1 Novembre 2015, minuto 80 della partita Racing Avellaneda – Club Crucero de Norte. Esce dal campo El Principe Diego Milito, tornato in Argentina per chiudere la sua carriera e autore, nella partita, di una doppietta. Al suo posto fa il suo debutto tra i professionisti un ragazzo della cantera del Racing Club, Lautaro Martinez, classe 1997. Il passaggio di testimone è presto fatto.
Iniziano i primi goal tra i pro, i primi paragoni scomodi e i primi interessi Europei.
Il ragazzo ha personalità, voglia di lavorare e di accettare i consigli del suo mentore.
“Mi ispiro a Milito e Falcao” – dice Martinez. È arrivato in Italia grazie all’Inter, società che si è convinta ad investire 25 milioni di euro (dati resi pubblici dal presidente del Racing) per strapparlo alla concorrenza di Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Il suo sponsor principale è stato proprio Diego Milito, ex nerazzurro che ha fatto più di una telefonata a Piero Ausilio per fargli apprezzare le gesta di quello che in patria viene chiamato El toro.
Ha lasciato il club che lo ha cresciuto, dopo un’annata piena di inediti: esordio in Copa Libertadores, esoedio in nazionale, prima tripletta in campionato contro l’Huracan e anche l’onore di indossare la fascia da capitano. indossando anche la fascia da capitano, Media goal impressionante sia in Argentina ma soprattutto in Libertadores, dove si è fermato a 5 goal in sei apparizioni (uno ogni 85 minuti).
Il Racing credeva di poterlo trattenere almeno fino a dicembre, ma l’Inter lo ha voluto portare a Milano sin da luglio per farlo integrare all’interno del gruppo e soprattutto per farlo studiare con Icardi, che lo ha subito preso sotto l’ala protettiva, da buon capitano.
CARATTERISTICHE FISICHE E TECNICHE
Lautaro Martinez è un calciatore normolineo mesomorfo, 175 Cm per 72 Kg. Peso e altezza non ingannino: il tono è ipertonico e la massa muscolare evidentemente sviluppata. Tale conformazione fisica, oltre che fargli acquisire il soprannome di El Toro, gli permette di essere molto stabile sulle gambe e di esprimere grande potenza nella corsa e nei contrasti con gli avversari. Giocatore dotato di ottima tecnica di base, è in possesso di una notevole velocità e del controllo di palla in corsa, che, uniti ad una gestione del corpo precisa anche nei cambi di direzione, gli ha consentito di sviluppare una importante confidenza con il dribbling sia in allungo che nello stretto. Passo rapido e veloce, Martinez può ancora formarsi da un punto di vista fisico. Destrorso, ha un ottimo calcio anche con il piede mancino e colpisce di testa in maniera forte e precisa, con una capacità di terzo tempo da cestista.
CARATTERISTICHE TATTICHE
Lautaro Martinez è un giocatore che sa spaziare su tutto il fronte offensivo, giocando sia da prima punta centrale che da seconda punta di raccordo. I sistemi di gioco utilizzati da Zielinski, Cocca e da Coudet sono stati prevalentemente il 1-4-4-2 ed il 1-3-5-2.
FASE DI POSSESSO
Il numero 10 gioca prevalentemente sul semispazio mancino, anche se ha la libertà per svariare su tutto il fronte offensivo della squadra. La sua dinamicità e abnegazione al gioco di squadra lo porta spesso a giocare spalle alla porta. È abile a giocare con il suo corpo per proteggere la palla per poi scaricarla ai compagni, andando poi ad attaccare lo spazio per dettare una linea di passaggio utile alla finalizzazione dell’azione.
Nella zona di finalizzazione e rifinitura, Lautaro Martinez può essere servito sia sui piedi che in profondità. Si muove molto non dando mai punti di riferimento agli avversari, sempre attento a mantenere la distanza dal compagno di reparto. Le sue doti tecniche, sono supportate da una notevole visione di gioco periferica, che lo rendono, oltre che uomo importante in area di rigore, anche un giocatore utile per l’ultimo passaggio.
Il meglio comunque lo fornisce in area di rigore, dove ha segnato il 94% dei sui goal nell’ultima stagione. Lautaro Martinez attacca in maniera precisa e con ottimi tempi l’area di rigore, guardando sempre il proprio marcatore e cambiando direzione al momento giusto per trovarsi alle sue spalle e libero di colpire dentro l’area.
FASE DI NON POSSESSO
Quando la squadra avversaria costruisce, Lautaro Martinez si posiziona nel semispazio mancino a metà strada tra il difensore centrale destro ed il regista avversario, in modo da avere il tempo sia per attaccare in pressione sulla rimessa corta, sia per effettuare un recupero difensivo sul centrocampista, in caso di rilancio lungo del portiere.
Il numero dieci del Racing, neo giocatore interista, non si risparmia quando c’è da attaccare gli avversari. È un generoso e data la sua rocciosa fisicità, riesce a rallentare spesso la manovra avversaria anche andando in pressione isolata.
Studiando le heat maps delle sue partite, viene subito all’occhio come Lautaro Martinez aiuti la squadra in fase difensiva, andando spesso a fare densità nella propria metà campo, anche se sempre oltre la linea della palla per iniziare le operazioni di smarcamento preventivo.
TRANSIZIONI
Durante la transizione negativa, Lautaro Martinez non partecipa al recupero palla ma inizia il suo duello a distanza con il proprio marcatore, fatto di continui movimenti a mezzaluna e finte sul corto lungo. In transizione positiva invece, è il giocatore che porta su la squadra, andando ad attaccare lo spazio in profondità, aspettando il pallone, proteggendolo e decidendo se mettersi in proprio creando superiorità, oppure appoggiando la sfera ad un compagno.
ASPETTI DA MIGLIORARE
Essendo un generoso, Lautaro Martinez non si risparmia durante le partite e, essendo ancora giovane, non riesce a gestire le sue energie, andando a volte in riserva e diventando poco lucido nelle scelte.
Altro fattore sul quale Spalletti dovrà lavorare, è la parte legata alla coralità della manovra: sebbene sia abituato ad abbassarsi spesso per ricevere palla spalle alla porta, tende ancora a costruire poco con la squadra, viaggiando ad una media di 15 passaggi a partita.
CONCLUSIONI
Lautaro Martinez è arrivato all’Inter per mettersi subito a disposizione di Luciano Spalletti. Il feeling con Icardi è stato immediato, sia dentro che fuori dal campo. L’allenatore di Certaldo sta conoscendo un ragazzo lavoratore, con fame e determinazione, che potrà consentirgli di avere diverse soluzioni tattiche. Martinez può essere impiegato sia da prima punta centrale come sostituto di Icardi, ma può, ed è lo sviluppo che deve accattivare di più i tifosi, giocare insieme al bomber con la maglia numero 9, formando un tandem assolutamente complementare per caratteristiche tecniche ma soprattutto tattiche. Due rapaci in area di rigore che però interpretano il ruolo in maniera diversa. La sfida di Lautaro Martinez e di Icardi sarà duplice: oltre a voler esaltare il pubblico nerazzurro a suon di goal e giocate di qualità, vorranno dimostrare a Peckermann, neo CT dell’Argentina, che l’errore di Sampaoli nell’estrometterli dai convocati per la spedizione Russa, non dovrà essere ripetuto.