Una delle sorprese della passata stagione, che si sta confermando anche in quella corrente, è l’Hoffenheim di Julian Nagelsmann. Il giovanissimo tecnico tedesco, strappando un terzo posto nel campionato 2017/2018, ha conquistato la prima storica qualificazione ai gironi di Champions League per la società ed è entrato di diritto nella storia del club.
Con i suoi principi si sta dimostrando una vera rivelazione della Bundesliga e dell’attuale panorama calcistico europeo. Vediamone insieme alcune caratteristiche.
FASE DI POSSESSO
La squadra in fase di possesso adotta un 3-1-4-1-1 molto propositivo e con caratteristiche offensive.
Costruzione bassa
Nella parte bassa del campo l’Hoffenheim è una squadra che ama giocare e prendere rischi calcolati. Quando il pallone parte dal portiere spesso si cerca la prima giocata verso i difensori destro e sinistro della difesa a 3. A partecipare a questa fase della manovra ci sono anche i due centrocampisti centrali Demirbay e Bittencourt con maggiore coinvolgimento del primo (Bittencourt predilige lavorare soprattutto nella metà campo avversaria). Ovviamente nel momento in cui gli avversari alzano la pressione, c’è la soluzione diretta del portiere verso gli esterni Schulz e Kaderabek.
L’estremo difensore Baumann è dotato di un ottimo piede e spesso offre un ulteriore appoggio in situazioni di difficoltà. Ama stare lontano dai pali per aiutare i difensori e questo ha importanza anche in fase di non possesso come vedremo successivamente.
Sviluppo
A centrocampo il gioco dell’Hoffenheim rimane sempre propositivo ma comprende anche soluzioni di attacco diretto. I giocatori chiave si trovano sull’asse centrale e sono il difensore Posch e il centrocampista Demirbay.
Posch è molto importante in questa fase e spesso spinge il suo raggio d’azione fino a centrocampo. Ad esempio vediamo in figura che quando il pallone va esternamente il difensore si alza fino a creare un rombo con il regista e le due mezzali. Probabilmente si trova in quella zona anche per aumentare la densità a centrocampo e conquistare più facilmente le seconde palle.

Un movimento interessante è quello dei trequartisti Szalai e Kramaric che spesso effettuano due tipi di cambi di posizione:
- Il primo è un cambio di posizione con i centrocampisti andando incontro al difensore portatore di palla. È un movimento utile e difficilmente marcabile poiché avviene alle spalle degli avversari.

- Il secondo è un classico movimento in profondità che offre una soluzione di attacco diretto mentre la punta viene incontro.
Rifinitura e finalizzazione
Nella ¾ avversaria si lascia spazio a 1 vs 1 soprattutto nelle zone laterali. L’esterno Schulz effettua molte progressioni palla al piede ed il gol contro il Werder è venuto da un suo traversone arretrato. Quest’ultimi sono numerosi in quanto c’è maggiore densità fuori area garantita dai diversi centrocampisti votati all’inserimento quali Bittencourt, Szalai e Kramaric.
La presenza di una punta di peso come Joelinton consente comunque di optare anche per il cross alto.
FASE DI NON POSSESSO
La fase di non possesso prevede la partecipazione di tutti i giocatori. La squadra adotta un classico 3-5-2 dove le punte assumono un atteggiamento scaglionato con quella più vicino al portatore che porta la pressione e l’altra che marca il centrocampista di riferimento. In questa fase il collettivo di Nagelsmann continua ad avere un atteggiamento offensivo e votato all’attacco.
Il portatore di palla avversario è spesso sotto pressione soprattutto nella parte alta del campo. L’aggressione dei centrocampisti e delle punte è accompagnata anche dai difensori che non hanno paura di salire oltre al centrocampo e seguire l’avversario. Con questo tipo di pressione è normale che l’Hoffenheim soffra molto le giocate in profondità alle spalle dei difensori e quelle tra le linee.
Il portiere, come accennavamo precedentemente, ha il dovere di trovarsi fuori dai pali per arginare le palle in profondità. Il lavoro tra le linee dovrebbe essere invece coperto dai centrocampisti ma a volte manca il supporto dello schermo necessario soprattutto durante le ripartenze avversarie. Tutto ciò espone la difesa a continui 2 vs 2 e 3 vs 3.
In figura vediamo come la difesa ami stare alta (Nuhu arriva oltre il centrocampo) e la mancanza di sostegno dei centrocampisti.
Una squadra abile nel palleggio potrebbe portare più uomini nella zona evidenziata è far male ai difensori dell’Hoffenheim. Il Werder non ha sfruttato questa debolezza anche per merito della pressione dei centrocampisti nella parte alta del campo. Si tratta quindi di un rischio che Nagelsmann è disposto a correre.

Nella propria metà campo comunque la squadra dimostra una certa pigrizia al rientro che potrebbe essere sfruttata.
CONCLUSIONI
La squadra di Nagelsmann gioca un calcio propositivo, con soluzioni interessanti e votato all’attacco. In fase di possesso è molto attiva, mentre in quella di non possesso è più pigra e passiva soprattutto durante la transizione negativa. Si tratta comunque di una squadra interessante e una delle più in forma del 2018.