Analisi realizzata da Jacopo Aglietti, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
SISTEMA DI GIOCO
Sistema di partenza: 4-2-3-1
In fase di possesso: 2/1-3-4
In fase di non possesso: 4-2-3/1
INTRODUZIONE
La partita analizzata è Lazio – Empoli 3-3 (Giornata 20 serie A 2021/2022, Giov. 06 Gen 2022): 6’ Bajrami (Rig), 8’ Zurkowski, 14’ Immobile; 66’ Milinkovic-Savic, 75’ Di Francesco, 90+3 Milinkovic-Savic
Il sistema di partenza è un 4-2-3-1 con una difesa formata da 2 centrali (Luperto e Ismajli) con ottima personalità nella gestione della palla ed i terzini (Parisi e Stojanovic) rapidi e con buone doti nel dribbling, in particolare Stojanovic che abbina alla velocità una discreta tecnica e buone abilità offensive; Ricci è il fulcro del centrocampo, riesce a gestire il pallone con tranquillità anche sotto pressione ed è costantemente cercato dai compagni di squadra; ai suoi lati ci sono Zurkowski (giocatore dotato di buona tecnica) ed Henderson (abbina tanta corsa ad una buona intelligenza tattica); Bajrami occupa la posizione da trequartista, mostrando ottime doti tecniche e di visione di gioco; la coppia di attacco è generalmente formata da un giocatore rapido e tecnico (Di Francesco) ed un giocatore forte fisicamente (nella partita presa in analisi il giocatore in questione è La Mantia, ma a lui spesso viene preferito Pinamonti) In fase di possesso i due difensori centrali restano in marcatura preventiva, Ricci resta in zona centrale dando sempre una soluzione ai compagni di squadra per un eventuale scarico della palla; i terzini salgono raggiungendo Henderson formando con lui una linea a 3, ma restando sempre pronti a sovrapporsi all’attaccante esterno, mentre Zurkowski e Bajrami si alzano affiancando La Mantia e Di Francesco formando una linea d’attacco a 4.

In fase di non possesso invece La Mantia resta in smarcamento preventivo; la difesa si dispone con una linea a 4, Ricci ed Henderson si schiacciano molto verso la linea difensiva mentre Zurkowski, Di Francesco e Bajrami restano più alti in pressione .

FASE DI POSSESSO
Costruzione
La costruzione dell’azione si sviluppa generalmente dal basso, con un giro palla tra i difensori centrali (Ismajli e Luperto) ed il portiere (Vicario), attraendo così la pressione degli avversari per poi sfruttare l’appoggio offerto dal centrocampista centrale (Ricci) o gli spazi che si creano sulle fasce; è molto raro vedere una costruzione diretta, strutturata generalmente con un lancio lungo verso l’attaccante con maggiori abilità fisiche, ossia La Mantia, e Di Francesco pronto a sfruttare eventuali spizzate di testa del compagno.
Sviluppo
In fase di sviluppo, la palla viene generalmente giocata profonda laterale alla ricerca della velocità dei giocatori offensivi, i quali spesso si trovano in parità numerica con i difensori avversari dopo che il giro palla in fase di costruzione ha attratto il centrocampo avversario; in alternativa si cerca di portare la palla nella zona di campo lasciata libera per il trequartista (Bajrami) dopo che il centrocampo avversario è salito in pressione; in questo caso Bajrami si abbassa per dialogare con il portatore di palla, attraendo su di se il difensore avversario liberando spazio per i movimenti senza palla delle punte.
Lateralità della squadra
La squadra cerca molto di giocare la palla verso le linee laterali sfruttando i terzini (Stojanovic e Parisi) che avanzano, il centrocampista destro e sinistro (Zurkowski ed Henderson) che si sovrappongono ed il trequartista (Bajrami) oppure uno degli attaccanti (generalmente Di Francesco, con La Mantia che resta più centrale) che si spostano per formare dei triangoli.
Rifinitura
La zona di rifinitura è occupata maggiormente dal trequartista (Bajrami) oppure dal movimento di Di Francesco che si abbassa a ricevere la palla attraendo su di se un difensore centrale; entrambi sfruttano le loro ottime doti tecniche per cercare di portare l’azione alla finalizzazione in modo rapido.
Finalizzazione
In fase di finalizzazione vengono sfruttati principalmente i passanti alle spalle dei difensori esterni avversari, favorendo spesso l’inserimento di uno dei terzini (Stojanovic o Parisi); a volte la squadra di Andreazzoli ricorre anche all’uso del traversone, sfruttando così lo spazio che si crea tra la difesa ed il portiere avversario.
FASE DI NON POSSESSO
Prima azione difensiva della squadra
La squadra pressa in modo molto aggressivo sia sul portiere, sia sugli uomini della linea difensiva avversaria cercando un recupero immediato della palla, portando in pressione gli attaccanti ed il trequartista sui difensori avversari; anche le due mezzali (Zurkowski ed Henderson) salgono in pressione a fare densità; il pressing è direzionato verso la zona centrale del campo, costringendo così gli avversari a giocare la palla verso gli esterni (che spesso sono marcati dai terzini) portandoli all’errore.
Gioco a centrocampo difensivo
Il centrocampo si dispone con 5 giocatori su due linee, in una sorta di 2-3; sono molto importanti le uscite che vengono effettuate dal centrocampista sul portatore di palla a seconda di dove si svolge l’azione, e non appena la palla si sposta, il centrocampista uscito in pressione riprende la posizione nella linea ed esce in pressione un altro centrocampista; più la squadra avversaria avanza, più il centrocampo di Andreazzoli si abbassa a ridosso della linea dei 4 difensori, fino a creare una linea difensiva a 6 quando gli avversari sono sulla trequarti offensiva, abbassando due dei tre centrocampisti; quando l’Empoli difende nella propria area di rigore, lascia spesso spazio al limite dell’area, concedendo facilmente il tiro ai centrocampisti avversari.
Lateralità
In fase di pressing, l’atteggiamento sulle corsie laterali è molto aggressivo, con i terzini che si alzano a pressare sino alla trequarti di campo avversaria, lasciando però molto spazio libero alle loro spalle diventando così vulnerabili agli attacchi alla profondità degli avversari; quando invece non partecipano al pressing si stringono verso i difensori centrali concedendo agli avversari lo spazio laterale, ma non la profondità.
Atteggiamento linea difensiva
La difesa è molto compatta con i centrali molto vicini ed i terzini che stringono, ma è anche molto statica; in area di rigore i difensori cercano di fare densità coprendo la propria zona, non seguendo però i movimenti degli attaccanti avversari i quali riescono spesso a trovarsi in posizioni vantaggiose per colpire a rete e creare situazioni pericolose; ad esempio, di seguito nell’immagine, si vede come la difesa dell’Empoli sul cross di F.Anderson si trovi in netta superiorità numerica rispetto agli attaccanti della Lazio (5 contro 2), ma tutti i difendenti toscani hanno lo sguardo rivolto sulla palla, i difensori centrali corrono a coprire lo spazio per evitare che gli attaccanti si inseriscano nello spazio tra di loro ed il portiere, i centrocampisti coprono un’eventuale inserimento avversario, e tra queste due linee si trovano Immobile e soprattutto Milinkovic-Savic che si trova libero di colpire a rete e realizzare il goal del momentaneo 2-2.

Transizione
Offensiva
In seguito al recupero della palla, la squadra cerca subito il contropiede, cercando di spingere in avanti i propri giocatori più rapidi; Di Francesco cerca subito lo spazio libero, generalmente sul lato esterno sinistro, per tagliare verso il centro sfruttando la sua velocità.
Difensiva
In transizione negativa i giocatori nella vicinanza del pallone cercano di rallentare l’azione avversaria creando molta densità attorno al portatore di palla per non permettergli di ragionare, mentre i difensori centrali scappano all’indietro per non concedere la profondità; tuttavia se il pressing sul portatore di palla viene eluso, si vengono a creare situazioni molto pericolose per la retroguardia toscana.
Analisi SWOT
Punti di forza
- Pressing molto intenso e ben organizzato
- Giocatori offensivi molto rapidi e tecnici
- Buona qualità nel giro palla e continui movimenti senza palla
Punti di debolezza
- Copertura degli spazi nella propria area di rigore
- Se il pressing viene eluso la squadra risulta sbilanciata lasciando molti spazi agli avversari
- La ricerca del giro palla porta spesso a correre dei rischi anche in zone pericolose del campo