Il 2 Luglio 2018, l’Atalanta B.C. annuncia sui propri canali l’ingaggio ufficiale di Marco Varnier dell’A.C. Cittadella, portando alla corte di Gasperini uno dei giovani difensori centrali italiani più in vista del momento per 5 milioni di Euro.
Questo trasferimento è il primo della carriera del difensore nato l’8 Giugno 1998 a Padova, reduce di tutta la trafila delle giovanili del Cittadella, e da un esordio in prima squadra avvenuto durante la stagione 2015/2016, in Coppa Italia Serie C. L’esordio in campionato si è fatto aspettare fino alla seconda metà della stagione seguente, in Serie B, dove ha conquistato pure le prime presenze in Nazionale Italiana U19 e U20. Questa stagione, però, è stata nettamente la migliore della giovane carriera del centrale, con 36 presenze tra campionato, playoff e Coppa Italia, condite da 2 goal e 2 assist. Inoltre, la qualità di queste presenze gli sono valse le prime convocazioni in Nazionale U21 e, soprattutto, il riconoscimento di miglior difensore centrale dello scorso campionato di Serie B da parte degli allenatori della serie cadetta del calcio italiano.
Tutto questo con la maglia numero 13, quella del suo idolo, Alessandro Nesta, che cercherà di emulare nella sua nuova avventura nella società bergamasca, nota a tutti come una delle migliori a lanciare calciatori giovani.
CARATTERISTICHE
Marco Varnier è un difensore centrale molto mobile e diligente. La sua caratteristica di spicco è un’ottima lettura del gioco, che si vede per esempio nel suo tempismo sugli anticipi, e nei suoi tempi d’inserimento in area di rigore sui calci piazzati a favore. Il gioco aereo è senza dubbio un’altra grande qualità del gioco di Varnier, che è molto abile a sfruttare il suo metro e 86 nei duelli aerei. Oltre a queste due caratteristiche, Marco Varnier si smarca per una buona intelligenza tattica. Il giovane difensore è molto bravo nel posizionamento in campo, così come è molto bravo nel muoversi in funzione dei movimenti dei suoi compagni di reparto difensivo.
FASE DI POSSESSO
Varnier aveva un ruolo molto limitato nella fase di possesso del Cittadella. La prima spiegazione è che i due centrali della squadra di Roberto Venturato non partecipano attivamente alle manovre offensive della squadra. Il ruolo principale dei due centrali negli schemi di Venturato è quello di iniziare l’azione offensiva con una costruzione bassa e corta. Tra i due centrali, si vede chiaramente che Varnier esegue sempre passaggi corti, fuorché in un paio di casi al 90° con le squadre allungate in cerca del vantaggio decisivo. Il destinatario principale dei passaggi di Varnier è il terzino sinistro Benedetti, che riceve palla e porta avanti l’azione sulla corsia sinistra. Il secondo è il difensore centrale di destra Adorni, che la smista a sua volta verso il terzino destro o tenta un lancio lungo (l’unico dei centrali a provare quella soluzione ogni tanto). Il resto dei passaggi finisce tra i piedi del mediano Iori o delle mezzali Lora e Bartolomei.
FASE DI NON POSSESSO
La fase di non possesso di Marco Varnier equivale a quella del difensore centrale di destra nel Cittadella, Davide Adorni. Nonostante il ruolo di difensori centrali, la loro fase di non possesso inizia oltre la linea difensiva. Infatti, sia Varnier che Adorni hanno il compito di staccarsi dalla linea difensiva per andare in contrasto alto sui lanci lunghi del portiere avversario su rimessa dal fondo. In queste situazioni, la linea difensiva del Cittadella diventa una linea a tre, con i due terzini che si stringono intorno al difensore centrale rimasto in copertura. Se il lancio lungo va verso la parte sinistra del campo (dal punto di vista del Cittadella), Varnier sale in contrasto aereo, con Adorni che sale sui lanci indirizzati verso la parte opposta. Però, i lanci lunghi non sono l’unica occasione in cui Varnier sale in pressione sull’avversario. Infatti, quando l’avversario nella sua zona si trova spalle alla porta (anche a 25 metri dalla porta), Varnier va in pressione su di lui per impedirgli di girarsi. Se l’attaccante avversario riesce a girarsi prima di questa pressione, Varnier torna verso la propria linea difensiva, pensando più alla copertura che alla marcatura. Si può dire che lo stile di gioco di Marco Varnier sia difendere in funzione all’attaccante avversario nella sua zona.
Un’altra situazione degna di nota nella fase di non possesso di Marco Varnier è di andare a coprire la zona difensiva della fascia sinistra in situazioni in cui il terzino sinistro Amedeo Benedetti non si trova in linea con i compagni (per esempio quando è in ripiegamento dopo una fase di possesso persa). In queste situazioni, il terzino destro si stringe vicino all’altro centrale di difesa, e il mediano Iori va a coprire lo spazio tra i due centrali di ruolo nel quale si può inserire un avversario.
In situazioni di difesa schierata, lui si fa notare per i tanti palloni recuperati in anticipo su passaggi in profondità in verticale o palle vaganti da un contrasto. Con questi anticipi, si dimostra sicuramente un ottimo ultimo uomo, ed è molto difficile trovare con un filtrante un attaccante alle sue spalle senza che la palla non sia recuperata.
Aldilà di queste situazioni, il suo ruolo è di marcare a zona sul primo palo i cross che arrivano dalla destra (nelle situazioni in cui non va a fare la diagonale corta), e di marcare a uomo l’attaccante avversario in area di rigore su cross che arrivano dalla sinistra.
TRANSIZIONI
Le fasi di transizioni offensive sono generalmente le uniche occasioni in cui Marco Varnier non si limita alla giocata corta, tenendo a mente solo le volte in cui è lui a recuperare palla (le uniche volte in cui si rende partecipe della transizione). Ovviamente, questo cambio di atteggiamento è dovuto principalmente alle necessità di ogni situazione. Infatti, nei suoi recuperi di palla, lui è spesso costretto alla giocata lunga di prima, pur di allontanare il pericolo. In altre situazioni, ha lo spazio di portare palla in avanti prima di smistarla corta su un compagno. Come si può capire, le transizioni offensive che passano dai suoi piedi non sono sempre efficaci in termini di apporto offensivo, ma sono preziose in termine di apporto difensivo, dato il recupero palla in zone spesso pericolose del difensore centrale.
In fasi di transizione difensiva, lui si prepara subito alla fase di non possesso. In funzione alla zona dove è perso il pallone dai compagni, Varnier si prepara ad andare a marcare l’avversario nella sua zona, a coprire la posizione del terzino sinistro Benedetti o il difensore centrale Adorni, oppure a coprire la profondità in caso di pallone recuperato lontano dalla sua posizione.
CALCI PIAZZATI
Varnier era uno dei giocatori più pericolosi su calci piazzati del Cittadella durante la scorsa stagione. Questo si è particolarmente visto in due occasioni, peraltro tra le più pericolose della squadra nel pareggio a reti inviolate contro il Palermo, dove le sue capacità di inserimento nell’area di rigore su calci piazzati si sono messe in mostra.
La prima di quelle occasioni è arrivata sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra. Varnier si trovava da solo al limite dell’area di rigore del Palermo, con il Palermo che difendeva a zona. Al momento della battuta, lui fa un movimento in verticale e trova l’impatto con il pallone di testa al limite dell’area piccola, con la palla che finisce al lato destro della porta rosanero.
La seconda occasione nasce da un calcio di punizione dalla trequarti campo a sinistra. Anche in questo caso, lui parte da dietro, con la difesa del Palermo ancora disposta a zona. Anche qui il suo movimento lo ha portato a poter colpire di testa dal limite dell’area piccola, con il portiere Pomini a salvare il risultato da posizione molto ravvicinata.
Sui calci piazzati a sfavore (sia su calci di punizione che su calci d’angolo), Varnier è incaricato di marcare a uomo il giocatore del Palermo posizionato il più lontano sul secondo palo, seguendolo anche quando taglia verso il primo palo. Va notato, però, che la sua marcatura nell’area non è sempre perfetta, pur notando che il Cittadella non ne ha pagato le conseguenze nella partita contro il Palermo.