Analisi realizzata da Andrea Saccaro, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification
Dopo una stagione sulla panchina della Juventus Under 23, conclusa con la vittoria del primo storico trofeo per la formazione giovanile bianconera, Fabio Pecchia subentra alla Cremonese a Gennaio 2021 dopo l’esonero di Bisoli, prendendo in carico una squadra in piena zona playout e portandola alla salvezza senza particolari problemi.
La squadra guidata da Pecchia ha stupito tutti in questa stagione, viaggiando a ritmi pazzeschi per tutto l’anno stabilizzandosi ai piani alti della classifica della Serie B.
La Cremonese nella stagione 2021/2022 può contare su una rosa nel complesso giovane, con elementi di grande esperienza e tanti ragazzi di prospettiva.
In porta troviamo Marco Carnesecchi, portiere classe 2000 di proprietà dell’Atalanta, che nonostante la giovane età rappresenta una certezza essendo già uno dei migliori portieri della serie cadetta.
Nella stagione in corso, oltre ad innumerevoli super prestazioni che hanno sigillato la porta della Cremonese, ha messo a referto anche 3 assist.
Nella linea a 4 schierata da Pecchia troviamo Leonardo Sernicola, terzino sinistro ma può giocare anche a destra.
Il classe 1997 sta realizzando un’ottima stagione, le sue qualità fisico-atletiche abbinate a quelle tecniche gli permettono di essere sempre una pedina importante nella formazione lombarda.
Gli altri terzini a disposizione sono Crescenzi e Valeri.
Il più utilizzato è proprio il classe 1998 Emanuele Valeri, dotato di una grandissima velocità che consente di essere sempre insidioso quando sale in conduzione solitaria o quando si sovrappone.
I difensori centrali titolari sono Caleb Okoli e il capitano Matteo Bianchetti.
Caleb Okoli, classe 2001 anche lui di proprietà dell’Atalanta, è un centrale che fa dello strapotere fisico la sua arma migliore.
Forte nel gioco aereo, molto veloce, ma può migliorare tecnicamente.
Matteo Bianchetti è un difensore con esperienza, attento nelle marcature a uomo e con delle buone doti in impostazione, pecca un pò sulla velocità e sulla rapidità.
Nella mediana a due schierata da Pecchia non ci sono due titolari fissi, anche perché gli uomini in campo variano anche a seconda dell’avversario.
I due giocatori più utilizzati però sono Michele Castagnetti e Nicolò Fagioli.
Castagnetti è un centrocampista centrale a cui vengono affidati molti compiti di regia, dotato di ottima tecnica e buoni tempi di gioco.
Nicolò Fagioli, classe 2001 in prestito dalla Juventus, viene utilizzato spesso da mediano ma può giocare anche qualche metro più avanti a ridosso della linea degli attaccanti.
La grande tecnica unita alla speciale visione di gioco, rendono Fagioli un grosso pericolo sopratutto in zona di rifinitura.
Luca Valzania rappresenta una valida opzione nella rosa a disposizione di Pecchia, centrocampista molto fisico dotato di un grandissimo tiro dalla distanza.
La linea della trequarti è il reparto con più qualità nei singoli.
Partiamo da Gianluca Gaetano, classe 2000 in prestito dal Napoli, che molto spesso viene schierato come trequartista centrale ma può svariare su tutta la linea senza grossi problemi.
Il ragazzo è molto fantasioso nelle giocate, forte nell’ 1vs1 e può garantire sia goal che assist nelle sue prestazioni.
Sul lato sinistro agisce sempre Cristian Bonaiuto, anch’egli molto valido tecnicamente e pericoloso in zona di rifinitura anche grazie alla sua buona balistica, infatti calcia anche le punizioni.
Sulla destra possiamo trovare Luca Zanimacchia, anche lui in prestito dalla Juventus, oppure Jaime Baez, che all’occorrenza viene utilizzato anche come terzino destro.
Entrambi sono giocatori dotati di un’ottima corsa e fanno della velocità e della rapidità la loro arma migliore.
Zanimacchia ha ottimi tempi di inserimento e vede la porta facilmente, infatti può vantare 8 goal e 5 assist nella stagione in corso.
Nel ruolo di attaccante centrale ci sono due veterani del ruolo e classici “giocatori di categoria” come Samuel Di Carmine e Daniel Ciofani.
Di Carmine è un attaccante molto mobile che da pochi punti di riferimento, attacca spesso la profondità ed è dotato di una buona tecnica di base.
Ciofani, grazie al suo metro e 91, riesce ad essere molto incisivo nel gioco aereo, sia in area di rigore ma anche quando viene cercato con un lancio diretto dal portiere o dai difensori.
SISTEMI DI GIOCO
Base : 4-2-3-1
Fase di possesso : 4-2-4 | 4-1-1-4
Fase di non possesso : 4-4-2 | 4-3-3 | 4-1-4-1
FASE DI POSSESSO
Costruzione
La prima intenzione della squadra di Pecchia è quella di costruire la prima azione palla a terra con i difensori e i mediani.
I due difensori centrali si allargano e uno dei due mediani, solitamente Castagnetti, si abbassa per ricevere palla mentre l’altro mediano, Fagioli, ha due alternative: si alza al livello dei trequartisti per cercare di dialogare con loro o si abbassa coprendo la salita del terzino Sernicola.
Il terzino che si trova in zona palla solitamente sta basso in zona luce per garantire un passaggio sicuro, mentre il terzino opposto si alza al livello della linea degli attaccanti.
I trequartisti esterni stanno sempre alti, mentre il trequartista centrale Gaetano si abbassa andando incontro al portatore per facilitare l’uscita dal primo pressing avversario.
Se si trovano difficoltà nella costruzione palla terra, il portiere o i centrali alzano la palla direttamente sulla punta.
Quest’ultima opzione viene utilizzata maggiormente quando gioca Daniel Ciofani per sfruttare la sua fisicità, cercando quindi le sponde ai centrocampisti o le spizzate per i trequartisti che tagliano alle sue spalle.

Sviluppo e lateralità
Superato il primo pressing avversario, molto spesso la manovra offensiva della Cremonese si sviluppa per vie esterne.
Sulla fascia sinistra Bonaiuto si accentra spesso e volentieri per giocare tra le linee e sfruttare le sue qualità tecniche, lasciando lo spazio esterno a Fagioli che si alza occupando la sua zona e alle sovrapposizioni continue di Sernicola.
Sulla fascia destra invece il trequartista esterno Zanimacchia sta quasi sempre largo per ricevere la palla sulla linea e provare a sfruttare la sua velocità per un eventuale lungolinea dal terzino o le sue doti nell’1vs1.
I terzini hanno un ruolo fondamentale nella manovra offensiva della squadra di Pecchia, nelle transizioni offensive appena la palla viene conquistata si staccano immediatamente dalla linea difensiva per accompagnare la manovra e offrire una linea di passaggio esterna.
Inoltre quando la palla è nei piedi dei trequartisti esterni, i terzini si sovrappongono sempre esternamente.
Rifinitura
Nella formazione di Pecchia ci sono sempre tanti uomini offensivi, per questo la Cremonese porta, per forza di cose, tanti uomini in zona di rifinitura.
Questa zona viene ricercata sia centralmente che esternamente.
In questa scelta sono fondamentali i movimenti dei tre trequartisti, che si muovono molto e spesso si cambiano di posizione tra loro.
Il trequartista centrale Gaetano si abbassa spesso per ricevere palla dai centrocampisti, così facendo crea uno spazio in zona centrale che spesso viene sfruttato da Bonaiuto che si accentra. Le corsie esterne sono sfruttate per cercare delle triangolazioni strette tra il mediano, il trequartista esterno e quello centrale.
Questo viene fatto molto bene soprattutto a destra, con Zanimacchia, Gaetano e uno tra Fagioli e Castagnetti che riescono sempre a creare soluzioni pericolose per gli avversari, considerando anche le continue sovrapposizioni del terzino, in questo caso Baez.
Un’altra soluzione che la Cremonese cerca molto per provare a sfruttare la velocità e la bravura nell’1vs1 dei terzini e dei trequartisti esterni è il sovraccaricamento della zona centrale, con i trequartisti esterni che si accentrano, per liberare le corsie esterne e isolare il terzino. Quest’ultima soluzione viene utilizzata anche per isolare uno dei trequartisti esterni, come nel goal del 2-1 di Gaetano contro il Cosenza, che si allarga a sinistra scambiando la sua posizione con Bonaiuto, punta due avversari in area di rigore e conclude in rete dopo una bellissima azione personale.

Finalizzazione
Visto che la Cremonese porta tanti uomini in zona di rifinitura, sono diverse anche le modalità con cui i ragazzi guidati da Pecchia provano a superare la linea difensiva avversaria.
Quando si portano tanti uomini in zona palla in rifinitura, si cercano triangolazioni strette soprattutto sugli esterni, per cercare di liberare un trequartista o un terzino che si sovrappone. Molto utilizzato anche l’attacco diretto con un lancio in profondità direttamente da un difensore o da un centrocampista che si abbassa in costruzione.
I destinatari di questi lanci sono i trequartisti esterni che tagliano tra il difensore centrale e il terzino avversario quanto la punta si abbassa a fare raccordo.
In alternativa la punta taglia facendo lo stesso movimento, oppure in mezzo ai due centrali, quando i trequartisti esterni si abbassano e si stringono cercando di far uscire i terzini dalla linea difensiva.

FASE DI NON POSSESSO
Prima azione difensiva
Il primo obbiettivo della Cremonese in fase di non possesso è quello di non far arrivare la palla in zona di rifinitura.
Per questo la prima pressione dei 4 giocatori offensivi è finalizzata ad indirizzare il gioco verso il terzino avversario e di non far progredire la palla centralmente, infatti i trequartisti esterni si stringono per cercare di chiudere le linee di passaggio per le mezze ali o quelle dirette per gli attaccanti.
Gioco difensivo a centrocampo
Quando il possesso avversario si svolge nella loro metà campo, difficilmente i due centrocampisti stanno piatti.
Uno dei due, solitamente Castagnetti, rimane bloccato davanti alla difesa per cercare di chiudere le linee di passaggio per gli attaccanti, mentre l’altro si alza per aiutare nella pressione i trequartisti e l’attaccante.
Quando invece il possesso avversario è nella metà campo della Cremonese, entrambi i mediani rimangono davanti alla linea difensiva schermando un eventuale scarico per gli attaccanti. Difficilmente uno dei due esce sul portatore, visto che il compito di aggredire quest’ultimo viene spesso affidato al trequartista centrale Gaetano che si abbassa sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso.
Lateralità
Come detto precedentemente, sulle corsie laterali il pressing della Cremonese si intensifica.
Il terzino esce spesso alto sul portatore, e viene aiutato con raddoppi dal mediano o dai trequartisti che si abbassano.
Quando il terzino esce alto, il mediano si comporta in base ai movimenti della squadra avversaria, se un centrocampista si inserisce nello spazio lasciato dal terzino sarà suo compito seguirlo, mentre se non ci sono movimenti in quello spazio va a raddoppiare il portatore insieme al terzino.
Comportamento linea difensiva
La linea difensiva della squadra di Pecchia rimane sempre molto compatta e in linea, difficilmente i due difensori centrali si scaglionano per andare a prendere un uomo fuori della propria zona di competenza, questo grazie anche ai mediani che si abbassano molto davanti alla linea difensiva in fase di non possesso.
La linea di copertura risulta essere unica e compatta.
Quando un terzino esce sul portatore, il terzino opposto si stringe molto vicino ai due centrali, pronti per eseguire una diagonale difensiva lunga scappando insieme all’uomo da marcare che si muove in profondità.
TRANSIZIONE
Transizione offensiva
Quando la Cremonese recupera il possesso del pallone la tendenza è quella di provare a consolidare il possesso, con i difensori che scambiano la palla insieme ai centrocampisti o addirittura tornando indietro dal portiere.
I terzini una volta riconquistata palla si allargano subito e si alzano, garantendo un’opzione di passaggio sicuro.
Solo alcune volte si tenta un attacco diretto con una verticalizzazione immediata, attraverso un lancio oltre la linea difensiva avversaria grazie agli smarcamenti preventivi dell’attaccante o dei trequartisti esterni che tagliano.
Transizione difensiva
Una volta perso il possesso della palla l’intenzione degli uomini guidati da Pecchia è quella di non far guadagnare campo agli avversari e indirizzare il gioco sulle corsie esterne.
Solitamente uno dei due centrocampisti o il trequartista centrale attuano un pressing più aggressivo, individuale, sul portatore di palla, mentre gli altri cercano di posizionarsi in modo da non far progredire la manovra avversaria in zona di rifinitura.
Il pressing collettivo diventa più aggressivo quando la palla viene indirizzata esternamente, con i terzini che attaccano il portatore e un centrocampista o un trequartista che raddoppia la marcatura.
ANALISI SWOT
Punti di forza
– Qualità tecniche e fantasia nei singoli a centrocampo e nella trequarti.
– Attaccanti “di categoria” che garantiscono goal, prestazioni ed esperienza.
– Carnesecchi rappresenta una garanzia e uno dei migliori portieri della categoria.
– I terzini hanno grandi qualità fisiche e atletiche e possono risultare fondamentali in tutte le fasi.
Punti di debolezza
– Bianchetti risulta a volte lento e poco agile, per questo può soffrire la profondità o attaccanti particolarmente veloci.
– I terzini si stringono molto ai due centrali quando l’altro terzino esce, lasciando cosi tanto spazio per un eventuale cambio gioco che difficilmente viene coperto dal trequartista esterno.
– Durante una transizione positiva non riescono spesso a portare tanti uomini in avanti ad accompagnare l’azione, lasciando il portatore troppo isolato.