Nato il 28 giungo del 1991, da padre belga e madre inglese, Kevin De Bruyne ad oggi è ritenuto da stampa e media uno dei giocatori più forti d’Europa e del Mondo, tanto da entrare nella lista dei 30 giocatori candidati per il pallone d’oro 2017.
Il talentuoso 26enne centrocampista ha iniziato la propria carriera calcistica a livello professionistico nel Genk, che lo acquista nel 2005 e lo fa esordire nella massima serie belga nel 2008, a soli 17 anni.
Dopo 4 anni nella JPL, con un campionato vinto segnando 17 reti e fornendo 37 assist, il giovane calciatore natio di Drongen, viene convocato dalla nazionale maggiore nel 2010, e comprato dal Chelsea di Josè Mourinho nel 2012.
L’esperienza londinese tuttavia non lo consacra come previsto. Lo ‘Special one’ portoghese non viene convinto dallo stile di gioco e dalle qualità del fiammingo e, dopo poche sporadiche apparizioni, decide prima di mandarlo un anno in prestito al Werder Brema in Bundesliga (34 presenze, 10 goal, 10 assist) e successivamente, nel 2014, di venderlo in modo definitivo per circa 25 milioni di euro al Wolfsburg.
Da qui inizia la vera ascesa di De Bruyne, che farà pentire i blues di averlo mandato via.
Con la maglia dei lupi gioca continuativamente per 2 stagioni (69 partite), mettendo a referto 19 goal con 35 assist.
Numeri che suscitano l’attenzione dei top club europei, Manchester City su tutti, che nell’agosto del 2015 lo preleva dai tedeschi per la cifra record di 78 milioni di euro, con 14 annui di contratto al giocatore, rendendolo uno degli acquisti più oneroso nella storia del calcio inglese.
Ad oggi le potenzialità del ragazzo sono evidenti a tutti e chissà che in un futuro non troppo lontano, sotto l’esperta guida del tecnico spagnolo Pep Guardiola, il giovane talento belga non possa fare la fortuna del club di Manchester.
Caratteristiche tecniche
De Bruyne è dotato di un’ottima tecnica ed un’eccellente visione di gioco.
Nonostante i suoi 181cm e i 68kg, che non lo aiutano in un campionato fisico come quello inglese, il belga riesce a proteggere bene palla e servire con precisi passaggi filtranti i compagni in profondità.
Destro naturale, usa con estrema abilità anche il sinistro e all’occorrenza ne fa un’arma a suo favore, innescando lunghi lanci per i compagni di squadra ed insidiosi tiri dalla distanza.
Molto forte nel dribbling, sa anche crossare e calciare palle inattive con estrema precisione e potenza.
E’ un calciatore duttile, sa ricoprire più ruoli nel reparto di centrocampo. Spesso ha giocato come trequartista, ma non disdegna la posizione di mezz’ala destra nel 4-3-3.
E’ l’emblema del centrocampista moderno, dinamico e veloce, fenomenale nelle accelerazioni palla al piede, grazie alle quali spacca letteralmente le difese avversarie in due, seminando il panico.
Forse più votato alla fase offensiva rispetto a quella difensiva, resta comunque un giocatore completo, che farebbe comodo a qualsiasi allenatore di qualunque squadra.
Schemi di gioco
Il 17 belga, viene spesso schierato da Guardiola come mezz’ala destra nei 3 di centrocampo, nel sistema di gioco di base 4-3-3 del City.
Tuttavia la dinamicità è un tratto che contraddistingue sia lo stile di gioco di De Bruyne che l’ideologia di calcio del tecnico spagnolo al comando del City.
Tutto ciò è riscontrabile nel continuo cambio di posizione in mezzo al campo del giovane belga, che varia durante le fasi di possesso palla e non.
Rispettivamente, quando la squadra non è in possesso della sfera De Bruyne si abbassa dando copertura difensiva e posizionandosi come centrocampista centrale di destra (si crea una linea a 4 in mezzo al campo); mentre quando i citizens sono in possesso del pallone il talento belga sale e spazia in zona di rifinitura insieme a D.Silva (tra le linee di centrocampo e difesa avversarie) creando pericoli ed insidie agli avversari.
Fase di possesso palla
In fase di possesso palla De Bruyne si avvicina spesso alla linea difensiva, per aiutare la costruzione della manovra dal basso.
E’ un giocatore essenziale, che non tiene troppo la palla tra i piedi, anzi, se possibile gioca a uno/due tocchi massimo velocizzando molto il giro palla.
Gioca meglio in situazioni dinamiche rispetto a quelle statiche, infatti privilegia le fasi di transizione; la sua dinamicità e l’eccellente visione di gioco gli permettono di intuire le intenzioni degli avversari e recuperare palla ripartendo con pericolosi contropiedi.
Avendo tre giocatori come Aguero, Sterling e Sane che giocano davanti a se, De Bruyne, sfrutta sempre gli spazi e la profondità che questi gli creano.
Ama muoversi per il campo e per questo è capace di fornire al compagno in possesso di palla sia un appoggio sicuro avvicinandosi, sia un’opzione profonda allontanandosi.
Inoltre il belga è un ottimo assist man e non esita, quando ne ha la possibilità, ad innescare i tre attaccanti compagni di squadra, con precisi lanci e passaggi filtranti.
Durante l’arco della partita, grazie alla grande tecnica e facilità di tiro che il belga possiede, prova spesso la conclusione dalla distanza con entrambi i piedi e sfrutta ogni occasione utile per finalizzare in modo forte e preciso verso la porta avversaria.
Fase di non possesso palla
De Bruyne è un giocatore che predilige la fase offensiva a quella difensiva, poiché gli permette di sfruttare al meglio le proprie caratteristiche, tuttavia risulta molto utile alla squadra anche in fase di non possesso.
La dinamicità che caratterizza le sue giocate in zona avanzata si ritrova anche quando arretra.
Attacca spesso le seconde palle in mezzo al campo, è in grado di intuire come si svilupperà il gioco e prevede con movimenti e posizionamenti corretti l’azione difensiva ideale da attuare.
Ancora una volta l’ideologia di gioco del tecnico Pep Guardiola si sposa a pieno con le caratteristiche del belga, infatti, questo ultimo fa del pressing il suo punto di forza in fase di non possesso palla.
De Bruyne è il centrocampista ideale per il City del catalano, poiché va correttamente in pressing sia a zona che sul singolo portatore di palla, sa come e dove andare ad intervenire per intercettare e ritardare le ripartenze avversarie ma soprattutto torna in copertura profonda quando i compagni si trovano momentaneamente fuori posizione.
Considerazioni finali
Le doti calcistiche di Kevin De Bruyne sono sotto gli occhi di tutti ormai da anni, rispecchia il giusto mix di qualità e quantità che serve al centrocampo del Manchester City.
E’ un ragazzo che si mette sempre al servizio della squadra e che con la sua personalità riesce a gestire la pressione, rimanendo sempre lucido e concentrato sull’obiettivo.
Il sistema di gioco di Pep è indubbiamente costruito con perizia e non c’è dubbio che abbia una buona parte del merito nella definitiva esplosione di De Bruyne. Al contempo, però, è lo stesso De Bruyne ad esaltare il sistema, in quanto perfetto interprete del calcio cerebrale applicato dall’ex tecnico di Bayern e Barcellona.
In conclusione “Kevin De Bruyne può fare tutto, può ricoprire qualsiasi ruolo, è uno dei giocatori più forti che io abbia mai visto..” parola di Pep!