Analisi realizzata da Emanuele Bocchiardo, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification
Dopo gli anni difficili a seguito del fallimento del club occorso nel 2012, che ha costretto la ricostituita società a ripartire dalla quarta ed ultima categoria del calcio scozzese, i Glasgow Rangers, storico club fondato nel 1872, sono ad oggi ritornati ai vertici del calcio nazionale ed europeo. Il definitivo salto di qualità è avvenuto con l’ingaggio in panchina nel 2018 dell’ex capitano e leggenda del Liverpool Steven Gerrard, che ha riportato la squadra a vincere la Scottish Premiership nella stagione 2020-2021. Dopo l’addio di Gerrard nel novembre dello scorso anno, la guida tecnica è passata nelle mani dell’ex terzino sinistro del Barcellona e della Nazionale Olandese Giovanni Van Bronckhorst, con il quale la squadra ha raggiunto la finale dell’ultima edizione dell’Europa League, persa poi ai rigori contro l’Eintracht di Francoforte lo scorso 18 maggio.
La partita esaminata è la semifinale di ritorno della stagione di Europa League 2021-2022, giocata il 5 maggio scorso in casa, all’Ibrox Stadium contro il Lipsia, nella quale i Rangers si sono imposti per 3-1, ribaltando la sconfitta per 1-0 subita nella gara di andata.
I Rangers sono una squadra dotata di grande fisicità e di un’ottima condizione atletica, peccando per contro di tecnica individuale nei singoli (fatta eccezione per gli esterni di attacco e i due terzini).
Invero in fase di possesso, dal momento che in rosa non si annoverano palleggiatori particolarmente bravi, i tre centrali di difesa prediligono costruire l’azione direttamente con lanci lunghi, in particolare sulla P che cerca una sponda sugli esterni, oppure direttamente su questi ultimi qualora si trovino smarcati in fase di transizione offensiva. Il punto di forza della squadra è lo sviluppo del gioco sulle corsie laterali, con triangolazioni, dribbling e sovrapposizioni di buona qualità che permettono di arrivare a mettere cross e traversoni pericolosi in area di rigore avversaria.
In fase di non possesso, invece, gli uomini di Van Bronckhorst tentano di recuperare palla rapidamente mediante un pressing individuale asfissiante portato dagli attaccanti e la ricerca ossessiva dell’anticipo da parte dei difensori, che però talvolta non viene eseguito nei tempi giusti, creando spazi pericolosi per gli inserimenti degli avversari alle loro spalle.
SISTEMI DI GIOCO
Base: 4-3-3. La formazione titolare è la seguente:
- in porta: McGregor, portiere quarantenne di grande esperienza, scarsa tecnica con i piedi, discreta affidabilità nelle uscite basse e alte;
- in difesa:
- TD Tavernier, gioca stabilmente molto alto in fase offensiva, potente fisicamente, buona tecnica (batte lui tutti i calci piazzati) e senso del gol (capocannoniere della squadra e della Europa League nella stagione appena conclusa);
- DC Goldson: grande fisicità, buon lancio nella costruzione diretta;
- DC Bassey: grande fisicità, spesso troppo irruento negli interventi;
- TS Barisic: un po’ meno propositivo di Tavernier, attento in entrambe le fasi e buona qualità nel mettere cross o traversoni in area di rigore avversaria;
- a centrocampo:
- MED Jack: gioca basso davanti alla difesa, arretra a fare il difensore aggiunto in copertura in caso di diagonale lunga dei terzini;
- MED Lundstram: adattabile a più ruoli, agisce stabilmente come DCD nella difesa a 3, ma torna nella posizione di mediano quando esce dal campo Jack;
- CC Kamara: buona gamba e buon tempo negli inserimenti in area di rigore avversaria;
- in attacco:
- ED Wright: dei tre attaccanti è quello che tenta meno l’1vs1, preferisce triangolare sulle corsie laterali e rientrare dentro il campo;
- P Aribo: non segna tanti gol, viene spesso incontro a giocare di sponda nella zona di rifinitura;
- ES Kent: il più tecnico dei tre attaccanti, tenta spesso l’1vs1 e lo smarcamento preventivo in caso di transizione offensiva, è un destro naturale ma gioca a sinistra a piede invertito per rientrare all’interno del campo e cercare la conclusione in porta.
Fase di Possesso: 3/1-3-3. Lundstram occupa stabilmente la posizione di DCD nella difesa a 3 assieme a Goldson come DCC e Bassey sul DCS, mentre Tavernier e Barisic si alzano a fare le Ali sulla linea dei centrocampisti. Jack resta più basso nel ruolo di MED davanti alla difesa rispetto al CC Kamara più avanzato.
Fase di non possesso: 4-3-2/1. Barisic si allinea nella posizione di TS e Lundstram si allarga a fare il TD nella difesa a 4, mentre Tavernier rimane sulla linea dei centrocampisti. I due esterni Kent e Wright rientrano a dare una mano in raddoppio sugli esterni, e solo la P Aribo rimane alto e non partecipa quasi mai all’azione difensiva. Quando sono costretti a difendere bassi, però, si dispongono in un 5-2-3 tutti dietro la linea della palla, nel quale Tavernier torna nella sua posizione originaria di TD nella difesa a 5 e Lundstram più interno nel ruolo di DCD.
FASE DI POSSESSO
Costruzione: i Rangers impostano con la difesa a 3 assieme al MED Jack che si abbassa a rombo a palleggiare con i tre difensori centrali. Lo scopo è quello di fare uscire gli attaccanti avversari per poi tentare una costruzione diretta con lancio lungo, di solito cercando la P Aribo che tenta una sponda sugli esterni, oppure direttamente su questi ultimi se sono liberi. Tra i tre difensori, il DCC Goldson è quello dotato di maggiore precisione nel lancio lungo, ed è altresì quello che più degli altri tenta questa soluzione.
Talvolta tentano la costruzione bassa, in particolare cercando gli esterni che si abbassano a ricevere, ma commettono molti errori tecnici nei passaggi.

Sviluppo: dal momento che i Rangers tentano per lo più la costruzione diretta con il lancio lungo dei difensori, lo sviluppo del gioco passa poco per il centrocampo. Come sopra accennato, i due centrocampisti si posizionano scaglionati: il MED Jack si abbassa a palleggiare con i difensori, mentre il CC Kamara resta più alto per sfruttare la sua fisicità nell’inserimento sui cross e i traversoni che provengono dalle corsie laterali, o per raccogliere eventuali respinte al limite dell’area di rigore avversaria e tentare anche il tiro dal limite.
Lateralità: il gioco sulle corsie laterali è sicuramente uno dei punti di forza dei Rangers. I due esterni (in particolare l’ES Kent) sono molto rapidi e dotati di buona tecnica, e tentano spesso l’1vs1 per guadagnare il fondo e crossare. I due terzini giocano stabilmente molto alti sulla linea dei centrocampisti e confezionano triangolazioni precise con gli esterni creando sovrapposizioni; inoltre, essendo dotati di una buona struttura fisica, ingaggiano spesso duelli aerei sul secondo palo ricevere i cross che provengono dalla fascia opposta (soprattutto Tavernier sulla destra).
Rifinitura: tra le fila dei Rangers non figurano dei trequartisti naturali, e pertanto non vengono create molte giocate sulla trequarti avversaria. Solo la P viene incontro tra le linee sulle palle alte, in particolare sui lanci provenienti dalla propria difesa, per giocare di sponda allargando sugli esterni.
Finalizzazione: come già evidenziato in precedenza, la maggior parte del gioco dei Rangers si sviluppa sulle corsie laterali. Gli esterni (in particolare Kent sulla sinistra) tentano spesso l’1vs1 per liberarsi ed arrivare al cross o al traversone, mentre i terzini, giocando sempre molto alti, creano molte sovrapposizioni sulle fasce o tagliando in area di rigore. Dalle fasce cercano spesso il cross sul secondo palo per una torre nell’area piccola oppure per la conclusione in porta al volo o di testa (in particolare da parte di Tavernier sulla destra).
FASE DI NON POSSESSO
Prima azione difensiva: la squadra dei Rangers porta un primo pressing molto alto sul portatore di palla con i tre attaccanti e il CC, per impedire il palleggio del portiere con i difensori avversari; talvolta si alzano anche i due terzini a pressare altissimi, lasciando scoperta la profondità alle loro spalle. Lo scopo è quello di recuperare velocemente la palla sulla trequarti avversaria ed avere almeno 4 uomini già pronti in caso di transizione offensiva.

Gioco difensivo a centrocampo: come sopra già evidenziato, tra i due centrocampisti dei Rangers il CC Kamara è quello deputato, assieme ai tre attaccanti, a stare più alto in pressing sui difensori avversari, mentre il MED Jack resta più basso in marcatura a uomo, aiutato a turno da uno dei tre difensori centrali (la maggior parte delle volte il DCS Bassey) che esce sempre forte tentando l’anticipo sull’avversario che riceve palla.
Lateralità: i due esterni dei Rangers rientrano quasi sempre in difesa ad aiutare i terzini in raddoppio sulle corsie laterali, soprattutto quando la squadra difende bassa con la linea difensiva a 5.
Linea difensiva: sia quando difendono a 4 che quando si posizionano a 5, i Rangers tengono discretamente la difesa in linea. Nella seconda ipotesi, i terzini sono soliti uscire forte in pressing alto, talvolta sino alla trequarti avversaria, creando diagonali difensive molto lunghe e costringendo il MED Jack a coprire i corridoi lasciati liberi alle loro spalle; non sempre, però, la rotazione riesce con i tempi giusti, concedendo così l’attacco alla profondità agli attaccanti o alle mezz’ali avversari.
Come in precedenza accennato, quasi sempre uno dei difensori centrali a turno esce forte a cercare l’anticipo sull’avversario che riceve palla, e, quando è in ritardo, crea due linee di copertura concedendo spazio alle sue spalle per l’attacco della profondità oppure per puntare 2vs2, o addirittura 3vs2 gli altri due difensori centrali.

TRANSIZIONE
Offensiva: una volta recuperata palla, i Rangers tentano subito di agire in contropiede. Quando riescono a rubare palla sulla trequarti offensiva, attaccano sfruttando la superiorità numerica avendo già almeno 4 uomini precedentemente posizionati nell’azione di pressing alto, mentre quando intercettano la palla nella propria trequarti lanciano immediatamente per uno degli attaccanti già smarcati preventivamente, di solito la P o l’ES. Non consolidano mai il possesso nemmeno nelle situazioni di vantaggio nel punteggio.
Difensiva: quando perdono palla, i Rangers tentano subito di recuperarla agendo in contropressing. Non sempre, però, le marcature preventive funzionano a dovere, in particolare quando uno dei tre difensori centrali esce a pressare forte in ritardo, trovandosi spesso gli altri due nella situazione di essere puntati 2vs2 o addirittura in inferiorità numerica di 3vs2.
PALLE INATTIVE
Calci d’angolo: sui corner a favore dell’avversario, i Ranger difendono a “zona mista”, posizionando 2 uomini a zona nell’area piccola del portiere e 1 sul limite dell’area di rigore, mentre tutti gli altri giocatori agiscono in marcatura a uomo sugli avversari.
SWOT ANALYSIS
Punti di forza:
- grande fisicità, soprattutto dei centrali difensivi;
- ottima condizione atletica, che permette di agire in pressing in fase di non possesso con grande intensità nell’arco dell’intera partita;
- sviluppo del gioco e finalizzazione sulle catene laterali, in particolare con i buoni tempi di inserimento sulla destra del capitano Tavernier, capocannoniere della squadra.
Punti di debolezza:
- scarsa qualità tecnica nei singoli (salvo poche eccezioni) che non consente la costruzione dal basso e di uscire con il palleggio dal pressing avversario;
- assenza di un bomber in attacco e di top player individuali;
- scarsa attenzione nelle marcature e nelle coperture preventive.