Analisi realizzata da Gianluca Tramarin, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification
Darwin Gabriel Núnez Ribeiro, noto semplicemente come Darwin Núnez, nato il 24 Giugno 1999 ad Artigas, paese dell’Uruguay al confine con il Brasile, è un attaccante che dalla prossima stagione militerà in Premier League, indossando la maglia rossa del Liverpool. Senza dubbio un acquisto oneroso (circa 100 milioni di sterline complessivi, compresi i bonus), che vanno a riempire le casse del Benfica, società che negli ultimi anni ha senza dubbio saputo valorizzare al massimo i giocatori della propria rosa e del proprio settore giovanile. Prima di approdare due anni fa nella squadra portoghese, con cui ha totalizzato un bottino di 47 gol in 84 partite, di cui 26 in 28 giornate nell’ultima stagione di Primeira Liga in Portogallo, capocannoniere del campionato e migliore in assoluto nella Top 6 dei campionati europei per gol segnati per minuto (1 gol ogni 76 minuti), Darwin Nunez ha militato in Spagna in Segunda Division nell’Almeria, dove ha segnato 16 gol, sua seconda squadra professionista dopo il Penarol, club che lo ha cresciuto come calciatore e con cui ha vinto anche un titolo di campione d’Uruguay. Come detto, Nunez è un attaccante classe ’99, ha quindi 23 anni, è alto 187 cm per 78 kg di peso, il piede preferito è il destro. Edinson Cavani era il suo idolo, anche se lui sostiene di differire dal “Matador” ex Napoli, che comunque sul neoattaccante del Liverpool ha speso belle parole e non ha mancato di far presente pubblicamente il suo stesso endorsement per un suo arrivo con un’altra maglia rossa, quella del Manchester United. Anche l’altra squadra di Manchester, il City di Guardiola e numerose altre squadre, non solo in Premier League, volevano accaparrarsi le prestazioni del giovane Nunez, ma alla fine l’ha spuntata la squadra allenata da Jurgen Klopp, fresco di rinnovo come manager e pronto a rinnovare anche l’attacco degli Scousers, a partire anche, se non soprattutto, dal talento uruguagio.
FASE DI POSSESSO
Come detto in precedenza, Nunez è un giocatore d’attacco che può giocare come punta centrale o come attaccante esterno. Nell’ultima stagione appena trascorsa, all’occorrenza è stato schierato spesso e volentieri anche largo a sinistra nel 4-2-3-1 del Benfica, seppur nel tempo si sia evoluto ed accentrato nella posizione, diventando più una punta centrale. La dote principale di Nunez è quella di sapersi muovere in profondità e verticalmente, effettuando dei tagli e dei passanti tra i difensori avversari. La sua capacità di muoversi molto lungo il fronte d’attacco, lo porta in ogni caso a fargli occupare più porzioni di campo, specie nel centro-sinistra del fronte offensivo, con movimenti frequenti anche in ampiezza per ricevere palla e rifinire l’azione, oppure mettendosi in proprio per puntare l’avversario in duelli 1vs1 sulla corsia esterna. Nunez sa leggere gli spazi che vengono concessi dalle difese avversarie e la sua velocità in campo aperto lo rendono un giocatore molto temibile per chi vuole tenere la linea difensiva molto alta, come ad esempio fa la squadra di Klopp, contro il quale Nunez ha giocato nei quarti di finale di Champions League e dal quale è stato eliminato, nonostante i due gol segnati nel doppio confronto tra andata e ritorno.

Che agisca da punta centrale o da attaccante esterno Nunez, preferisce muoversi attaccando la profondità. Quando viene imbeccato in movimenti incontro per effettuare delle sponde aeree per i compagni o per ricevere palla in zona di rifinitura da cui poter rifinire l’azione, non sembra essere ancora perfettamente a suo agio, e per mancanze ancora tecniche nel gioco nello stretto, e per lacune nelle scelte nelle assistenze per i compagni.
Nel gioco aereo in area di rigore invece, l’uruguagio è molto abile, poiché in grado di sfruttare la sua altezza e di eludere la marcatura avversaria, sia con movimenti ad attaccare il primo palo davanti al marcatore, che con movimenti alle spalle di quest’ultimo verso il secondo palo.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso Nunez ha spesso fatto vedere il suo carattere sudamericano, dimostrando generosità e spirito di sacrificio per i compagni. L’attaccante, infatti, non lesina rientri difensivi nella propria metacampo quando la squadra abbassa il baricentro, sia con ripiegamenti a sostegno del centrocampo nel ruolo da punta centrale, che da attaccante esterno con raddoppi e coperture nei duelli 1vs1 in fascia. Nelle pressioni contrapposte dal Benfica contro il Liverpool nel ritorno dei quarti di finale, Nunez si posizionava avanzato assieme al trequartista, il quale si alzava e lo affiancava, formando una prima linea di pressione a due davanti ad una seconda linea di pressione a 4 formata dai centrocampisti centrali ed esterni. Nel secondo tempo invece lo si è trovato largo a sinistra nella seconda linea di 4 dei centrocampisti.

Tuttavia, nella prima azione difensiva, è apparso e appare ancora molto acerbo. In questa situazione, infatti, spesso spreca energie in azioni difensive isolate e fuori dal contesto collettivo, portando dei pressing in zona centrale sul portiere o sui difensori centrali durante la costruzione avversaria, senza supporto dei compagni che spesso invece si trovano ancora a portare una pressione meno aggressiva, con il semplice obiettivo di non far avanzare la palla. Sarà molto interessante da questo punto di vista vedere come si integrerà tatticamente, ma anche emozionalmente, nel Liverpool di Klopp, il quale fa sicuramente della prima azione difensiva e del contropressing in transizione, uno dei principali punti di forza della squadra.
TRANSIZIONI
Altro aspetto sicuramente interessante e che fa ben sperare i Reds, è il gioco dell’attaccante nelle transizioni positive. Nunez, infatti dispone di una notevole falcata con cui copre in poco tempo notevoli porzioni di campo sia che esso giochi più centralmente e più vicino alla porta, che nel ruolo di attaccante esterno dove può godere di più iniziative anche in conduzione palla al piede e in dribbling, altro fondamentale in cui sa destreggiarsi. Nel modello di gioco di Klopp appare quindi un giocatore molto funzionale e versatile, che sa capovolgere immediatamente l’azione da difensiva a offensiva con contropiedi verticali in grado di sorprendere le squadre avversarie con efficacia.

Una volta persa palla, assieme ai compagni, cerca di riconquistarla immediatamente andando in pressing sui riferimenti più immediatamente vicini. Come detto in precedenza, Nunez su questo aspetto sembra avere ancora notevoli margini per migliorare, soprattutto nel coordinamento con i compagni di gioco e potrà farlo in una delle migliori squadre sotto questo aspetto dell’intero panorama europeo.
PUNTI DI FORZA
- La struttura fisica e le notevoli capacità di accelerazione, abbinate ad un altrettanto notevole fiuto del gol, lo rendono un attaccante molto difficile da affrontare e da marcare quando è fronte alla porta, sia su spazi ampi in transizione o a ridosso di essa in area di rigore.
- Sa riconoscere molto bene lo spazio da attaccare alle spalle dei difensori, muovendosi in ampiezza e in profondità.
- Da un punto di vista caratteriale e di tenuta mentale è quasi sempre presente durante la partita, anche aiutando i compagni in fase di non possesso.
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Visione di gioco e capacità di rifinire l’azione ancora molto migliorabili, specie nelle scelte negli ultimi passaggi per finalizzare.
- In fase di non possesso, specie nella prima azione difensiva, appare talvolta scollegato e non coordinato con i compagni di reparto.
- Nel gioco spalle alla porta è ancora un po’ impreciso e, malgrado la statura, può patire nei duelli aerei su attacco diretto.