La Spagna è una delle nazionali calcistiche più titolate e nel periodo 2008/2012 ha vissuto gli anni più gloriosi con la vittoria, in ordine, di Europeo, Mondiale ed Europeo. In quella squadra, nominata più volte squadra dell’anno, giocavano giocatori di fama mondiale nel pieno della loro carriera calcistica: Xavi, Iniesta, Puyol, Fabregas, Villa, Fernando Torres ed i giovani Sergio Ramos e David Silva. Il segreto di quei successi è dipeso dalla forza individuale e collettiva dei giocatori e dalla superiorità nel palleggio e nel saper difendere con la palla.
Gli anni successivi non furono brillanti, con eliminazioni a Mondiali ed Europeo tra gironi e turni successivi. Dal 2018, e tutt’ora, la guida tecnica è passata a Luis Enrique ( esclusi 12 mesi per gravi motivi familiari). Luis Enrique, asturiano di Gijon, è stato un buon giocatore, di ruolo centrocampista, di Real Madrid, Barcellona e nazionale Spagnola: finita la carriera calcistica, inizia quella da allenatore nel Barcellona B dove ottiene ottimi risultati in tre anni. Arriva la chiamata della Roma ma l’annata non è buona viste le difficoltà di adattare il suo calcio a quello italiano. Torna in patria al Celta Vigo e dopo solo una stagione arriva la chiamata del Barcellona dove in tre anni vince praticamente tutto.
Formazione Spagna:
De Gea
Jesus Navas – Sergio Ramos (61’ Garcia) – Pau Torres – Sergio Reguilon
Thiago Alcantara – Rodri (69’ Oscar Rodriguez) – Merino
Dani Olmo – Moreno (74’ Ferran Torres) – Ansu Fati
A Disposizione: Kepa – Unai Simon -Carvajal – Llorente – Busquets – Ruiz – Gaya – Rodrigo
- Sistemi di gioco
Sistema di base (1-4-3-3)
Sistema fase possesso palla ( 1-2-3-2-3)
Con il possesso la Spagna si sistema con i due centrali difensivi Ramos e Pau Torres; i terzini J. Navas e Regulion si alzano sulla linea di Rodri mentre le mezz’ali Thiago Alcantara e Merino si posizionano in zona di rifinitura con uno dei due che alternatamente indietreggia per aiutare lo sviluppo dell’azione; davanti gli esterni d’attacco Olmo e Ansu Fati si avvicinano alla punta centrale Moreno.
Sistema fase non possesso palla (1-4-1-4-1)
Senza il possesso, gli esterni offensivi Olmo e Ansu Fati si allineano a Thiago Alcantara e Merino mentre Rodri arretra di qualche metro, posizionandosi davanti alla linea dei quattro difensori.
- Fase di possesso palla
Costruzione e Sviluppo:
La squadra di Luis Enrique in base alle proprie caratteristiche ama costruire l’azione giocando palla a terra dai difensori.
L’inizio azione della Spagna parte da Sergio Ramos e Pau Torres che sono i primi costruttori: arrivano facilmente a ridosso della metà campo e l’idea iniziale è quella di far arrivare la palla a Thiago o Merino che si sistemano in zona di rifinitura, saltando due linee difensive avversarie.
Il giro palla coinvolge molto anche il terzino destro J.Navas ed il play basso Rodri. Qualora non ci fossero gli spazi per far arrivare palla in zona di rifinitura, a turno Thiago e Merino vengono a palleggiare muovendo la difesa avversaria, addirittura affiancandosi ai due centrali difensivi.
Una costante della Spagna è quella di cambiare velocemente il gioco per attaccare il lato debole dell’Ucraina. Sono principalmente Sergio Ramos e Rodri a fare questo cambio gioco verso Ansu Fati che abilissimo nell’1 vs 1 può innescare un’azione importante per la Spagna.

Lateralità:
Gli esterni difensivi e offensivi svolgono un lavoro importante nel contesto della Spagna. In fase di possesso Jesus Navas e Regulion alzano molto la loro posizione, alcune volte anche in linea con gli attaccanti con lo spostamento automatico di Olmo e Ansu Fati verso l’interno del campo. L’intesa è ottima, soprattutto sulla fascia sx dove Regulion e Ansu Fati la fanno da padroni, creando tantissime situazioni di pericolo.
Zona di rifinitura e finalizzazione:
La zona di rifinitura viene usata molto dalla Spagna con i movimenti senza palla dei suoi giocatori offensivi. L’attaccante Moreno difficilmente attacca la profondità ma gioca prevalentemente spalle alla porta pronto a giocare di sponda sugli inserimenti di Thiago e/o Merino o dialogando nello stretto con i compagni di reparto Olmo e Ansu Fati.
Thiago Alcantara e Merino cercano di liberarsi sempre alle spalle dei centrocampisti avversari con Olmo e Ansu Fati che partendo inizialmente larghi, accentrano la loro posizione.
L’imprevedibilità e la qualità della Spagna porta alla finalizzazione dell’azione in diversi modi: il tiro da fuori avviene spesso con Ansu Fati, Olmo e Thiago Alcantara. Situazioni di 1 vs 1 e sovrapposizioni prevalentemente a sx, mentre a dx Jesus Navas genera diversi cross.
- Fase di non possesso palla
In fase di non possesso palla la Spagna si sistema con un 4-1-4-1 ma è un sistema elastico perché nella metà campo offensiva c’è un continuo pressing e diversi 1 vs 1 mentre nella metà campo difensiva la squadra si mette sotto linea della palla solo a palla scoperta mentre a palla coperta l’obiettivo è prendere più campo possibile.
Durante la rimessa dal fondo della squadra avversaria, la Spagna si posiziona nei pressi dell’area e non appena la palla si muove inizia un pressing ultra offensivo e diversi 1 vs 1. Quando arriva la palla al portiere, il giocatore della Spagna che si trova più vicino (spesso sono Moreno ed Olmo), cerca di indirizzare l’avversario ad una giocata diretta, mettendosi sulla linea di passaggio con il centrale difensivo. Questa situazione porta anche a degli 1 vs 1 dei difensori della Spagna che accettano per forza e sicurezza.

La squadra è corta e difende molto alta: il principio è sempre quello di recuperare palla il prima possibile.
I centrocampisti sono scaglionati tra di loro: Rodri si posiziona davanti la difesa mentre qualche metro più avanzati ci sono Merino e Thiago.
Il reparto difensivo è per lo più allineato, si scagliona nel momento in cui uno dei due terzini esce forte sul portatore di palla avversario con una diagonale difensiva lunga o quando uno dei due centrali esce forte in pressione; i riferimenti difensivi sono uomo, palla e compagni. Nonostante il largo vantaggio, arrivato nel primo terzo di gara, la Spagna non modifica nulla nel suo modo di essere e continua a pressare gli avversari.
- Transizione Positiva
La mentalità della Spagna è di dominare sempre il gioco e quando non si ha il possesso l’obiettivo è di recuperarlo immediatamente.
Pressione nella metà campo offensiva, e non appena la palla è recuperata si ricerca immediatamente la porta avversaria con delle verticalizzazioni: anche nella metà campo difensiva, l’obiettivo è di verticalizzare immediatamente ma a volte si preferisce consolidare e attaccare in un secondo momento.

- Transizione Negativa
La nazionale Spagnola vista la qualità, spesso rischia la giocata tra le linee ed è soggetta a delle transizioni negative. Si cerca immediatamente di recuperare il pallone nella zona dove si è perso; altrimenti eseguono un fallo tattico in modo da permettere al resto dei compagni di sistemarsi.
- Calci piazzati
Durante gli angoli a favore, la Spagna porta a saltare 5 giocatori di cui 3 posizionati in verticale sulla linea del primo palo (Ansu Fati, Moreno e Rodri) mentre gli altri 2 partono all’altezza del dischetto del rigore (Merino usa il blocco per cercare di liberare Sergio Ramos). Gli angoli li batte sempre Thiago con Reguilon al suo fianco: giocata corta e cross a rientrare. Vengono lasciati due giocatori al limite dell’area (Olmo e Jesus Navas)
- Analisi Swat
Punti di forza:
- La qualità tecnica nel possesso
- La forza individuale dei giocatori
- Riconquista immediata del pallone
- La fascia sinistra con Regulion ed Ansu Fati
Punti deboli:
- La giocata diretta
- La pressione in fase di costruzione