentrarsi e calciare in porta (proprio come ha fatto nella partita con il Picerno in casa ed a Monopoli fuori casa siglando 2 eurogol). Brunori è inoltre un abile realizzatore dal dischetto siglando proprio il gol promozione in B nella finale playoff contro il Padova.

SISTEMA DI GIOCO
Il giocatore Italo brasiliano nella prima parte di stagione non è riuscito ad esprimere il meglio di sé con Mister Filippi che ha utilizzato un 3-4-3 con i 3 attaccanti troppo vicini infatti fino a febbraio ha realizzato solo 8 gol in 24 presenze invece con l’arrivo di Baldini, cambiando modulo ed optando per il 4-2-3-1 è riuscito ad esprimere il suo potenziale grazie anche al suo compagno di reparto Luperini che da trequartista ha fatto il lavoro sporco aprendo gli spazi da attaccare in profondità e con 2 ali che sono state molto brave nei cross a destra con Valente ed a sinistra con Floriano bravo a verticalizzare c’è la svolta ( non a caso Toni fece 30 gol nella stagione a Palermo con lui allenatore) e si sblocca proprio nel derby contro il Messina e da lì in poi è diventato una macchina da guerra.
FASE DI POSSESSO
– Costruzione
Durante la fase di costruzione dal fondo non viene mai cercato con un passaggio diretto dal portiere non essendo strutturato fisicamente ma preferisce prendere la spizzata del suo compagno Luperini per attaccare la profondità infatti spesso in fase di costruzione dal basso uno dei due difensori cerca l’attacco diretto a scavalcare la difesa essendo molto abile nell’attirare fuori posizione il difensore avversario per poi inserirsi alle sue spalle.
-Sviluppo e Rifinitura
In fase di sviluppo e rifinitura Matteo è molto bravo a staccarsi dalla marcatura e spesso allargarsi a sinistra per cercare la triangolazione per arrivare alla conclusione.
-Finalizzazione
In fase di finalizzazione emerge il grande senso della posizione e del goal di cui la punta Italo brasiliana è dotata; Brunori, infatti, risulta un finalizzatore micidiale in area.
La maggior parte delle reti vengono realizzate grazie a due classiche giocate: ATTACCANDO LA PROFONDITA’ oppure ATTACCANDO IL PRIMO PALO SUL CROSS DA DESTRA.
Con palla sull’esterno destro attacca con forza la porta; non avendo nel colpo di testa una delle sue armi migliori, preferisce solitamente attaccare il 1° palo per essere servito con un cross teso sui piedi facendo moltissimi gol fotocopia. Quanto affermato risulta evidente nell’immagine sottostante, la quale ritrae il goal segnato contro (squadra) l’attaccante sfrutta bene l’ottima capacità del compagno (Valente) di proporre cross precisi e tesi, attaccando il 1° palo con forza e colpendo la palla con grande proprietà tecnica.

Un’altra sua caratteristica fondamentale dove ha realizzato la maggior parte dei gol è stata quella di attaccare la profondità ogni volta che la squadra riconquistava palla attaccando alle spalle del difensore.

FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso, con la propria squadra schierata, è sempre il primo ad uscire andando in pressione feroce sul difensore di zona e portando un contrasto indiretto sul difensore centrale verso il lato debole, così da forzare l’errore o l’attacco diretto non ragionato. Una volta scavalcata la prima linea di pressione lui è molto bravo nello smarcamento preventivo perché appena la sua squadra riconquista palla sa che la prima soluzione è guardare avanti e cercarlo in profondità. Se la palla viene scaricata al portiere avversario, lo pressa per forzare il lancio lungo.
Nelle situazioni da palla da fermo a sfavore, Brunori torna in area di rigore per difendere insieme ai compagni:
Sui corner contro si posiziona all’altezza del primo palo in una difesa schierata a zona.
CONSIDERAZIONI FINALI
Brunori è senza ombra di dubbio uno degli attaccanti italiani più in forma del momento lo dimostra lo score della stagione passata e la tripletta alla Reggiana in coppa Italia in questo inizio stagione. Il gioco espresso dal Palermo nella seconda parte di campionato si sposa perfettamente con le sue caratteristiche attacco verticale e cross dal fondo.
A 28 anni sembra che Matteo Brunori abbia ancora tanta voglia di mostrare a tutti le sue qualità a suon di goal, spesso molto spettacolari, quando la sua stagione era solo “normale” diceva che «Alla mia età non esistono alternative: o vai in B o i problemi aumentano». Parole che trasmettono un senso d’urgenza riguardo il proprio futuro, lo stesso che si può ritrovare nei suoi gol, che sembrano guardare a un punto più lontano, oltre i destini del Palermo e chissà se proprio con il suo Palermo possa raggiungere la massima serie.