Marco Verratti è il numero 6 del Paris Saint-Germain classe ’92 approdato nella capitale francese a soli 20 anni direttamente dalla squadra della sua città Pescara per una cifra record che si aggira intorno ai 12 milioni di euro.
Nonostante la statura 1,65m e il peso 60kg non si è certo fatto schiacciare dalla pressione di una ‘Big’ come il PSG degli sceicchi del Qatar, ma anzi ha dimostrato da subito una grande personalità ritagliandosi il posto da titolare e crescendo ogni stagione di più.
Adesso a 24 anni dopo 4 stagioni con 170 presenze a una media voto di 7.27 con 6 gol e 47 assist (fonte whoscored.com) è riconosciuto come uno dei centrocampisti più forti d’Europa e ha guadagnato la leadership del centrocampo anche nella nazionale italiana. Tutto questo ha attirato l’interesse del Barcelona per il posto da erede di Xavi.
E forse, è proprio questo il paragone migliore che possiamo fare (scomodando una leggenda del calcio come il catalano) perchè Marco è un regista dinamico con una grande intelligenza tattica e visione di gioco, capacità di dettare i tempi di gioco portando anche palla al piede e allo stesso tempo grande aggressività che gli consentono di farsi valere nei contrasti per il recupero di palla.
PUNTI DI FORZA
Fase di Possesso
Una delle sue caratteristiche principali in fase di possesso è la capacità di dettare i tempi di gioco temporeggiando quando non ci sono spazi per passaggi filtranti e facendo girare la palla nell’intento di aprirli. La bravura con cui dirige queste operazioni è dimostrata dalla bassissima percentuale di passaggi sbagliati nonostante giochi verticalmente quanto orizzontalmente (molto raramente indietro).
Verratti è il regista unico della squadra, sia in fase di impostazione dove è proprio lui a scendere tra i difensori centrali a prendere il pallone (mentre il mediano sale per dare opzioni di passaggio essendo puramente un addetto al recupero della palla e al contrasto, passando sempre orizzontale o all’indietro), sia in fase di rifinitura dove spesso arriva anche tramite un dribling palla al piede eseguito molto bene esaltando la sua stabilità nonostante la statura, per eseguire spesso il passaggio filtrante decisivo.
Ma il giovane italiano non è solo bravo e intelligente palla al piede ma lo è anche nel movimento per smarcarsi nello spazio e creare conseguenti spazi per i compagni (mi trovo ancora costretto a scomodare Xavi per il paragone).
Fase di non possesso
Le sue qualità però non finiscono i fase di possesso palla ma anzi si esaltano ulteriormente in fase di non possesso specialmente se si tratta di dover recuperare la palla (che sia in pressing alto piuttosto che nella propria metà campo).
PUNTI DI DEBOLEZZA
Parlando invece dei punti deboli di Marco Verratti possiamo trovare solo due fattori, uno dovuto alla sua statura che non gli consente di vincere la maggior parte dei duelli aerei – ma che non gli impedisce di combatterli – e proprio questa sua aggressività e voglia di vincere lo porta spesso anche al secondo ‘punto debole’ ovvero la disciplina.
(Fonte statistiche: Wyscout e TrasferMarkt)