Molti calciatori che hanno giocato nei principali campionati europei si trovano ad oggi ad essere dei protagonisti dall’altra parte del mondo. La MLS ad esempio ha avuto il privilegio di ospitare primo fra tutti David Beckham e a seguire negli ultimi anni, personalità dal calibro di Gerrard, Lampard, Pirlo, Villa, Giovinco. Ma non solo top player o giocatori di grande fama, anche giovani di talento sono stati protagonisti di cessioni o prestiti da club europei a società americane. Uno degli episodi più recenti riguarda l’attaccante Josef Martinez (Josef Alexander Martinez Mencia). Classe ’93 il giovane calciatore nato a Valencia, in Venezuela, è stato ceduto dal Torino FC, dopo tre stagioni tra alti e bassi, all’Atlanta United negli Stati Uniti. Qui è diventato subito idolo dei tifosi grazie ad una media goal sorprendente, 9 goal in 9 partite giocate considerando inoltre che ha dovuto saltare 10 partite causa infortunio.
Martinez è arrivato ad Atlanta dopo poco più di 100 presenze nel calcio professionistico partendo dalla Prima Divisione in Venezuela con il Caracas; passando poi con i Young Boys in Svizzera e in Italia appunto con il Torino FC. Ha totalizzato fino ad oggi 37 presenze con la nazionale siglando 9 goal, tre dei quali segnati l’11 novembre scorso contro la Bolivia, partita valida per le qualificazioni in Russia 2018 e che ha fatto entrare il giovane attaccante nella storia come primo calciatore della Nazionale Venezuelana ad aver fatto una tripletta in una partita ufficiale.
Caratteristiche Fisiche
Martinez è alto 170 cm per un peso di 70 kg. Possiede una struttura bilanciata e leggera con un baricentro non propriamente basso. È molto rapido ed oltre ad essere dinamico è dotato di un’impetuosa accelerazione. Pur avendo un’altezza, al di sotto della media, è capace inoltre di elevarsi da terra notevolmente.
Caratteristiche Tecniche
Il giocatore Venezuelano possiede un buon controllo del pallone. Effettua per lo più giocate brevi, semplici alle volte anche di prima intenzione, appoggiandosi spesso al centrocampista o ai compagni vicini (media accuratezza nei passaggi brevi del 91%). Quando può prova la giocata, il dribbling (73% di successo nei dribbling), puntando l’uomo (1vs1) o saltando l’avversario con un controllo orientato per poi scaricare il pallone al compagno, oppure provando la conclusione verso la porta avversaria.
Come suddetto, la sua elevazione lo rende abile nel gioco aereo, riuscendo anche a staccare di testa per concludere in rete.
Caratteristiche Tattiche
Martinez è un’attaccante capace inoltre di adattarsi al sistema di gioco proposto. Al Torino era per lo più impiegato come attaccante sinistro o addirittura, grazie alla sua velocità, come ala sinistra capace di smarcarsi preventivamente e recuperare palla per le ripartenze. Ad Atlanta invece viene proposto come punta centrale in un sistema di gioco di base 4-2-3-1.
Attacca la profondità centralmente inserendosi spesso tra i difensori centrali o comunque alle spalle dell’avversario (Movimenti senza palla; tagli).
Cerca sempre di liberarsi dalla marcatura per rendersi facilmente servibile dai compagni di squadra. Difende bene il pallone dall’aggressione avversaria, mantenendo un buon controllo.
Possiede senso del gioco: riesce a leggere l’azione sfruttando e creandosi occasioni da goal facendosi trovare al posto giusto e al momento giusto per concludere in porta.
In transizione offensiva riceve in contro il pallone per giocarlo verso gli esterni o al compagno vicino, per poi ritornare ad attaccare subito la profondità.
Durante la fase difensiva invece non partecipa attivamente alla manovra, restando appunto in smarcamento preventivo, ma a seconda dell’azione aggredisce il portatore di palla per riconquistare il possesso o disturbare la manovra di gioco avversaria.
Josef Alexander Martinez Mencia è un giovane molto talentuoso, veloce, intraprendente e alle volte anche un po’ troppo impetuoso. Ha molti margini di miglioramento ma la critica ha già parlato di lui e del suo “declassamento” dalla Serie A alla MLS. Il giocatore d’altro canto vive quest’esperienza come una possibilità per continuare la sua maturazione sportiva. L’Atlanta United dopo poco più di un mese di prestito, ha già riscattato il suo cartellino e adesso aspetta che si riprenda dall’infortunio e anche il giocatore non vede l’ora di ripartire da dove si è fermato per dimostrare a suon di goal il suo valore. Chissà che non ci possa essere in futuro una proposta da parte di qualche altro club europeo.