Francesco Acerbi nasce il 10 febbraio 1988 a Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano, è un calciatore italiano, difensore della Lazio. Acerbi, fin da piccolo, ha la passione per il calcio, che inizia a praticare nel Pavia.
Nel settembre 2001 entra nel settore giovanile della squadra pavese fino al 23 aprile 2006, quando, in occasione di Pavia-San Marino, fa il suo esordio in prima squadra in serie C1. Nella stagione 2006/07 il Pavia retrocede in serie C2 e, a metà stagione, Acerbi viene ceduto in prestito al Renate in serie D, dove gioca però solo una partita. All’inizio della stagione 2007/08 viene prima ceduto in prestito alla Triestina e successivamente, con la stessa formula, allo Spezia. In Liguria Acerbi viene schierato nella formazione primavera.
Nella stagione 2008/09 il difensore torna a Pavia che si trova in seconda divisione, resterà nella società lombarda per due stagioni, disputando in totale 46 presenze e segnando 3 reti. Il 3 Luglio 2010 passa in serie B alla Reggina, con la formula della compartecipazione e, dopo un promettente inizio con la maglia calabrese, il Genoa decide di acquistarlo per 4,5 milioni di euro, consentendo comunque al calciatore di restare a Reggio Calabria fino alla fine della stagione. In totale con la maglia della Reggina disputa 43 incontri segnando 2 gol.
All’inizio della stagione 2011/12 è aggregato al ritiro del Genoa, ma durante la sessione del mercato estivo viene ceduto in compartecipazione al Chievo Verona, in uno scambio che vede Constant fare il percorso inverso.
Il 20 novembre 2011 Acerbi esordisce in serie A, nella vittoriosa trasferta dei veronesi contro il Catania per 2-1. Acerbi termina la stagione in maglia gialloblù, collezionando in totale 20 presenze e un gol segnato. Dopo la buona annata il 20 giugno 2012 il Genoa riscatta la metà del cartellino del giocatore, posseduta dal Chievo e la cede al Milan per 4 milioni di euro.
Il giocatore approda così in rossonero e sceglie di indossare la maglia numero 13, appartenuta in passato al suo idolo Alessandro Nesta. L’avventura al Milan però dura solo pochi mesi, il tempo di disputare 10 partite, Acerbi trova poco spazio e le sue prestazioni non sono all’altezza del club, a gennaio il Genoa riscatta dal Milan la metà del cartellino di Acerbi e lo cede in prestito nuovamente al Chievo, Acerbi torna così a Verona dove terminerà la stagione 2012/13.
L’8 Luglio 2013 il Genoa lo cede al Sassuolo, neopromosso in serie A, il difensore, con la speranza di rilanciarsi, approda così in Emilia-Romagna, dove firma un contratto quadriennale.
Quello che accade durante le visite mediche con la sua nuova squadra è sconvolgente, infatti lo staff del Sassuolo gli diagnostica un tumore al testicolo, il giocatore viene operato d’urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano. Comincia così per Acerbi la battaglia più dura, Il difensore non deve lottare contro un talentuoso attaccante, ma contro una brutta malattia, si sottopone alla chemioterapia e, con tanta pazienza e fiducia, il tumore viene rimosso e il 15 settembre 2013 torna in campo, in occasione di Hellas Verona-Sassuolo terminata 2-0 per i padroni di casa.
Il peggio per Acerbi sembra passato, ma non è così. A dicembre dopo la sfida contro il Cagliari nei controlli post partita risultata positivo alla gonadotropina corionica e viene squalificato per doping. In realtà quello che si nasconde dietro la positività al controllo è molto peggio del doping infatti è la recidiva del tumore. Acerbi lotta così su due campi: da una parte le cure per debellare il male proseguono, dall’altra parte il difensore ricorre contro la sospensione cautelare per doping. Acerbi vince ancora sia in tribunale, ma soprattutto nella vita, dove riesce a sconfiggere il tumore.
Acerbi torna in campo nella stagione 2014/15 e, il 25 ottobre 2014, realizza il suo primo gol in maglia neroverde in occasione di Parma-Sassuolo 1-3, è una rete che sa di liberazione per tutto quello che ha dovuto passare.
Acerbi diventa titolare inamovibile della retroguardia neroverde e resta al Sassuolo fino al termine della stagione 2017/18. Francesco Acerbi dopo la malattia è un giocatore trasformato, più deciso e sicuro di sé. Tutto quello che ha dovuto affrontare nella vita lo ha rafforzato e lo dimostra in campo dove fornisce prestazioni ottime.
L’11 luglio 2018 la Lazio lo acquista dal Sassuolo per 10 milioni più bonus, facendogli firmare un quinquennale.
CARATTERISTICHE FISICHE E ATLETICHE
Francesco Acerbi è alto 192 cm e pesa circa 88 kg, è dotato di una buona muscolatura, che struttura un fisico possente e atletico. Il difensore si distingue per l’ottima elevazione. Dispone di ottima resistenza e di buona forza esplosiva, accompagnata da una grande progressione. Si mostra poi abile nell’anticipazione dei movimenti, reattivo nel breve e negli scatti.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Acerbi, mancino naturale, è abile anche con il piede debole destro. Nonostante sia un difensore centrale dispone di ottima tecnica, preciso nei passaggi, spesso è stato designato anche come rigorista nel Sassuolo, dimostrando freddezza dagli undici metri. Dispone di grande elevazione e buon colpo di testa e, grazie anche ai tempi di inserimento, può essere molto pericoloso sulle palle inattive. I dribbling e le finte non sono le giocate migliori del suo repertorio, ha tuttavia una buona conduzione della palla e un’ottima visione di gioco.
CARATTERISTICHE TATTICHE
Francesco Acerbi è un difensore centrale, che può essere schierato sia nella difesa a 3 che nella retroguardia a 4. Nella partita visionata per l’analisi Acerbi è stato schierato come centrale difensivo della difesa a 3.
Acerbi, tolta la parentesi negativa al Milan, ha sempre dimostrato in campo il suo valore.
È un difensore dal fisico imponente e prestante, dotato di ottimo potenziale tecnico, in particolare dispone di un mancino preciso e pulito. Oltre a difendere, è molto bravo in fase d’impostazione della manovra, dialoga spesso con i compagni di reparto e forma il vertice basso del rombo di costruzione della squadra.
Acerbi dotato di grande carisma, dimostra di avere le doti di leader difensivo. Il difensore dispone di ottimi tempi di giocata e grande senso di lettura dell’azione. È sempre pronto ad intervenire con chiusure preventive.
Dotato di un fisico possente, Acerbi è un difensore roccioso, forte nei contrasti e nei tackle, difficile da superare nell’uno contro uno.
In fase offensiva grazie al possente fisico, alla grande elevazione e agli ottimi tempi d’inserimento può essere pericoloso sulle palle inattive.
In fase di non possesso è abile nell’anticipare l’avversario, tende a giocare a zona, andando spesso in copertura preventiva e lasciando i compagni di reparto in marcatura. Quando la palla è sulle corsie laterali è solito eseguire una diagonale corta.
In fase di transizione negativa Acerbi tende a “scappare” in direzione della porta, eseguendo coperture preventive.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Francesco Acerbi è dotato di grande personalità, nelle ultime stagioni, in particolare, si è distinto oltre che per essere un grande leader in campo, per la grinta e la determinazione con cui ha affrontato e sconfitto la terribile malattia che lo aveva colpito.
CONCLUSIONE
Acerbi è un ottimo difensore centrale, dotato di grande classe, buona visione di gioco, abile negli uno contro uno, dimostra di possedere ottimi tempi di chiusura, è inoltre molto forte nei tackle e nei contrasti. È dotato di grande fisicità e può essere molto pericoloso in fase offensiva.
Negli anni Acerbi è cresciuto molto e ha dimostrato tutto il suo valore in campo e fuori. Il difensore si è distinto anche nella vita privata, dove ha avuto la meglio del tumore che lo aveva colpito. Dopo cinque stagioni il difensore lascia così Sassuolo, dove ha disputato 172 presenze totali e realizzato 11 reti.
Ora per Acerbi arriva un’altra sfida importante, infatti dovrà dimostrare di essere all’altezza della Lazio, ma il difensore è pronto a dimostrare tutto il suo valore in campo, perché se è riuscito a sconfiggere un male incurabile, non ha di certo paura degli avversari, pur forti che siano, gli attaccanti sono quindi avvisati, Acerbi si appresta a diventare, a suon di prestazioni, il nuovo baluardo difensivo biancoceleste.