Roberto Martinez, allenatore spagnolo di chiara formazione tecnica inglese, è dal 2016 che guida la nazionale belga. Dopo il terzo posto ai mondiali di Russia 2018, ha portato la squadra agli europei arrivando prima nel suo girone a punteggio pieno, sconfiggendo tutte le squadre avversarie: Russia, Scozia, Cipro, Kazakistan e San Marino. La squadra ha segnato ben 40 gol subendone solamente 3 in tutte le 10 partite disputate.
Il sistema di gioco base di Martinez è un 3-4-2-1 che potrebbe vedere in partenza Courtois come portiere titolare, con Simon Mignolet e Matz Sels come suoi validi sostituti. In difesa, Alderweireld e Vertonghen hanno avuto una buona intesa sia in nazionale che quando sono stati insieme al Tottenham, assieme a loro è probabile che venga schierato Denayer, poiché Vermaelen avendo adesso 35 anni potrebbe non essere scelto per entrare da inizio partita, come anche Boyata dal momento che ha avuto una stagione piena di infortuni all’Hertha Berlin. A centrocampo, è quasi sicuro che, almeno per la partita inaugurale con la Russia, non farà la sua comparsa De Bruyne dal momento che sta recuperando dopo l’operazione subita a seguito dell’infortunio avvenuto durante la finale di UCL; è probabile che Martinez schiererà come mediani la coppia della Premier League Dendoncker e Tielemans e come esterni Castagne a destra e dal lato opposto Thorgan Hazard che potrebbe trovare Chadli come valida opzione. Il trio in attacco potrebbe essere Martens e Eden Hazard alle spalle di Lukaku.
SISTEMI DI GIOCO
- BASE: 3-4-2-1 o 3-4-3
- FDP: 1/2-4-2-1
- FDNP: 5-4/1
FASE DI POSSESSO
Costruzione
La costruzione avviene prevalentemente dal basso, con passaggi tra i tre difensori e uno dei due mediani che si abbassa per riceve palla dai compagni e dare una opportunità in più di uscita.
Giocando con una difesa a tre, il Belgio è in grado di avere superiorità numerica quando costruisce da dietro; infatti, la difesa avrà davanti uno o al massimo due giocatori avversari. Questo aiuta a costruire da dietro facilmente, specialmente con calciatori del calibro di Alderweireld e Vertonghen che sono molto bravi nel giocare la palla. Raramente si assiste ad una costruzione diretta che, quando eseguita, è volta a cercare la punta centrale nel caso in cui la squadra avversaria non sia perfettamente schierata.

Rifinitura e finalizzazione
Il Belgio va alla ricerca della profondità grazie a giocate rapide che innescano i trequartisti come Hazard e Mertens che cercano la punta centrale con triangolazioni o con tagli e passanti. Oppure loro stessi vanno al tiro da fuori o dal limite dell’area oppure creano situazioni di 1vs1 in area di rigore.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
In caso di transizione offensiva, il Belgio effettua contropiedi immediati andando a cercare la punta centrale che si era smarcata preventivamente. Oppure sfrutta la velocità degli esterni che sono in grado di sganciarsi dal blocco difensivo per andare velocemente in profondità.
FASE DI NON POSSESSO
Prima azione difensiva
Il Belgio non è una squadra che pressa alto, ma preferisce far costruire la squadra avversaria e farla avanzare verso il centrocampo.

Difesa a centrocampo e lateralità
Il centrocampo rimane compatto in un blocco centrale atto a costringere gli avversari ad allargarsi. Le opzioni di passaggio dei difensori centrali avversari in genere sono bloccate e coperte. Gli esterni di centrocampo, uno alla volta, sono liberi di salire per coprire le fasce di competenza.
Linea di difesa
La linea di difesa belga è a 5 con gli esterni di centrocampo che rientrano mentre gli altri si dispongono in modo da creare un 5-2-3 o un 5-4-1 con la punta centrale in smarcamento preventivo in caso di ripartenza.

TRANSIZIONE DIFENSIVA
In caso di transizione difensiva, il Belgio cerca immediatamente di ricompattarsi dietro la palla chiudendo tutti gli spazi agli avversari grazie ad azioni ritardatrici.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA
- Giocatori con grandi capacità tecnico tattiche
- Grande gestione dello spazio
- Dinamicità e imprevedibilità
PUNTI DI DEBOLEZZA
- In caso di transizione negativa troppo spazio tra le linee
- Pochi recuperi di palla della ¾ avversaria dovuta all’assenza di pressing alto