Analisi realizzata da Gabriele Negri, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification
Il Palermo ha giocato questa stagione in Serie C, la seconda consecutiva dalla rifondazione nel 2019, anno nel quale la società era ripartita dai dilettanti (serie D).
Dopo un girone di andata chiuso al quarto posto, all’inizio del girone di ritorno il Palermo è scivolato al quinto posto in classifica, che è costato l’esonero a Filippi (24 dicembre). Al suo posto è subentrato Baldini, che ha guidato i rosanero nel girone di ritorno e poi ai playoff, avendo chiuso la stagione regolare al terzo posto in classifica nel girone C. Il Palermo ha vinto i playoff di Serie C superando nell’ordine: Triestina, Virtus Entella, Feralpisalò, Padova, e acquisendo il diritto di partecipare alla prossima stagione di Serie B.
La partita di seguito analizzata è Feralpisalò – Palermo del 25/05/2022, match di andata della semifinale playoff di Serie C, che il Palermo ha vinto per 3 reti a 0 (al 43′ pt Brunori, al 47′ pt Floriano, al 41′ st Soleri). Questa è stata anche la miglior vittoria esterna in Serie C dalla rinascita della società.
SISTEMA DI GIOCO E TEMA TATTICO
INIZIALE: 4-2-3-1
FASE POSSESSO: 2/2-2-4, 2/1-2-2-3
FASE NON POSSESSO: 4-4-1/1
Il Palermo si schiera con un 4-2-3-1 in fase iniziale.
In porta Massolo (POR), la linea a 4 di difesa è composta da Buttaro (TD), Lancini (DCD), Marconi (DCS), Giron (TS). Davanti alla difesa ci sono due centrocampisti incontristi con attitudini difensive, De Rose (CCD) – Damiani (CCS). I tre trequartisti Valente (AD) – Luperini (TRQ) – Floriano (AS) agiscono alle spalle dell’unica punta Brunori (PC).
Brunori è l’uomo di punta del Palermo. In questa stagione in prestito dalla Juventus U23, è stato il capocannoniere della Serie C con 29 reti segnate (25 in campionato, 4 nei playoff). È un attaccante molto mobile, abile a cercare la profondità alle spalle dei difensori avversari, ma capace anche di trovarsi lo spazio in rifinitura specialmente in zona laterale del campo (che il Palermo ricerca costantemente nella fase offensiva), per scambiare palla con i compagni oppure per crearsi da solo l’occasione per finalizzare.
Il tema tattico della partita è molto chiaro. Il Palermo ha lasciato sostanzialmente il pallino del gioco al Feralpisalò, come testimoniano le statistiche del possesso palla (meno del 40% per i rosanero), difendendosi con ordine e rischiando poco in fase difensiva. In fase offensiva, fin dalla costruzione, ha attaccato esclusivamente per vie laterali, saltando quasi completamente lo sviluppo e cercando la finalizzazione con un attacco diretto alla linea o tramite cross/traversoni, costruiti sempre in zona laterale del campo.
In fase di possesso il sistema di gioco è un 2/2-2-4 o un 2/1-2-2-3: quando il Palermo è nella metà campo offensiva, i 2 DC giocano sempre in marcatura preventiva sugli attaccanti avversari, tenendo la linea alta.
Come già anticipato, il Palermo ricerca la finalizzazione tramite cross/traversoni dalle zone laterali del campo (quasi mai per vie centrali) e lo fa attaccando con 4 o al massimo 5 uomini, rischiando poco in fase difensiva.
Nel primo caso (2/2-2-4) i due terzini rimangono bloccati dietro sulla linea dei difensori, i tre trequartisti si alzano su quella della PC, con i due CC in appoggio. Con palla in zona laterale, 2 (minimo) o 3 dei 4 attaccanti, a seconda della situazione, vanno ad invadere l’area di rigore.
Nel secondo caso (2/1-2-2-3) è uno dei due terzini che partecipa all’azione offensiva, alzandosi in sovrapposizione all’attaccante laterale o a sostegno nella zona di rifinitura (i 2 DC, il terzino e i due CC rimangono in copertura). Se il Palermo attacca con 5 uomini, di solito uno tra Brunori e Luperini si abbassa in zona di rifinitura sulla linea del terzino o del trequartista laterale, e gli altri 3 invadono l’area (minimo 2).
In fase di non possesso e di inizio azione avversaria (nella metà-campo offensiva), il sistema di gioco è un 4-1-3-2, e i 5 giocatori più avanzati difendono praticamente a uomo sui 4 difensori e il mediano: Luperini-Brunori sui 2 difensori centrali, Valente-Floriano sui 2 terzini, Damiani sul centrocampista di costruzione.
Nella propria metà campo difensiva, il sistema di gioco diventa un 4-4-1/1, con i 2 trequartisti laterali che si abbassano sulla linea di centrocampo e Luperini-Brunori che rimangono alti. Brunori si dispone in smarcamento preventivo e Luperini difende all’occorrenza sul portatore.
ANALISI FASE DI POSSESSO
COSTRUZIONE E SVILUPPO
Il Palermo inizia l’azione con una costruzione diretta sugli attaccanti. Il lancio lungo viene eseguito con più frequenza dai due terzini, in misura minore dal portiere o dai due difensori centrali. Lo scambio palla tra portiere e difensori è limitato al solo scopo di trovare lo spazio e il tempo giusto per ricercare gli attaccanti.
La fase di sviluppo, raramente presente, è limitatissima nel numero dei passaggi. Se uno dei 2 CC riceve palla dai difensori, lancia direttamente sugli attaccanti o appoggia in zona laterale al terzino per la costruzione diretta.
Nei primi 10-15 min. la squadra ha cercato in maniera sistematica l’attacco diretto alle spalle della linea di difesa avversaria, con Brunori che attaccava sempre la profondità.
Dopo che i difensori del Feralpisalò hanno preso le misure, coprendo molto bene lo spazio alle loro spalle, i difensori rosanero hanno iniziato a giocare palla (sempre in maniera diretta) su Luperini o Brunori in zona laterale di rifinitura, che i due andavano ad occupare alternativamente.
RIFINITURA
In fase di possesso palla il trequartista centrale Luperini cerca costantemente lo smarcamento nello spazio tra il centrocampo e la difesa avversaria, ma sempre in zona laterale. Se nei primi minuti della partita la scelta è stata quella di lanciare sistematicamente Brunori in profondità, con il passare del tempo la squadra ha iniziato a cercare il proprio trequartista in zona di rifinitura. Anche Brunori con il passare del tempo ha iniziato ad abbassarsi in quella zona di campo, in alternanza a Luperini, per ricevere il pallone e dare sbocco alla fase di costruzione/sviluppo.
Una volta ricevuta palla Luperini gioca poi lateralmente in appoggio oppure in avanti per mandare sul fondo uno dei due esterni: l’attaccante laterale o il terzino che sale (stesso discorso per Brunori).
LATERALITÁ
Il Palermo attacca esclusivamente per vie laterali. In fase di costruzione, sono spesso i terzini a dare il via all’azione con il lancio lungo. Abbiamo visto anche come Luperini (e in misura minore Brunori) ricevono in zona di rifinitura e sviluppano lateralmente l’azione.
Nella metà campo offensiva, il Palermo crea due tipi di catene laterali.
La prima è formata dall’attaccante esterno e dal terzino (più eventualmente il CC in appoggio): Valente-Buttaro-(De Rose) a destra, Floriano-Giron-(Damiani) a sinistra. In questo caso gli altri tre giocatori offensivi (Brunori-Luperini e l’esterno d’attacco opposto) invadono l’area di rigore per finalizzare.
Nel caso in cui Luperini o Brunori si abbassano in zona di rifinitura e ricevono il pallone, si forma invece la catena trequartista-attaccante esterno (più il terzino o il CC in appoggio): Luperini/Brunori-Valente-(Buttaro/De Rose) a destra, Luperini/Brunori-Floriano-(Giron/Damiani) a sinistra. In quest’altro caso sono due i giocatori che invadono l’area di rigore: la punta e l’esterno d’attacco opposto.
È con questa situazione che il Palermo ha trovato la rete del 2-0: Brunori ha ricevuto palla in zona laterale sinistra, dove si era smarcato. Qui si è creata inizialmente la catena Brunori-Floriano-Giron, con Luperini e Valente che hanno invaso l’area per finalizzare. Giron è poi rientrato in copertura non essendo stato premiato il suo inserimento in profondità e si è creata una nuova catena con Brunori-Floriano e Damiani in appoggio. Dal passaggio filtrante di Damiani, Floriano ha potuto finalizzare.

FINALIZZAZIONE
Le armi principali di finalizzazione del Palermo sono i cross e i traversoni da zona laterale di fondo campo e saltuariamente dalla trequarti campo laterale. Per questo i rosanero portano sempre minimo 2 giocatori all’interno dell’area di rigore (di solito 3) in fase offensiva. Da queste situazioni il Palermo crea le azioni più pericolose.
Come abbiamo appena visto, nel caso del secondo gol è stato un passaggio filtrante alle spalle della linea di difesa da parte del CC e l’inserimento del trequartista laterale a portare alla finalizzazione.
Un’altra soluzione, adottata specialmente in apertura del match, è stata il passaggio diretto per Brunori. Questa soluzione, seppur cercata con continuità, non ha creato però grandi occasioni da gol.
ANALISI FASE DI NON POSSESSO
PRIMA AZIONE DIFENSIVA
Da inizio azione avversaria il Palermo difende a uomo con 5 giocatori in marcatura sui 4 difensori più il CC, per impedire la costruzione bassa: Luperini-Brunori sui 2 DC, Valente-Floriano sui terzini e Damiani sul vertice basso del centrocampo del Feralpisalò. Dei 2 CC rosanero è sempre Damiani che gioca in marcatura sul CC avversario, mentre De Rose rimane in copertura.
In questo modo il Palermo costringe spesso il Feralpisalò al lancio lungo, tenendo la linea di difesa alta e cercando l’anticipo con i difensori centrali (Lancini-Marconi) in marcatura sugli attaccanti verde-blu, e molte volte anche di Buttaro, tutti molto abili nel gioco aereo.
Quando il pallone è sulla trequarti della metà campo offensiva del Palermo, solo Brunori (PC)-Luperini (TRQ)-Damiani (CC) rimangono in marcatura a uomo, mentre Valente (AD) e Floriano (AS) arretrano sulla linea di De Rose in copertura.

CENTROCAMPO E LATERALITÁ
All’interno della propria metà campo, il Palermo si difende con i 4 difensori in linea e davanti ad essi 4 centrocampisti (Valente-De Rose-Damiani-Floriano). Brunori-Luperini rimangono più avanzati.
I due CC giocano scaglionati, uno in marcatura sul portatore di palla e l’altro in copertura (marco-copro). Se durante la costruzione avversaria è sempre Damiani che gioca in marcatura, in zona centrale del campo si alternano lui e De Rose in uscita sul portatore a seconda della zona di campo (De Rose sul centrodestra, Damiani sul centrosinistra).
Nel corso della partita il Feralpisalò ha raramente sviluppato gioco sugli esterni. Nelle poche volte che ci sono stati dei fraseggi in zona laterale, il Palermo ha formato queste catene laterali difensive (terzino-esterno-centrocampista): Buttaro-De Rose-Valente a destra e Giron-Floriano-Damiani a sinistra.
LINEA DIFENSIVA
In fase di costruzione avversaria il Palermo tiene la linea di difesa alta, alla ricerca del recupero palla dentro la metà campo offensiva. Nella propria metà campo invece la linea è molto più bassa e i difensori riducono prudentemente lo spazio alle loro spalle. In termini di ampiezza si tratta di una linea molto compatta. I due terzini Buttaro-Giron in fase difensiva rimangono molto bloccati e stretti con i due centrali.
Una peculiarità dei due difensori centrali è la ricerca costante dell’anticipo sugli attaccanti. Si può dire che Lancini-Marconi giocano scaglionati (come De Rose-Damiani a centrocampo), ovvero uno dei due tenta l’anticipo mentre l’altro copre la linea (ancora marco-copro).
Nel corso della partita hanno commesso qualche errore in anticipo e concesso spazi pericolosi alle loro spalle. È da queste situazioni che sono nate le poche occasioni da gol del Feralpisalò.

ANALISI FASI DI TRANSIZIONE
TRANSIZIONE OFFENSIVA
Quando il Palermo recupera il pallone non cerca mai il consolidamento. Sia nella metà campo difensiva sia in quella offensiva verticalizza immediatamente, alla ricerca della finalizzazione nel più breve tempo possibile.
Come nel caso del primo gol, in cui Luperini recupera il pallone nella propria metà campo e verticalizza per Brunori, che partendo da una situazione di smarcamento preventivo attacca subito la profondità. È lo stesso Brunori che va al tiro (e al gol) in seguito ad un rimpallo favorevole.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
Quando invece il Palermo perde il pallone nella metà campo offensiva, cerca di recuperarlo dentro la stessa metà campo. Come visto in precedenza, i 4 difensori (o 3 se un terzino sale) e i due CC tendono a rimanere in copertura piuttosto che offendere. Lancini, Marconi e Buttaro tentano subito l’anticipo sulle punte per impedire la ripartenza avversaria. Anche Damiani nel corso della partita ha recuperato diversi palloni appena persi nella metà campo offensiva, convertendo la transizione da difensiva in offensiva.
In caso di transizione difensiva nella propria metà campo la squadra preferisce scappare all’indietro verso il portiere per ridurre la profondità alle spalle della linea di difesa.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA
In questa partita il Palermo ha dato l’impressione di essere una squadra solida, difficile da attaccare, molto ben organizzata in difesa e lo dimostrano le pochissime occasioni concesse al Feralpisalò.
PUNTI DI DEBOLEZZA
Il fatto di attaccare solo sugli esterni implica poca imprevedibilità offensiva.
Qualche errore (pochi) in anticipo e di posizionamento in copertura della coppia di CC e della coppia dei DC (marcatura/copertura) ha generato spazi che potevano creare pericoli alla retroguardia.