Federico Chiesa nasce il 25 ottobre 1997 a Genova. Figlio del grande attaccante Enrico Chiesa, ex calciatore di serie A. Inizia a giocare nella Settignanese, squadra di Firenze, per poi passare all’età di 10 anni nel settore giovanile della Fiorentina giocando negli Allievi e poi nella Primavera dove stupisce tutti per le sue numerose qualità. Ad accorgersi di lui è Paulo Sousa, che lo inserisce nella lista dei convocati per il ritiro estivo della prima squadra nell’anno 2016/2017. La fiducia dell’allenatore è dimostrata alla prima giornata di campionato, nella quale viene schierato titolare contro la Juventus nonostante i suoi 18 anni. Successivamente debutta anche in Europa League con la maglia viola.
CARATTERISTICHE FISICHE E TECNICHE
Alto 175 cm e pesa 70 kg, bravo nel gioco aereo nonostante non sia un altissimo, riesce a fare buon uso di entrambi i piedi, nonostante sia un destro naturale. Dribbling e tiro sono le sue qualità migliori, connesse ad una grande resistenza fisica che gli permette di agire in entrambe le fasi di gioco.
RUOLO
Giocatore che può occupare tantissime posizioni per le sue caratteristiche: seconda punta, esterno offensivo in un attacco a 3, esterno di centrocampo destro o sinistro (sia a 4 che a 5), trequartista. E’ proprio in queste due ultime posizioni che lo colloca quest’anno Paulo Sousa. Inizialmente l’allenatore viola lo alterna con Bernardeschi nel ruolo di trequartista, poi le sue caratteristiche emergono in maniera tale da indurre un cambiamento di posizione: esterno nel centrocampo a 4 della Fiorentina al posto di un Tello protagonista di prestazioni altalenanti.
COSTANTI TATTICHE
-Fase di possesso
Nel 3-4-2-1 di Paulo Sousa viene posizionato esterno destro di centrocampo. La maggior parte delle volte la catena di destra è composta da C. Sanchez (difensore centrale), da lui, e Ilicic come trequartista. In fase di possesso durante il giro palla dei difensori si abbassa per ricevere palla: o decide una giocata di prima verso i compagni vicini, oppure cerca il cambio gioco verso l’altro esterno di centrocampo per sorprendere la squadra avversaria.
Altra costante di Paulo Sousa è lo scambio di posizioni tra l’ala di centrocampo e il trequartista di zona. Durante il palleggio della difesa, i due giocatori ( in questo caso Ilicic e Chiesa) scambiano la propria posizione, in modo tale da essere dinamici e creare disordine alle difese avversarie portando Ilicic sull’esterno, molto abile nell’1vs1, mentre Chiesa occupa la posizione alle spalle della punta centrale per ricevere palla tra le linee e sfruttare scambi veloci, come in occasione del 2-0, autore di un vero e proprio colpo da biliardo. Questo è possibile nella zona destra del campo proprio perché la Fiorentina possiede due giocatori in grado di farlo, cosa che non avviene sulla catena di sinistra.
Quando la manovra della sua squadra si sposta sul lato sinistro, Chiesa non rimane largo bensì viene dentro al campo in modo da portare più peso all’attacco viola: lui, i due trequartisti e la punta centrale si occuperanno di finalizzare l’azione.
-Fase di non possesso
In fase di non possesso inizialmente la Fiorentina non varia il suo modulo: su richiesta dell’allenatore o si decide di lasciar giocare la squadra avversaria, oppure di aggredirli appena giocano palla da dietro. In questo ultimo caso ognuno attacca il proprio uomo di riferimento. Quando invece gli avversari riescono a proporsi nella metà campo viola, allora ecco l’importanza dei due esterni di centrocampo che svolgono il ruolo di terzino e compongono una difesa a 5 insieme agli altri 3 centrali. Equilibrio che non tutti i giocatori riescono a dare, ecco perché Chiesta è stato scelto in quella posizione, proprio per le sue capacità di svolgere entrambi le fasi.
Intelligente, talentuoso, propenso al sacrificio, tutte caratteristiche che fanno di lui uno dei migliori talenti italiani. Complimenti a Paulo Sousa per aver creduto in lui e continuando tutt’ora a dargli fiducia, visto che non tutti gli allenatori hanno il coraggio di affidarsi a ragazzi giovani. La strada è ancora lunga ma Chiesa ha tutti i presupposti per diventare un grande calciatore e stupire il calcio italiano e non solo.