Analisi realizzata da Alejandro Padron Eutropi, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Il modulo di base dell’Inter è un 3-5-2, classico modulo di Inzaghi, adottato anche nei suoi anni alla Lazio. Anche nella capitale aveva come prerogativa i lanci lunghi in contropiede a cercare la profondità. (Onana; Bastoni; De Vrij; Skriniar; Dimarco; Barella; Calhanoglu; Mkhitaryan; Dumfries; Martinez; Dzeko )
Fase di costruzione: 2-4-2-2
A rimanere come veri e propri difensori centrali rimangono solo Skriniar e Bastoni, De Vrij sale in zona mediana e si allinea con Calhanoglu. Dimarco e Dumfries allargano sensibilmente la rosa, rimanendo al limite delle linee laterali. Barella e Mkhitaryan rimangono in zona trequarti, pronti ad accorciare in caso di necessità, Dzeko e Martinez, compiono continuamente movimenti in ottica lanci lunghi, cercando di liberare spazi per poter permettere i continui inserimenti. L’interscambiabilità di quasi ogni singolo calciatore è alla base della costruzione di gioco e della creazione di spazi.
Fase di non possesso: 5-3-1/1
Come spesso avviene con un modulo di base da difesa a 3, i 2 esterni ricoprono un ruolo importante in fase di ripiegamento, ciò fa stringere i e difensori centrali, che si stringono ma non si abbassano. I 3 centrocampisti nonostante gli esterni si siano abbassati, non vanno a ricoprire i loro spazi allargandosi. Martinez arretra anche per dare una mano in fase di pressing, che a centrocampo si fa sul portatore, Dzeko invece si estranea completamente da queste manovre ed il suo posizionamento è dovuto unicamente da una possibile transizione positiva.
Fase di possesso
- Costruzione:
Durante la fase di costruzione l’Inter ha come obbiettivo cardine quello di concretizzare un lancio lungo verso gli attaccanti, sia se questi ultimi cerchino la profondità sia se accorcino per tentare una sponda. Per farlo bisogna attirare il pressing avversario in modo da liberare spazio in zona trequarti. L’Atalanta è di per sé una squadra che mantiene un livello di pressing piuttosto sostenuto, ma in caso non prendesse iniziativa di pressing l’Inter lo potrebbe stimolare attuando anche dei brevi fraseggi in difesa. Essendo che De Vrij si sposta in mediana, dove la densità di giocatori è maggiore, e dunque i fraseggio ostacolato, gli unici DC sono Bastoni e Skriniar, di conseguenza Onana è spesso chiamato in causa, sia per il fraseggio che per il lanci lunghi.
Una volta che la squadra abbia attirato il pressing, la palla si sposta sulle catene laterali, assiduamente sei piedi di Dimarco, in modo da poter iniziare a sviluppare l’azione.

- Sviluppo
Una volta superata la prima linea di pressing, la palla arriva il più delle volte sulla fascia sinistra ed a questo punto sorge il più grande pregio della squadra di Simone Inzaghi, l’interscambiabilità. Ciò che Dimarco ricerca maggiormente in sviluppo è la figura di Dzeko, che nonostante l’età gli viene richiesto di fare un gran lavoro di corsa durante la gara. Non tanto di sprint, ma considerando ogni volta che deve accorciare, portare via la marcatura, allargarsi sulla sinistra o cercare la profondità, riesce ad accumulare diversi Km ogni partita.
Quando Dzeko (o Martinez) accorcia, portando via la marcatura, Barella trova lo spazio per liberarsi, Dzeko la scarica di prima verso un altro centrocampista, che può scegliere di lanciarla direttamente verso Barella, oppure se vuole portare il gioco dall’altra parte del campo, dove Dumfries rimane spesso senza marcatura. Ma non è raro vedere anche uno dei 2 esterni compiere lo stesso movimento che compie Barella di seguito ad un lancio lungo.
Questi movimenti avvengo di continuo, anche in fase di costruzione, anche quando è Onana ad avere il possesso, Dzeko si allarga per l’accentramento di Dimarco o per la verticalizzazione su Barella, Martinez può abbassarsi per liberare spazio a Dzeko o Mkhitaryan. Le opzioni sono molteplici, ed i difensori non riescono a trovare dei riferimenti in queste rotazioni, e non si possono neppure anticipare considerando la loro varietà di scelta. Questa strategia risulta di ancora maggior efficacia contro queste squadre, ad esempio l’Atalanta, che utilizza un tipo di marcatura stretto uomo contro uomo, perché questi movimenti facilitano la creazioni di spazi.
Una seconda variazione utilizzata dall’Inter consiste nel tener basso De Vrij, quindi senza mandarlo in mediana con Calhanoglu, per poter allargare Bastoni, che diventa quasi un esterno di centrocampo, in questo modo, Dimarco ha la possibilità o di accentrarsi o di avanzare rimanendo sulla fascia dove grazie a Bastoni si è ormai creata superiorità numerica. Quando De Vrij sale in mediana il più delle volte è dovuto dal fatto che si voglia tentare il lancio lungo, e l’avanzamento dell’olandese verrebbe giustificato dalla volontà dell’Inter di voler fortificare il gioco aereo nella catena centrale.

- Rifinitura
Come ormai intuibile, l’Inter ha una predisposizione al gioco aereo, ciò lo si denota anche in fase di rifinitura. Dove l’opzione del cross o del traversone è spesso ricercata. Gli 1 vs 1 non sono particolarmente tentati, per illudere il marcatore vengono utilizzate le varie rotazioni illustrate nello sviluppo. Il fraseggio di fronte la porta avversaria, tra le linee, non si cerca spesso, si preferisce aumentare il numero di uomini sulle fasce. I principali crossatori sono senza dubbio Dimarco e Calhanoglu, che viene chiamato in causa quando le fasce si sono ormai riempite e si tenta il lancio da zona un po’ più centrale.
Fase di non possesso
- Prima azione difensiva
Durante la prima azione difensiva l’Inter tende a mantenere il suo schema di gioco iniziale, ogni calciatore ha il suo avversario di riferimento, non ci si focalizza troppo sul rincorrere la palla, se non ad impedire i passaggi tramite marcature strettamente su ogni uomo, specie quando è il portiere a mantenere il possesso, constringendolo cosi al lancio lungo. Calhanoglu tende a spingersi più avanti rispetto gli altri centrocampisti, mentre quando la palla arriva nelle zone laterali. Anche in questo caso quando Dimarco pressa alto, Bastoni prende il suo posto sulla fascia.

- Atteggiamento del centrocampo
In fase di ripiegamento il movimento degli esterni determina maggiormente il cambiare di schieramento, i 3 di difesa si stringono, Lautaro tende ad accorciare maggiormente, senza allinearsi completamente con il centrocampo ma avendo un ruolo di pressatore anche in vista di una possibile transizione. I Nerazzurri non coprono più preventivamente i passaggi, ma raddoppiano il portatore di palla, ad inseguire sono spesso Lautaro e Barella. Dzeko invece si estranea completamente dalle manovre di pressing, il suo posizionamento è completamente proiettato ad un passibile recupero palla.
- Linea di difesa
Come accennato i 3 di difesa si stringono, aumentando di intensità l’area del portiere. sulle fasce rimangono unicamente Dimarco e Dumfries, si lascia dunque la possibilità del cross, questo perché la squadra è consapevole delle proprie capacità a riguardo. Si preferisce mantenere anche i 3 di centrocampo piuttosto solidi in zona centrale.
Sebbene il tipo di marcatura applicata sia asfissiante ed a uomo, la linea dell’Inter preferisce non abbassarsi da subito entrando nella propria area, l’opzione del fuorigioco è stata più volte trovata.
Transizioni
Offensiva
In zona di centrocampo, una volta recuperata palla, si tenta immediatamente di spostare il gioco sulle fasce, che sia quella di Dumfries o quella di Dimarco, avanzano palla al piede fino alla zona cross per tentare di finalizzare l’azione.
Quando invece si recupera palla in zona più arretrata, spesso viene cercata la figura di Dzeko, che preventivamente era rimasto come ultimo attaccante, quest’ultimo è in grado sia di attaccare la palla in profondità, sia fare da sponda o da torre, per gli inserimenti dei compagni.
Difensiva
Che sia in zona di centrocampo o in zona offensiva, la riaggressione dell’Inter vede impiegati almeno 2 giocatori sul portatore di palla, ed in zona offensiva si tende a coprire preventivamente a uomo i possibili scarichi di passaggio, impiegando cosi un gran numero di giocatori.
Analisi Swot
Punti di forza
- Il più grande punto di forza della squadra Nerazzurra è di certo l’interscambiabilità che non lascia alcun punto di riferimento ai marcatori avversari, che se vogliono marcare stretti i propri rispettivi si troveranno in grande difficoltà.
- Dimarco è un esterno estremamente completo, oltre ad essere capace nella fase difensiva, eccelle nella fase offensiva, specie nei cross, e gli viene permesso di esporsi grazie alla copertura della fascia che Bastoni è in grado di offrire. Dumfries prevalendo di doti difensive, non cerca la profondità o il cross come Dimarco di conseguenza preferisce garantire la sua presenza in fase di non possesso.
- Difensivamente si è scelto di lasciar spazio ai cross, proprio perché consapevoli delle proprie abilità, non solo fisiche, ma anche di tempistica. Sarà dunque più arduo per l’avversario prevalere nel gioco aereo.
- Dzeko è un giocatore pieno di risorse, può allargarsi fino quasi fare l’ala sinistra, fare da sponda, cercare la profondità o finalizzare di testa, è il perno dell’attacco dell’Inter, come Dimarco lo è nella costruzione di gioco e barella nel Pressing.
Punti di debolezza
- Molte delle azioni dell’Inter derivano da dei cambi di posizione dei calciatori, che tendono a portar via la marcatura da una determinata zona per liberare spazio. Ma se la marcatura è a zona tali spazi non si aprirebbero e ci si potrebbe trovare in difficoltà.
- La marcatura a uomo adottata dall’Inter, considerando anche l’alta linea difensiva che predilige, potrebbe risentire di eventuali passaggi filtranti degli avversari. Sebbene molte azioni possano essere interrotte dal fuorigioco, quelle poche che riescono a finalizzarsi possono esser di maggior pericolosità.
- Il pressing, ma soprattutto i raddoppi che l’Inter decide di utilizzare a centrocampo per recuperare il pallone impiegano diversi giocatori, e se l’avversario dovesse riuscire nel palleggio potrebbe sfruttare i diversi spazi liberi creati.
- Basando gran parte del proprio gioco offensivo su delle azioni veloci dovute ad una riconquista, o comunque, effettuare lanci lunghi nelle zone liberate tramite il pressing avversario. Nel momento in cui ci si dovesse ritrovare di fronte ad una squadra che non fa uso di pressing, se non preventivo, ed è ben coperta sulle fasce, l’Inter potrebbe accusare più di qualche problematica in fase di finalizzazione oltre che di costruzione.
- L’uso delle fasce riguarda principalmente quella di sinistra, se per motivi di densità o di pressing l’Inter fosse costretta a dove costruire con Dumfries e Martinez l’efficacia non sarebbe la stessa.