INTRODUZIONE
A causa del litigio tra il Team Manager Erik Abidal e il capitano Leo Messi circa il presunto scarso impegno di alcuni giocatori, a cui si è aggiunto poi lo scandalo che coinvolge la società I3 Ventures, il Barcellona sta vivendo uno dei periodi più travagliati della sua storia recente. In mezzo a tutti questi problemi extra-campo anche la squadra ha ottenuto da inizio stagione risultati molto altalenanti e questo ha portato ad inizio gennaio all’esonero di Ernesto Valverde. Il nuovo allenatore chiamato a sostituirlo è stato Quique Setien; l’allenatore spagnolo ex-Betis è alla prima chiamata sulla panchina di una big, nonostante ciò le aspettative su di lui sono molto alte in quanto la società, anche nello scorso mercato estivo, ha investito molti soldi per l’acquisto di giocatori di calibro internazionale,uno su tutti Antoine Griezmann. Il modello di gioco di questo allenatore rispecchia a pieno lo stile di gioco tipico Blaugrana basato sul possesso palla, il che ha motivato una scelta apparentemente controcorrente di non affidarsi ad allenatori con maggiore esperienza. La partita su cui si basa la seguente analisi della squadra catalana è Barcellona – Eibar del 22 febbraio, valida per la 25° giornata della Liga.
TABELLINO
BARCELLONA-EIBAR 5-0
Barcellona (4-3-1-2): Ter Stegen; Semedo, Piqué (68′ Umtiti), Lenglet, Junior Firpo; Rakitic, Busquets (59′ de Jong), Arthur; Vidal; Messi, Griezmann (72′ Braithwaite). All.: Quique Setién.
Eibar (4-2-3-1): Dmitrovic; Tejero, Burgos, Arbilla, Cote; Diop, Exposito (83′ Cristoforo); Orellana, Escalante, Inui (66′ De Blasis); Enrich (66′ Quique). All.: Mendilibar.
- Arbitro: César Soto Grado di Toledo.
- Gol: 14′, 37′, 40′ e 87′ Messi (B), 89′ Arthur (B).
- Assist: Rakitic (B, 1-0), Vidal (B, 2-0).
- Note – Recupero: 0+2. Ammoniti: Escalante, Diop.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso la squadra catalana si è disposta in campo con un modulo di tipo 2-3-2-3, con Lenglet e Piquè a comporre la linea difensiva; Semedo, Busquets e Firpo nella zona mediana; Rakitic e Arthur nella trequarti dietro al tridente offensivo composto da Messi, Griezmann e Vidal.

Al momento delle sostituzioni nel secondo tempo, il modulo di gioco è rimasto invariato, con De Jong che ha preso il posto di Busquets, Umtiti quello di Pique e Braithwaite quello di Griezmann.
Questa fase di gioco è sicuramente la parte predominante del gioco di Setien, infatti, l’obiettivo principale del Barcellona è di mantenere il possesso il più a lungo possibile e, una volta perso, recuperarlo in tempi brevissimi (4/5 secondi). Per far si che ciò sia possibile l’allenatore richiede un grandissimo lavoro da parte dei centrocampisti, i quali devono, tramite la scaglionatura, dare sempre a disposizione dei compagni più linee di passaggio.
Costruzione: in questa fase di gioco i catalani prediligono una costruzione bassa; il portiere Ter Stegen scarica palla su uno dei due difensori centrali, i quali successivamente vanno a scambiare palla con il centrocampista più arretrato; solitamente è Busquets, ma non mancano anche le occasioni in cui sono Arthur e Rakitic ad abbassarsi, per portarsi con sé l’uomo e lasciare liberi più spazi in zona avanzata. Succede anche che Messi arretra fino alla linea dei difensori per ricevere palla ed agire così da playmaker arretrato, accompagnando poi l’azione in tutto il suo sviluppo.
Sviluppo: la scaglionatura del centrocampo è molto evidente; i centrocampisti dopo aver scambiato palla con i difensori cercano gli esterni Semedo e Firpo, per poi andare a riproporsi; così facendo alzano il baricentro dell’intera squadra. L’uomo chiave in questa parte del gioco è Busquets, il quale è sempre abile a dare un appoggio ai compagni tramite rapidi smarcamenti e a dispensare una elevatissima quantità di passaggi corretti durante tutto l’arco della partita.

Rifinitura: il Barcellona è sicuramente una squadra molto abile a portare molti uomini in zona di rifinitura avversaria, infatti sono tantissimi i passaggi effettuati dalla squadra Blaugrana al limite dell’area di rigore durante la partita. L’obiettivo dei catalani è fare possesso al limite dell’area avversaria per poi cercare l’imbucata dentro all’area tramite un passaggio filtrante alle spalle dei difensori. L’uomo più pericoloso in zona di rifinitura è ovviamente Lionel Messi, lui cerca molto spesso degli scambi rapidi con i compagni in questa zona di campo ed è inoltre, come in occasione del primo gol, in grado di saltare da solo la linea dei difensori avversari e trovarsi a tu-per-tu con il portiere. Molti di questi spazi sono creati da un grande lavoro di Griezmann, il quale decentra molto la sua posizione attirando su di sé l’attenzione dei centrali difensivi avversari.
Finalizzazione: per concludere l’azione il Barcellona predilige dei passaggi filtranti alle spalle dei difensori oppure degli uno contro uno. Non sono da sottovalutare anche i tiri da fuori area, in quanto sono presenti in rosa giocatori con grandissime capacità balistiche come Rakitic, Messi, Griezmann e Vidal. I cross, specialmente quelli alti, sono utilizzati solamente nelle occasioni in cui salgono i difensori centrali Piqué e Lenglet.
TRANSIZIONI POSITIVE
Al momento del recupero del possesso il Barcellona ha due situazioni possibili; la prima, nel caso in cui si trovi nella sua metà campo, in cui l’obiettivo è di consolidare il possesso tramite una fitta rete di passaggi e ripartire con un’azione ben costruita, mentre nel secondo caso, in cui il recupero avviene nella metà campo avversaria si cercherà una veloce azione offensiva tramite l’utilizzo degli esterni.
FASE DI NON POSSESSO
Durante questa fase la squadra si dispone con un modulo di tipo 4-4-2, con gli esterni Semedo e Firpo che rientrano sulla linea difensiva di Lenglet e Piquè e con un centrocampo composto da Vidal, Rakitic, Busquets e Arthur; Messi e Griezmann rimangono più avanzati. In questa fase Busquets si posiziona in una zona di campo più arretrata rispetto agli altri centrocampisti, in modo da coprire le pericolose zone di rifinitura.
1°azione difensiva: durante la prima azione difensiva il Barcellona compie una forte pressione sul portatore di palla avversario, cercando in questo modo di recuperare il possesso della palla in pochi secondi. Per rendere ciò il più efficace possibile la squadra si accorcia moltissimo e crea forte densità in mezzo al campo. Grazie a questo tipo di pressione nasce il terzo gol del Barcellona durante la partita contro l’Eibar.

Difesa/centrocampo: nel momento in cui la squadra avversaria riesce a superare la prima linea di pressione, la difesa Blaugrana si dispone in linea davanti alla propria area di rigore, mentre il centrocampo effettua una scaglionatura con lo scopo di coprire più zone di campo possibili. È molto utilizzata dai difensori la tecnica del fuorigioco, mentre i centrocampisti sono soliti a compiere molti falli tattici a centrocampo per evitare inferiorità numerica sulle ripartenze.
TRANSIZIONI NEGATIVE
Nel momento in cui la squadra catalana perde il possesso si ricerca un immediato recupero del pallone. Se ciò è possibile viene fatto in pochi secondi, altrimenti, per evitare pericolosi contropiedi causati dalla propensione offensiva della squadra, si cerca la copertura delle linee di passaggio e si spendono dei falli tattici per permettere a tutti di riposizionarsi.
CONCLUSIONI
Il Barcellona di Quique Setien, nonostante i gravi infortuni di Suarez e Dembele, è una squadra che con il suo prolungato possesso palla e i numerosi campioni presenti in rosa riesce ad essere molto pericolosa. Ci sarà ancora però bisogno di tempo per poter sistemare alcune lacune (soprattutto in fase difensiva) e per interiorizzare questo nuovo modello a tutti giocatori, in quanto certe volte il possesso appare sterile e fine a sé stesso. Come tutti gli anni, questa squadra lotterà fino alla fine per la conquista della Liga con l’eterno rivale Real Madrid, inoltre, proverà a riconquistare la tanto desiderata Champions League, coppa che ormai manca in terra catalana da 5 anni.