Analisi realizzata da Reonaldo Latella, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
La vittoria della scorsa Champions League ha messo la lente d’ingrandimento sul Chelsea di Tuchel, chiamato a inserirsi nella lotta per il campeonato inglese, al pari delle corazzate Manchester City e Liverpool.
A una base ormai solida, che si fondamenta principalmente sulla squadra della passata stagione, i blues hanno aggiunto, con un esborso di sterline considerevole, la ciliegina Romelu Lukaku, reduce da un campionato da assoluto protagonista con l’Inter.
Il Chelsea é oggi una squadra che possiamo affermare giochi a memoria e che, grazie a una rosa profonda, é sempre riconoscibile, nonostante possa cambiare alcuni interpreti in campo.
Dopo un avvio accompagnato da buoni risultati, i ragazzi di Tuchel hanno perso un pó di verve, e nonostante un momentaneo onorevole secondo posto in Premier, la distanza dall’intrattabile City di Guardiola, sembra difficilmente colmabile.
A livello tattico, Tuchel ha provato ad adottare soluzioni distinte al 3-4-2-1 cui ci ha ormai abituato da quando siede sulla panchina di Stamford Bridge, cercando far coesistere Lukaku e Werner. Evidentemente insoddisfatto dalla qualitá del gioco espresso, é tornato sui suoi passi, arrivando persino a rinunciare al centravanti classico di ruolo (provocando le ormai famose dichiarazioni polemiche del giocatore belga) preferendogli profili piú tecnici come Havertz e Pulisic, togliendo punti di riferimento agli avversari per approfittare appieno l’esplosivitá di Reece James sulla destra, possibilmente l’accorgimento piú importante rispetto al Chelsea della scorsa stagione. Scelta ripagata dai numeri del laterale inglese, che hanno fruttato gol ed assist spesso decisivi.
SISTEMI DI GIOCO
Base: 3-4-2-1
PP: 3-2-2-3
NP: 5-4-/1; 4-5-/1
Ma come gioca il Chelsea di Tuchel? Di base parte con un 3-4-2-1 che in fase d’attacco si trasforma in un 3-2-2-3, formando spesso due blocchi di 5 giocatori, dove i laterali di centrocampo si trasformano in vere e proprie ali, sfruttando il movimento dei trequartisti.
In fase di non possesso, di contro, si schiera con un 5-4-1 dove l’attaccante non partecipa alla fase difensiva, alla ricerca di una possibile transizione positiva efficace.

Nonostante la rosa ampia, la colonna vertebrale é composta da 6 pedine quasi insostituibili nello scacchiere di Tuchel; Mendy in porta, Thiago Silva a dirigere la difesa, Rudiger sul centro sinistra difensivo, James laterale di destra, Jorginho in mezzo al campo a dettare i ritmi di gioco e Mount come uno dei trequartisti, pronto a svariare sia a destra che a sinistra durante il corso del match. Sono questi i giocatori che interpretano alla perfezione le direttive del mister e fanno di questo Chelsea una squadra sempre temibile.
POSSESSO PALLA
Il Chelsea di Tuchel é una squadra che ama avere il controllo del gioco, marcando il ritmo attraverso il possesso palla. La costruzione é sempre bassa, la palla é sempre a terra, sovente il portiere partecipa alla stessa, cercando l’appoggio verso uno dei due braccetti della difesa a 3. L’obiettivo principale é quello di allungare i rivali e far arrivare la palla pulita su Rudiger, dal quale poter innescare la catena di sinistra della squadra, composta nello specifico match da Alonso (esterno), Loftus-Check (mediano) e uno dei due trequartisti che si alternano la posizione, tutti dotati di un piede educato e capaci di dialogare nello stretto, attraendo molti avversari in zona e liberando spazio dalla parte opposta.

Il gioco dei blues si sviluppa nella maggior parte dei casi in questa corsia di sinistra, fin quando si cerca un appoggio improvviso su Jorginho, per rifinire con una apertura a campo aperto sulla corsa di James, puntando cosí sul fattore sorpresa e approfittando le caratteristiche fisiche dirompenti del laterale inglese. Il modello di gioco prevede la finalizzazione attraverso l’arrivo in área dell’esterno, che puó andare o alla conclusione o sul fondo per cercare un traversone basso sul taglio sul primo palo dell’attaccante centrale. Sul secondo palo si posiziona l’esterno opposto che accompagna l’azione mentre, a caccia di una possibile seconda palla, i due trequartisti si appostano tra il dischetto e la línea d’area di rigore. Spesso James attacca dalle retrovie anche centralmente, lasciando largo il trequartista (Mount) e intercambiandone la posizione, ma la finalitá dell’attacco rimane la stessa. I mediani generalmente non accompagnano l’azione, salvo quando gioca Kovacic, che, grazie alle sue spiccate doti balistiche, ha piú licenze di avvicinarsi ai 16 metri. Jorginho, invece, si posiziona davanti ai centrali di difesa, con il compito di far ragionare i suoi e far ripartire l’azione, in caso di attacco fallito.
Quando l’avversario riesce a contenere questo cambio di gioco da sinistra a destra, il Chelsea prova ad affondare sulla corsia mancina, attraverso passaggi rapidi e combinazioni triangolari tra laterale, trequartista e centravanti di movimento, che intercambiano posizione fino a quando non si trovi un passaggio filtrante in profonditá, che porti uno dei 3 sul fondo o dentro l’area per finalizzare l’azione con un tiro o un cross basso. Evidentemente, queste soluzioni necessitano di giocatori piú dotati técnicamente come Ziyech (bravo nell’ 1 vs 1), Havertz o Pulisic, a discapito di giocatori d’area o di progressione in campo aperto come puó essere Lukaku.
In conclusione, se l’avversario lo aspetta nella propria metá campo, il Chelsea cercherá arrivare sul fondo da sinistra, mentre se viene pressato alto, una volta superata la prima pressione, ti fará male da destra.
NON POSSESSO
Come detto precedentemente, il Chelsea é una squadra che si sente comoda con la palla, e quando questa circola nei piedi degli avversari, puó entrare in difficoltá. Attaccando infatti con i laterali molto alti, i blues soffrono quelle squadre che giocano un calcio diretto e profondo, con un tridente puro, come possono essere il Liverpool o il Real Madrid. Tuchel, infatti, presenta un blocco difensivo ben definito con i 3 centrali difensivi e i 2 mediani, a protezione dell’area di rigore, lasciando piú scoperte le fasce laterali. Una scelta dettata dalle caratteristiche fisiche del terzetto difensivo, dove Christensen (o in alternativa Chalobah), Thiago Silva e Rudiger offrono importanti garanzie nel gioco aéreo, respingendo una gran percentuale di cross degli avversari. Abilitá aérea che si rivela preziosa anche in fase realizzativa, sulle palle ferme.
Tornando alla fase di non possesso, quando l’avversario applica una costruzione dal basso, sono i due trequartisti gli incaricati alla prima pressione, lasciando l’attaccante centrale alla ricerca di uno smarcamento preventivo. Superata la prima línea di pressione, preferibilmente é uno dei due mediani ad entrare in azione, lasciando il secondo a fare schermo davanti la difesa. Dipendendo dalla corsia attaccata, uno dei due laterali arretra sulla línea di difesa, mentre l’altro attacca il portatore. Se l’attacco é frontale, entrambi scalano, formando una difesa a 5. Possiamo quindi affermare che in fase di non possesso il Chelsea si schiera con un 5-4-1 o un 4-5-1 a seconda della zona attaccata.

TRANSIZIONE POSITIVA
La transizione positiva del Chelsea dipende dalla zona cui recupera palla. Se recupera con la prima pressione dei trequartisti nella metá campo contraria, verticalizza sull’attaccante che nel frattempo ha effettuato uno smarcamento preventivo. Se il recupero é in una zona con piú densitá di avversari, la scelta é consolidare il possesso cercando prima Jorginho, e poi Rudiger per costruire un nuovo attacco ragionato.
TRANSIZIONE NEGATIVA
Anche la transizione negativa dipende dalla zona del campo cui si perde il pallone. Se si perde la possessione nei pressi dell’area avversaria, sfrutta il blocco dei 5 giocatori piú avanzati per attaccare i portatori avversari, mentre i due mediani si compattano con la línea difensiva, che, mossa dall’esperienza di Thiago Silva, si muove come una armónica alzandosi o abbassandosi a suo comando. Al contrario, se si perde palla nella propria meta campo, l’ordine é quello di coprire lo spazio a protezione dell’area di rigore, facendo densitá cercando di evitare il piú possibile situazioni di uno contro uno.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA
. Modello di gioco consolidato a blocchi: Potente dietro/técnico davanti; ragionato a sinistra/verticale e profondo a destra
. Ampiezza rosa
. Esplosione di James
. Intelligenza nel leggere il gioco di Jorginho e Mount
. Gioco aereo
PUNTI DI DEBOLEZZA
. Esasperazione nel ricercare la costruzione bassa, che a volte porta a errori gravi
. Se attaccato in profonditá alle spalle dei braccetti del terzetto difensivo, va in grossa difficoltá
. Esposizione al contropiede avversario nelle zone laterali
. Difficoltá nello sbloccare la partita contro squadre chiuse