Analisi realizzata da Riccardo Anzalone, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification
La passata stagione ha visto il Lione arrivare al quarto posto in campionato, qualificandosi così all’Europa League, sotto la guida del tecnico francese Rudi Garcia, che al termine dell’ultima partita ha deciso di lasciare la squadra. In quella squadra la stella era l’attaccante olandese Memphis Depay che nei suoi quattro anni al Lione ha collezionato 63 reti. Il giocatore olandese però, nell’estate 2021 è stato acquistato dal Barcellona e la squadra francese, privata del suo allenatore e del giocatore più importante, aveva la necessità di iniziare un nuovo progetto. La società decide di puntare sul tecnico Peter Bosz, allenatore che nella sua carriera fino ad ora ha allenato squadre come Ajax, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen. A questo punto mancavano dei giocatori in grado di sviluppare le idee calcistiche di Bosz e la società decide di acquistare diversi giocatori molto funzionali tra cui Faivre, Emerson, Boateng e di riportare in città giocatori come Ndombélé e Moussa Dembélé.
Al nuovo progetto, oltre i neoacquisti, contribuiscono in maniera fondamentale le certezze storiche del club come il portiere campione d’Europa Anthony Lopes e i giovani talenti Aouar, Cherki, Caqueret e Lukeba.
La società per l’appunto punta moltissimo sui giocatori giovani e la conferma la troviamo nell’età media della squadra che è di 25.3 anni.
Il nuovo Lione guidato dal tecnico olandese propone un gioco vivace partendo con un 1-4-2-3-1 ma che sviluppato nelle diverse fasi di gioco si trasforma in diverse varianti e non lascia mai punti di riferimento agli avversari.
Il giocatore fondamentale per sviluppare questo gioco è il brasiliano Lucas Paquetà, che come confermano i numeri sulle presenze, è un giocatore quasi insostituibile. (maggior numero di presenze escluso il portiere). Egli ha il compito di alzarsi sulla linea più offensiva sia in fase di pressing che in fase di costruzione. A volte esce dai ranghi e va a giocare palla più dietro ma questo è solo un modo per avere il contatto col pallone, non dare punti di riferimento e consentire ai centrocampisti di avanzare.
I terzini, Dubois a destra e Emerson a sinistra, hanno un compito molto offensivo. Infatti i due si portano sulla linea dei centrocampisti costringendo quasi i compagni di fascia a muoversi andando sulla linea d’attacco o verso il centro del campo. Dubois a destra si alza molto quando il possesso del pallone lo hanno i compagni mentre Emerson spesso si alza quando in possesso del pallone. In fase di costruzione quindi il Lione ha una sorta di 2/4-4 che non è mai statico e lascia ai giocatori la libertà di muoversi nello spazio in maniera abbastanza libera.
I due centrali di difesa, che l’allenatore cambia con frequenza dando spazio a tutti, hanno il compito in fase di costruzione di rimanere fissi dietro e di far girare il pallone mentre in fase di non possesso si alternano nel marcare l’uomo e coprire lo spazio alle spalle togliendo agli avversari la possibilità diattaccare la profondità.
I centrocampisti centrali, Ndombélé e Caqueret (o Aouar), hanno compiti diversi. Infatti in fase di pressing il primo ad uscire è Caqueret mentre Ndombélé rimane da solo al centro del campo costituendo un 4-1-3-2.
In fase di possesso i due devono toccare la palla molte volte ma scaricandola o trovando i giocatori nello spazio immediatamente, infatti le loro giocate devono essere molto veloci.
L’attaccante e gli esterni (Dembélé, Toko Ekambi e Faivre) hanno il compito di andare in profondità e muoversi nello spazio, Faivre a differenza degli altri due però, preferisce ricevere il pallone sui piedi perciò spesso si accentra nel campo e gioca la palla.
Il Lione sfrutta molto bene il possesso di palla e ha una media del 59% a partita. Quando è in possesso del pallone gioca molto bene e lo conferma la statistica sui goal arrivati da azione: 63%.
SISTEMI DI GIOCO
Sistema di base: 1-4-2-3-1
Sistema in fase di possesso: 1-2/4-4

Sistema in fase di non possesso: 1-4-1-3-2 se in pressing. 1-4-4-2 nella propria metà campo.


Il gioco del Lione è molto veloce e i giocatori sono liberi di muoversi per il campo. Perciò è difficile che in fase di possesso si possa vedere un modulo ben preciso. L’idea iniziale è quella di alzare i terzini sulla linea di centrocampo, gli esterni sulla linea più offensiva e Paquetà vicino all’attaccante.
In fase di non possesso vediamo due modi diversi per difendere. Nella metà campo offensiva attuano un pressing con i due centrocampisti centrali in verticale tra loro con Caqueret più avanti mentre nella propria metà campo i centrocampisti si allineano orizzontalmente e creano un 1-4-4-2.
FASE DI POSSESSO
Costruzione
La costruzione parte dai due centrali di difesa, che iniziano a girare la palla solitamente partendo da una posizione abbastanza avanzata (tra la propria tre quarti e il centrocampo). I terzini si aprono e avanzano mentre i centrocampisti centrali arretrano appena appena se possibile per giocare il pallone. I centrali difensivi non lanciano mai il pallone ma cercano sempre di costruire passando per il centrocampo con passaggi corti o sul compagno o tra le linee avversarie.
Sviluppo
Lo sviluppo avviene passando sempre dai piedi dei centrocampisti, dotati di buona tecnica, che cercano poi di scambiarsi il pallone tra loro con passaggi corti aspettando che si crei lo spazio per mandare in profondità i compagni.
I terzini salgono molto e questo concede la possibilità di creare una superiorità numerica sugli esterni che infatti sono spesso premiati e tentano con sovrapposizioni e scambi veloci di superare gli avversari. Le sovrapposizioni sono importanti perché liberano spazio e i due terzini attuano questa manovra molto spesso, anche tagliando verso il centro del campo.
Se gli spazi sono stretti il Lione non ha fretta e attende che si liberino scambiandosi il pallone rapidamente. (precisione passaggi 86%).
Lateralità della squadra
La squadra spesso usa le corsie esterne per sviluppare il gioco perché sono gli spazi che solitamente sono più concessi dalle squadre avversarie. Per farlo fa avanzare i terzini e gli esterni di centrocampo e crea molteplici soluzioni per chi è in possesso del pallone. Infatti se il pallone arriva al terzino egli ha 5 opzioni: scaricare al centrale di difesa, giocare al centrocampista vicino, passarla all’esterno davanti a lui, cercare la punta oppure avanzare palla al piede ed arrivare sul fondo.
Questo permette al Lione di essere imprevedibile quando è in possesso del pallone e consente di sviluppare il gioco in tantissimi modi.
Rifinitura
In zona di rifinitura chi ha il pallone alza la testa, guarda i movimenti dei compagni e solitamente gioca la palla in verticale o in diagonale, comunque sempre per attaccare la profondità. Giocatori come Paquetà spesso tentano il dribbling per creare superiorità numerica e questo consente ai compagni di aver maggior spazio da attaccare. I passaggi filtranti sono l’arma principale su cui il Lione lavora per la fase di rifinitura. In questo modo vengono sfruttate sia le doti tecniche dei centrocampisti che quelle atletiche della punta e degli esterni. Attaccante che spesso utilizza dei tagli e dei passanti per sfuggire alla marcatura del difensore avversario. (passaggi chiave 8.5 corti 1.8 lunghi)
Finalizzazione
Il Lione cerca il più delle volte di arrivare in area di rigore avversaria per concludere a rete. (tiri in area a partita 8.3. tiri da fuori area a partita 4.6. tiri in area piccola a partita 1.) l’attaccante spesso riceve passaggi filtranti bassi che sono facili da controllare e questo consente di arrivare spesso al tiro.
A volte la squadra arriva sul fondo con gli esterni o i terzini i quali preferiscono sfruttare le azioni attraverso dei traversoni, molto più usati rispetto ai cross.
FASE DI NON POSSESSO
Prima azione difensiva della squadra
La squadra si posiziona con due attaccanti (Paquetà e Dembélé) pronti ad uscire in pressing. Dietro di loro il centrocampo è formato da due linee, una più avanzata rispetto all’altra, costituite rispettivamente dai due esterni più Caqueret e l’altra dal solo Ndombélé.
La linea difensiva invece è a 4.
Il Lione cerca sempre il pressing quando la squadra avversaria ricerca la costruzione del gioco partendo dal basso.
Gioco a centrocampo difensivo
Paquetà si alza a fare la seconda punta lasciando ai due centrali di centrocampo il compito di difendere le incursioni avversarie. I due centrocampisti si muovono come se uniti da una corda, infatti il movimento che fanno è quello di passare da una relazione verticale ad una orizzontale. Cosi che nella fase di pressing il Lione ha due linee di centrocampo mentre nella fase difensiva della propria metà campo la linea di centrocampo diventa una, togliendo la possibilità agli avversari di giocare tra le linee.
Lateralità
Anche sulle corsie laterali l’atteggiamento è aggressivo, infatti gli esterni escono forti sui terzini avversari e i terzini non lasciano lo spazio agli esterni avversari per giocare ma al massimo consentono solo lo scarico dietro. Questo atteggiamento spregiudicato è rischioso in quanto lascia scoperti degli spazi dietro abbastanza ampi e se l’avversario è dotato tecnicamente riesce ad eludere il pressing trovandosi così ampi spazi da attaccare.
Atteggiamento linea difensiva
La linea di difesa è a 4. composta dai terzini e dai due centrali. Quando i terzini sono in fase di pressing i due centrali difensivi hanno il compito fondamentale di coprire lo spazio in relazione al posizionamento degli attaccanti avversari. Solitamente uno dei due marca a uomo l’attaccante e l’altro copre lo spazio alle spalle in base a dove si sta svolgendo l’azione offensiva avversaria.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
Dopo aver recuperato il pallone il Lione tenta la verticalizzazione immediata per gli esterni o per l’attaccante cercando di sfruttale la loro velocità. Specialmente Toko Ekambi e Dembélé vengono sfruttati per questo tipo di azioni. I centrocampisti sono dotati di buona tecnica e non hanno problemi nel compiere passaggi precisi e mettere i compagni nelle migliori condizioni per andare verso la porta.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
La transizione negativa avviene attuando un contro pressing. I giocatori più vicini al pallone escono forti sul possessore avversario cercando di recuperare immediatamente il pallone. Il resto della squadra cerca di coprire i buchi che si sono creati in precedenza. I centrali di difesa sono pronti ad ogni evenienza poiché posizionati in marcatura preventiva già da quando avevano il possesso del pallone.
Questa è una transizione molto dispendiosa infatti la squadra non è sempre precisa nell’eseguirla e subisce molti contropiedi pericolosi.
ANALISI SWOT
Punti di forza
– difesa dei calci piazzati (8 goal subiti in tutta la stagione da palle inattive)
– centrocampisti tecnici
-duelli aerei (13.3 vinti a partita) -passaggi molto precisi (86% riusciti)
-squadra allenata bene atleticamente
Punti di debolezza
-troppo sbilanciati in avanti
-tanti spazi concessi per contropiedi avversari
-molto spesso non difendono il vantaggio
-alcuni errori individuali decisivi dettati dalla giovane età dei calciatori (età media 25.3 anni)