La Croazia di Dalic ha conquistato una storica medaglia d’argento ai Mondiali 2018 dimostrando di essere all’altezza delle nazionali favorite. Nel fantastico gruppo croato, che annovera tra le sue fila diversi titolari di top club europei, il giocatore di copertina è sicuramente Luka Modric: il numero 10 venuto dal nulla. Modric ha conosciuto la guerra a soli 6 anni ed è un emblema per la sua generazione cresciuta nelle ultime fasi della guerra serbo-croata.
Nonostante l’amara sconfitta in finale (Francia- Croazia 4-2) il numero dieci croato può essere soddisfatto sia della prestazione di squadra che di quella individuale essendo stato nominato miglior giocatore della competizione. Per questa ragione ho deciso di analizzare il comportamento tattico di Modric durante la competizione, in particolare nel match contro l’Argentina vinto 3-0 celebrata con un suo goal strepitoso dal limite dell’area di rigore.
Nella seconda gara del girone D il trequartista madrileno si posiziona nel suo ruolo naturale, a sostegno dell’unica punta Mandzukic tra Perisic e Rebic. Alle sue spalle può contare sul supporto di Rakitic e Brozovic.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Luka Modric è considerato uno dei centrocampisti più forti del panorama calcistico mondiale. Può anche ricoprire il ruolo di trequartista. Per la fisicità, lo stile di gioco e l’abilità nel servire i compagni, è stato definito “il Johan Cruijff croato”.
Di bassa statura (1.72 m), Modrić è descritto come un regista veloce e creativo, con una grande visione di gioco, in grado di cambiare il corso della partita con giocate fuori dal comune. È in grado di giocare con entrambi i piedi ed è noto per la sua capacità di passare la palla da qualsiasi distanza. Il primo tocco e l’abilità di dettare i tempi di gioco lo consacrano come uno dei giocatori croati più forti di tutti i tempi. The “Midfield Master” illumina i più importanti stadi europei con la sua padronanza dei fondamentali del calcio, intelligenza tattica e precisione nell’esecuzione delle giocate.
FASE DI POSSESSO
Modric è l’uomo cardine della manovra offensiva croata. La fase di sviluppo dell’azione passa quasi sempre dai piedi del fantasista madrileno. E’ sempre propositivo e varia la sua posizione a livello del centrocampo e della trequarti per farsi consegnare la palla e impostare la l’azione. Grazie alla sua intelligenza tattica spesso riesce ad anticipare la giocata degli avversari e a far ripartire immediatamente l’azione. Nel fotogramma sottostante Modric ha intercettato il passaggio della squadra avversaria e, di prima, ha servito in profondità il compagno Rebic.
Il momento in cui Modric è in grado di dimostrare al meglio le sue caratteristiche tecniche è senza dubbio la fase di finalizzazione. Il numero 10 riesce esalta la sua qualità quando deve favorire tagli e passanti per i compagni. Un altro tipo di soluzione adottata da Luka è l’attacco diretto. Se non ha più modo di dialogare con i compagni e nota il movimento dei compagni (in particolare Mandzukic, Rebic e Perisic) esegue un lancio a smarcare volto a superare due linee di pressione. Il tempismo e la precisione con cui esegue queste giocate sono sorprendenti.
In mancanza di alternative Modric non ha paura di cercare la soluzione da fuori aerea, anche se è marcato. In questo caso riesce con rapidi dribbling a liberare il tiro da fuori e a rendersi pericoloso. Contro l’Argentina, a 10 minuti dal termine, Modric, dopo un controllo e un dribbling magistrale, ha sentenziato il risultato con un tiro all’angolino basso su cui Caballero non ha potuto fare nulla.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso Modric risulta essere molto aggressivo, specialmente nella ¾ avversaria. Il trequartista croato esercita una sorta di Gegenpressing, ovvero una pressione alta volta a recuperare subito il controllo della palla. I compagni che accompagnano Modric nella fase di prima pressione sono la prima punta Mandzukic, Rakitic, che esce dalla linea mediana e, talvolta, gli esterni Rebic e Perisic.
In generale Modric rimane sempre vigile e mobile per tentare di anticipare la giocata dell’avversario dimostrando capacità di comprendere i movimenti fuori dal comune. Questo tipo di atteggiamento è accentuato durante la fase di costruzione avversaria all’altezza del centrocampo.
Il capitano croato non partecipa in maniera particolarmente attiva alla fase difensiva, questo fatto si può notare man mano che la squadra avversaria si avvicina alla porta difesa da Subasic. Modric si posiziona nella propria ¾ o al limite della propria area di rigore pronto a far ripartire l’azione con lanci lunghi o passaggi illuminanti una volta che la palla viene riconquistata dalla difesa.
Con la maglia del Real Madrid Luka Modric ha vinto quattro delle ultime cinque edizioni della Champions League. La sua continuità è straordinaria. La sua capacità di abbinare giocate e colpi di genio vanno di pari passo alla sua abilità di eludere gli avversari e lavorare in fase di pressione e intercettazione. Il Mondiale di Russia 2018 è stata la consacrazione dell’apprezzamento dei tifosi di tutto il Mondo. L’analisi e le considerazioni fatte ci portano ad una sola conclusione: il trequartista croato entra di diritto tra i favoriti vincitori del Pallone d’Oro 2018.