Il Frosinone di Moreno Longo presenta uno schieramento base 1 – 3 – 4 – 1 – 2, tale schieramento si avvicina molto a quello visto nello scorso campionato (2016/2017) quando al timone della squadra c’era Pasquale Marino.
Sono cambiati solo pochi elementi della squadra ma la base e’ quella costruita da un paio di anni, con elementi di sicuro spessore che dovranno affrontare un campionato di serie B molto equilibrato e di una difficoltà vista raramente negli ultimi anni.
Il Frosinone si è presentato ai nastri di partenza come una delle squadre favorite, con una rosa molto forte e completa in tutti i reparti, anche se alcuni elementi fondamentali sono caduti in infortuni molto seri (Paganini – Sammarco).
Mister Longo può contare tra i pali di Bardi, portiere molto bravo nel giocare il pallone con i piedi e nello sviluppo di gioco attuato dal mister è fondamentale, perché il Frosinone è una delle poche squadre di serie B che fa della costruzione da dietro un punto di forza, avendo in rosa difensori molto bravi in fase di impostazione.
Nella partita presa in analisi la linea difensiva è formata da Brighenti – Ariaudo – Terranova (ma a disposizione ci sono anche Russo e Krajc che il mister ruota in base alle esigenze ma che non fanno perdere la capacità di impostazione volute dallo stesso).
A centrocampo sono stati schierati M.Ciofani – Maiello – Sammarco ( uscito per infortunio con il giovane Besea che prenderà il suo posto, con posizione e movimenti uguali a quelli del compagno) – Beghetto.
Avanti ai 4 centrocampisti si muoveva il più delle volte Ciano e in avanti D.Ciofani e Dionisi, quest’ultimo in alcune situazioni scambiava la sua posizione con Ciano.
Uno dei principi da notare in questo inizio di campionato è la manovra del Frosinone che è molto ragionata, con squadra molto brava nel possesso palla con spostamenti rapidi del pallone da una zona all’altra del campo, che il modulo 1 – 3 – 4 – 1 – 2 richiede, e che quando va in transizione preferisce più il consolidamento del pallone che la giocata veloce in verticale, mentre gli scorsi anni si cercava spesso la giocata lunga sulla testa di D.Ciofani oppure la velocità di Dionisi.
POSSESSO PALLA
Il possesso palla e sviluppo della manovra inizia sempre con uno schieramento sia nella propria metà campo sia in quella avversaria con un 3 – 2 – 3 – 2. Si può notare, da subito, l’ampiezza data dai due esterni che si posizionano sulla terza linea di gioco.
Altra costante in possesso sono i difensori in fase di impostazione che salgono sulla stessa linea dei due (Maiello e Sammarco) interni di centrocampo dando loro l’ampiezza sulla prima linea di giocata.
I due interni di centrocampo raramente allineati tra loro, uno dei due si alza sempre alle spalle dei centrocampisti opposti nella metà campo avversaria, mentre in fase di costruzione uno dei due viene sempre a creare il rombo con i difensori. Il più delle volte, in questa partita, Maiello giocatore che ha più geometrie ma meno gamba rispetto al compagno di reparto, Sammarco prima e Besea dopo.
NON POSSESSO
In fase di non possesso la prima cosa che si nota è la pressione data al vertice basso, in questo caso da Ciano, quando si trova fuori posizione questo lavoro viene fatto da una delle altre due punte.
Altro principio in fase di non possesso la squadra va sempre in pressione in avanti, soprattutto con i difensori che escono forte sugli avversari.
Uno dei punti di forza del Frosinone è la linea difensiva con movimenti molto flessibili che passano, da una linea a 3 a zona, a una linea a 4, quando sull’esterno avversario esce il laterale di posizione, l’opposto si abbassa sempre formando una linea a 4, più si avvicina alla propria area più la squadra crea densità creando una linea a 5 e mettendo sempre davanti ai difensori uno dei 2 interni di centrocampo per il recupero delle seconde palle e sporcare le giocate in verticale degli avversari.
TRANSIZIONE POSITIVA
Recuperato il pallone si cerca più il consolidamento dello stesso che la gioca veloce in verticale.
TRANSIZIONE NEGATIVA
Appena perso il possesso del pallone si va sempre in situazione di pressing ultraoffensivo.
Saltato il primo pressing si scappa tutti indietro e si evidenzia, in modo particolare, il lavoro sulle chiusure preventive e soprattutto i 2interni di centrocampo sempre pronti ad andare a chiudere in zona palla.