Analisi realizzata da Matteo Gorla, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
La stagione 2021/2022 per la squadra del nord di Londra è la prima dopo 26 anni nella quale la squadra non partecipa a nessuna delle coppe europee. L’obiettivo è quindi quello di ritornare a giocare nella massima competizione europea, la Champions League, la prossima stagione. Alla guida della squadra c’è Mikel Arteta, ex calciatore anche dell’Arsenal, che dopo essere stato assistente di Pep Guardiola per qualche anno, ha accettato a gennaio 2020 il suo primo incarico da primo allenatore.
Arteta sta cercando di trasmettere il suo stile di gioco alla squadra, che ovviamente è simile a quello di Pep, ovvero un calcio moderno dove il possesso palla e il controllo del gioco sono fondamentali. In porta troviamo Aaron Ramsdale, portiere inglese fortemente voluto da Arteta per la sua capacità di giocare anche la palla con i piedi. L’Arsenal aveva già in rosa un ottimo portiere, Bernd Leno, ma il manager ha scelto di puntare sul giovane portiere inglese. La difesa è stato sempre il punto debole della squadra negli ultimi anni, ed è per questo che è stata molto rafforzata nel calciomercato estivo. Il terzino destro titolare è Takehiro Tomiyasu, acquistato dal Bologna, giocatore molto solido in grado all’occorenza di giocare anche centrale. La sua riserva è Cedric Soares, ex giocatore anche dell’Inter. Al centro della difesa si trova un altro acquisto, Ben White, forte difensore inglese diventato subito leader difensivo della squadra, dotato anche di una buona tecnica, di grande velocità e di una forte personalità. Suo compagno di reparto è il brasiliano Gabriel, centrale mancino con grande forza fisica, è il compagno ideale per White. Terzino sinistro è Kieran Tierney, giocatore di spinta, con una buona precisione nei cross, ma anche molto aggressivo nonostante i suoi 178 cm. La sua riserva è un altro giovane, Nuno Tavares, terzino brasiliano molto offensivo
I 2 mediani titolari sono Thomas Partey e Granit Xhaka, giocatori molto fisici che fanno della fase difensiva il loro punto di forza, ma dotati anche di un buonissimo tiro dalla distanza, molto sfruttato dalla squadra.
Sulla trequarti, si trovano i giocatori più tecnici della squadra, quelli in grado di fare la differenza. Sulla destra, agisce Bukayo Saka, il classe 2001 nuova stella del calcio inglese, che col suo sinistro sta facendo sognare il ritorno in Champions League. Al centro si trova Martin Ødegaard, giocatore norvegese arrivato in prestito a Gennaio 2021 dal Real Madrid, e poi acquistato definitivamente dai Gunners nel calciomercato estivo. È un calciatore dotato di grande tecnica ed eleganza, con un’ottima visione di gioco e un grande dribbling. Sulla sinistra, si alternano spesso altri 2 giovani molto talentuosi: il primo arriva dalle giovanili dell’Arsenal, classe 2000, Emile Smith Rowe è considerato uno dei migliori prospetti del calcio inglese. Il secondo è stato acquistato giovanissimo da una squadra brasiliana, Gabriel Martinelli, classe 2001. Entrambi sono dotati di una grandissima tecnica e rapidità negli spazi brevi.
In attacco, troviamo Alexander Lacazette, capitano e nuovo centravanti titolare dopo la rottura con Pierre Emerick Aubameyang, avvenuta all’inizio della stagione. Giocatore esperto, è in grado però di svariare anche su tutto il fronte offensivo.
SISTEMA DI GIOCO
Sistema di partenza: 4-2-3-1
In fase di possesso: 3-4-3
In fase di non possesso: 4-4-2
Il sistema di gioco di base è il 4-2-3-1 con i 3 trequartisti alle spalle di Lacazette. In fase di possesso palla invece la squadra si schiera molto spesso con un 3-4-3, poiché Tierney si alza sulla linea dei mediani, mentre Ødegaard si allarga sulla destra lasciando la zona centrale per tentare di smarcarsi. I 2 trequartisti esterni sono alti, quasi in linea con Lacazette.

Mentre in fase di non possesso, i 2 trequartisti esterni si abbassano sulla linea dei 2 mediani formando una linea a 4 a centrocampo, mentre Ødegaard e Lacazette si mettono in linea dividendosi a metà il campo per andare a pressare. Si forma quindi un 4-4-2.
FASE DI POSSESSO:
Costruzione
In costruzione, l’Arsenal alterna sia azioni partenti dal basso, con un classico giropalla che serve a conquistare metri, e sia azioni con la palla lanciata in avanti direttamente da Ramsdale verso Lacazette se in zona centrale, o verso Tomiyasu che si alza in zona laterale destra. Nel primo caso, il portiere scambia la palla con i 2 difensori centrali, con in più uno dei 2 mediani che si abbassa per partecipare alla manovra, per poi trovare spazio per lo sviluppo della manovra. Nel secondo caso, l’obiettivo è quello di andare a recuperare la sfera sulla seconda palla, ovvero sulla ribattuta da parte della difesa, per poi partire con lo sviluppo del gioco a possesso riconquistato.

Sviluppo
Nella fase di sviluppo della manovra, la squadra va alla ricerca dei giocatori più tecnici in campo per poter creare azioni pericolose. Saka e Ødegaard sono quindi i punti di riferimento del gioco dei Gunners. Il norvegese è cercato dai suoi compagni molto per le sue qualità di smistamento del pallone: quando la palla arriva a lui, è in grado di muoverla subito andando a cercare un suo compagno in grado di creare azioni pericolose. Il 2001 inglese è il giocatore più cercato quindi da Ødegaard; infatti, il gioco si sviluppa prevalentemente sulla destra. Anche Lacazette certe azioni si abbassa per dare aiuto alla manovra.
Lateralità
La squadra di Arteta cerca molto la lateralità in fase di possesso. Innanzitutto, Ødegaard spesso si allarga sul lato destro del campo per cercare lo smarcamento e poter ricevere palla. In più, viene molto spesso cercato Saka, che partendo largo e puntando 1 vs 1 la difesa avversaria è sempre in grado di creare qualche pericolo. Il trequartista di sinistra prevalentemente invece si accentra per dialogare con la prima punta e per lasciare spazio alla salita di Tierney.
Rifinitura
In zona di rifinitura, l’Arsenal porta quasi sempre 5 giocatori: i 3 trequartisti, Lacazette, e uno dei 2 terzini (prevalentemente Tierney, visto che l’esterno alto di sinistra si accentra e lascia spazio per la salita del terzino scozzese). Viene spesso cercato lo spazio tra il centrocampo e la difesa avversaria, in particolare dal talento norvegese, che poi smista il pallone ai suoi compagni.
Finalizzazione
In fase di finalizzazione, la squadra sfrutta molto gli 1 vs 1 soprattutto dei 2 trequartisti esterni. Utilizzati molto sono anche le triangolazioni tra chi ha la palla e Ødegaard, che di prima riesce a rigiocare la palla coi tempi giusti, e i tiri da fuori area; infatti, anche i 2 mediani sono dotati di un buonissimo tiro dalla distanza.
FASE DI NON POSSESSO
Prima azione difensiva della squadra
Nella partita analizzata, non c’è stata nessuna prima azione difensiva, poiché il West Ham non prova a partire dal basso, ma rilancia subito la palla in avanti alla ricerca dei suoi giocatori più alti. In generale invece, la squadra di Arteta si comporta come quelle del suo maestro Guardiola: va in pressione alta per riconquistare la palla, cercando di non far avanzare la squadra avversaria.
Gioco a centrocampo difensivo
Se la prima fase di pressing viene superata, tutti i 10 giocatori di movimento si posizionano dietro la linea della palla, con i trequartisti esterni che formano una linea a 4 con i 2 mediani, e Ødegaard che si affianca a Lacazette. Quando la palla è nei piedi dei difensori centrali avversari, i giocatori che escono sul portatore di palla sono i 2 “attaccanti”, in base a dove la palla si trova, mentre i 2 esterni di centrocampo escono quando la sfera viene ceduta al difensore laterale avversario. Tutta la squadra ovviamente accompagna il pressing, per evitare di lasciare tanto spazia tra la linea di difesa e quella di centrocampo.
Lateralità
La squadra, in fase di costruzione avversaria, è molto aggressiva sulle fasce laterali, soprattutto con i 2 trequartisti esterni, che escono forte per tentare di recuperare palla. Essendo però non difensori, certe volte la pressione di questi 2 non riesce bene, creando spazi pericolosi dietro di loro. È compito del mediano e del terzino di competenza chiudere gli eventuali buchi che si possono formare.
Atteggiamento linea difensiva
La linea di difesa si presenta come una difesa a 4 in fase di possesso avversario. Quando la squadra avversaria è sulla fascia con la palla, l’esterno di difesa esce per contrastarlo, lasciando un grande spazio tra lui e il difensore centrale, che viene colmato dal ripiegamento di uno dei 2 mediani. Viene usata quindi una diagonale lunga, che diventa corta con l’inserimento del mediano. Se invece la squadra è molto bassa, esce l’esterno alto di competenza sul portatore di palla, lasciando l’esterno basso in linea con la difesa. È molto difficile attaccare la profondità per gli avversari a causa della compattezza della difesa e dell’attenzione di essa ai tagli avversari.
TRANSIZIONE
Offensiva
Appena la palla viene recuperata nella metà campo offensiva dell’Arsenal, la squadra attacca subito la porta avversaria, cercando di puntare la difesa non schierata ottimamente, soprattutto se viene recuperata e ceduta subito a Saka o a Martinelli. In caso di pressione immediata degli avversari, la palla viene scaricata all’indietro per riiniziare la manovra.

Difensiva
Quando la squadra perde palla, l’obiettivo è subito quello di riconquistare il possesso, soprattutto se nella metà campo offensiva dei Gunners, andando ad aggredire tutti i giocatori vicino alla sfera. Se invece il possesso viene perso in uscita dalla difesa, la squadra scappa per andare in difesa della porta, con un solo giocatore che esce sul portatore di palla.
ANALISI SWOT
Punti di forza
- Grande tecnica e talento nei trequartisti
- Squadra giovane, quindi con ampi margini di crescita
- Solidità dei mediani con anche una buona tecnica
Punti di debolezza
- Squadra molto giovane, quindi non con molta esperienza
- Un 9 che non ha mai superato i 14 gol in una stagione di Premier League
- Riserve non all’altezza in tutti i ruoli