Nato a Buenos Aires il 2 giugno 1988, Sergio Agüero è ad oggi ritenuto dalla stampa e dai media uno degli attaccanti più forti in circolazione, tanto da venir inserito nella lista dei 30 giocatori candidati per il pallone d’oro 2018.
La sua carriera professionistica comincia, dopo aver giocato per qualche anno in squadre minori (Loma Alegre, Los Primos), debuttando il 7 luglio 2003 con la maglia del Club Atlético Independiente contro il San Lorenzo; esordendo a soli 15 anni e 35 giorni diventa il più giovane giocatore ad aver esordito in Primera División nell’era professionistica.
I suoi 18 goal in 4 stagioni (2002-2006) e la giovane età persuadono l’Atlético Madrid ad acquistarlo per € 21,70 milioni; vestirà la maglia dei “colchoneros” dal 2006 al 2011, anni costellati di successi e di gol che fanno decollare la carriera di Agüero e lo proclamano definitivamente come uno dei giovani attaccanti più forti nel panorama Europeo.
I suoi dati con la casacca dell’Atlético Madrid, infatti, sono impressionanti:
- 1 Europa League (2009-2010);
- 1 Supercoppa UEFA (2010-2011);
- Eletto European Golden Boy (2007-2008);
- Eletto miglior giocatore sudamericano della Primera División (2008-2009);
- Eletto giovane calciatore dell’anno (2009-2010);
- 100 reti segnate in tutte le competizioni;
- 46 assist in tutte le competizioni;
- 230 partite giocate (da titolare o subentrante) per un totale di 17.226 minuti.
Numeri che convincono, nel 2011, il Manchester City dello sceicco Khaldoon Al Mubarak ad acquistarlo per una cifra intorno ai € 40 milioni; con la maglia dei citizens “El Kun” (soprannome che deriva da dal nome del protagonista del cartone animato giapponese “Kum Kum il cavernicolo”) consacra la sua ascesa “nell’olimpo” dei giocatori più forti del mondo, tanto da portare il suo attuale manager, Pep Guardiola, a definirlo: “Una leggenda”.
Non a caso, con il City, Agüero allunga il suo palmarès già ricco di successi:
- 3 campionati inglesi (2011-2012, 2013-2014, 2017-2018);
- 3 Coppe di Lega inglesi (2013-2014, 2015-2016, 2017-2018);
- 2 supercoppe inglesi (2012-2013, 2018-2019);
- Capocannoniere in Premier League (2014-2015);
- 223 reti (all’attivo) in tutte le competizioni (miglior marcatore in assoluto del Manchester City);
- 63 assist (all’attivo) in tutte le competizioni.
Viene spesso ricordato, con la maglia del Manchester City, per il goal segnato all’ultima giornata contro il QPR nei minuti finali di gara (89’) che è valso la vittoria del campionato; dopo 44 anni di distanza, i citenzens sono così tornati a vincere la massima serie inglese.
Grazie al suo rendimento strepitoso con i club, durante la sua carriera “El Kun” ha collezionato diverse presenze con la maglia della nazionale argentina U-20 e nazionale maggiore; con “l’Albiceleste” ha infatti vinto 2 campionati mondiali U-20 (2005-2007) e 1 medaglia d’oro alle olimpiadi (2008).
- CARATTERISTICHE TECNICHE
Centravanti brevilineo dotato di grande velocità; destro naturale, ma in grado di usare con disinvoltura anche il mancino.
La sua ridotta fisicità (173 cm per 78 kg) non si presta perfettamente ad un calcio fisico come quello inglese, ma ciò è compensato dalla grandissima abilità tecnica di cui è dotato; “El Kun”, infatti, evidenzia un’enorme qualità nel controllo di palla (con o senza pressione avversaria), nella conduzione (con o senza pressione avversaria), nel dribbling e nel tiro da fuori.
Non da meno, Agüero è dotato di un ottimo senso tattico; infatti, durante la sua carriera, “El Kun” ha ricoperto anche il ruolo di seconda punta e trequartista.
È un attaccante che trova il goal con facilità in area di rigore; sono oltre 70, infatti, i goal siglati negli ultimi 16,5 m di campo durante tutta la sua carriera.
Agüero è inoltre un abile realizzatore dal dischetto; non a caso, ha segnato 39 reti da professionista tirando dagli 11 metri.
- SISTEMI DI GIOCO
Il giocatore argentino viene spesso schierato da Guardiola come attaccante centrale nell’1-4-3-3 solitamente utilizzato dal manager catalano.
Grazie alle sue doti tecniche ed allo spiccato senso tattico, “El Kun” si adatta perfettamente al “calcio totale” proposto dal suo allenatore; al contempo è la filosofia stessa di Guardiola ad esaltare le peculiarità del giocatore argentino.
Agüero, infatti, sembra possedere tutte le caratteristiche del tipico “falso 9” che Guardiola vuole schierare in ogni sua squadra allenata: attaccante mobile e partecipe in ogni fase di possesso, dotato di grande tecnica individuale e di un ottimo senso tattico, oltre che freddo sotto porta.
“El Kun”, inoltre, si dimostra un giocatore molto duttile e capace di interpretare il ruolo dell’attaccante centrale in base ai compagni di reparto; quando gioca con 2 esterni puri (Sterling, Sané o Marhez) rimane centrale e funge da vertice alto; se, invece, gioca con un compagno con caratteristiche d’attacco simili (Gabriel Jesus) scambia spesso la sua posizione con quest’ultimo, collocandosi a tratti anche come esterno.
- FASE DI POSSESSO
- Costruzione
Durante la fase di costruzione dal portiere, Agüero rimane alto e allunga la squadra avversaria, così da favorire l’uscita dal basso dei compagni; se il City fatica a trovare sbocchi, “El Kun” si abbassa, venendo incontro e giocando di sponda per favorire la salita.
Agüero è inoltre molto abile a sfruttare l’ottimo rinvio di cui possiede il suo estremo difensore (Ederson); talvolta, infatti, il portiere brasiliano preferisce adottare un attacco diretto servendo in profondità l’attaccante argentino, molto abile nell’attirare fuori posizione il difensore avversario per poi inserirsi alle sue spalle.
- Sviluppo-Rifinitura
In fase di sviluppo e di rifinitura Agüero evidenzia le sue caratteristiche da “falso 9” che Guardiola richiede; con i compagni in possesso di palla si posiziona nella zona di rifinitura (spazio tra centrocampo e difesa avversaria), liberando così la profondità alle sue spalle.
In queste fasi di gioco, infatti, emerge il grande lavoro tattico che il “Kun” propone per la propria squadra; egli opera un continuo movimento per smuovere e destrutturare i reparti difensivi avversari così da favorire gli inserimenti dei compagni. Quanto affermato risulta evidente nell’immagine sottostante, nella quale Agüero abbandona la zona centrale per posizionarsi lateralmente sul centro destra, riuscendo così a portare fuori posizione il difensore avversario e liberando la profondità per gli inserimenti di David Silva e Gabriel Jesus.

Il “Kun”, inoltre, esalta le sue doti tecniche all’interno del calcio totale proposto dal Manchester City.
Quando viene servito con un passaggio sui piedi, Agüero cerca immediatamente la triangolazione veloce con il compagno più vicino: muovendo velocemente la palla tra le linee ed attaccando nuovi spazi, “El Kun” riesce a crearsi lo spazio per la conclusione da dentro o fuori area.

Se non riesce a trovare sbocchi di manovra possibili l’attaccante dei citizens è solito giocare palla larga sui terzini in spinta per dare ampiezza alla manovra.
- Finalizzazione
In fase di finalizzazione emerge il grande senso della posizione e del goal di cui la punta argentina è dotata; Agüero, infatti, risulta un finalizzatore micidiale in area.
Con palla sull’esterno campo Agüero, attraverso rapidi tagli e passanti, attacca con forza la profondità; non avendo nel colpo di testa una delle sue armi migliori, preferisce solitamente attaccare il 1° palo per essere servito con un cross teso sui piedi; così facendo, inoltre, lascia lo spazio libero sul 2° palo per gli inserimenti dei suoi compagni (esterni e mezze ali).
Quanto affermato risulta evidente nell’immagine sottostante, la quale ritrae il goal di tacco al volo segnato contro l’Huddersfield Town; l’attaccante argentino sfrutta bene l’ottima capacità del compagno (Mendy) di proporre cross precisi e tesi, attaccando il 1° palo con forza e colpendo in torsione la palla con grande proprietà tecnica, insaccando il pallone sul palo lontano.

Quando la palla è nei pressi della linea di fondocampo, Agüero si stacca dalla marcatura per ricevere un cross di scarico rasoterra.
Sui corner a favore il compito del “Kun” è duplice: in un primo momento, partendo davanti al portiere nell’area piccola, disturba l’uscita dell’estremo difensore avversario; dall’altro, grazie al movimento ad attaccare il 1° palo, cerca di liberare spazio per i colpitori al centro dell’area.
- FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso, con la propria squadra schierata, si alterna coi compagni di reparto nel far partire il pressing, andando in pressione feroce sul difensore di zona e portando un contrasto indiretto sul difensore centrale verso il lato debole, così da forzare l’errore o l’attacco diretto non ragionato.
Se la palla viene scaricata al portiere avversario, Agüero lo pressa per forzare il lancio lungo.
Nelle fasi di transizione negativa, invece, “El Kun” segue le ideologie del calcio di Guardiola: appena persa palla si porta in pressione rapida sul possessore per chiudere le linee di passaggio ed impedire le ripartenze ragionate agli avversari, forzando lo scarico.
Nelle situazioni da palla da fermo a sfavore, Agüero torna in area di rigore per difendere insieme ai compagni:
- Sui corner contro si posiziona all’altezza del vertice dell’area piccola ed in linea con il dischetto del rigore.
- Sulle punizioni laterali Agüero rimane nella “lunetta” fuori dall’area di rigore per impedire calci in porta dal limite da parte degli avversari e, nel caso di una riconquista, impostare una rapida ripartenza.
- CONSIDERAZIONI FINALI
Agüero è senza ombra di dubbio uno degli attaccanti più forti nel panorama mondiale; lo dimostrano i molti goal realizzati in carriera, oltre ai tanti trofei vinti con diverse casacche.
Il sistema di gioco di Pep Guardiola è indubbiamente costruito con perizia ed il “gioco totale” espresso dai citizens si sposa perfettamente con le caratteristiche del “Kun”.
Al contempo, però, è lo stesso Agüero ad esaltare il sistema, in quanto perfetto interprete del calcio cerebrale applicato dall’ex tecnico di Barcellona e Bayern.
Non a caso, il City ha recentemente prolungato il contratto del centravanti argentino fino al 2021.
A 30 anni sembra che Sergio Agüero abbia ancora tanta voglia di mostrare a tutti le sue qualità a suon di goal, spesso molto spettacolari.