Sistemi di gioco (SDG)
- Di base il Bayer Leverkusen si schiera con un 4-3-3;
- In fase di possesso 2-1-4-3;
- In fase di non possesso 4-2-4 / 4-2-1-3 / 4-1-4-1 / 4-2-3-1.
INTRODUZIONE
È il 23 Dicembre 2018, e nonostante le tre vittorie nelle ultime quattro partite di Bundesliga da parte delle “Aspirine”, la società decide di rimuovere l’incarico di allenatore a Heiko Herrlich. Al suo posto, viene ingaggiato l’Olandese Peter Bosz, ex allenatore, tra le altre, di Ajax e Borussia Dortmund.
Fin dalle prime uscite ufficiali del nuovo Bayer Leverkusen targato Bosz, si possono notare i principi tattici tanto cari all’allenatore Olandese: 4-3-3 di base, linea difensiva alta, pressing alto sul portatore di palla e grande rapidità nel verticalizzare il gioco per attaccare la porta avversaria.
Lo scacchiere di Bosz, senza defezioni particolari, si presenta così: da destra a sinistra, Weiser, Tah, Sven Bender e Wendell davanti al portiere Hradecky. Aranguiz è il mediano, con Brandt e Havertz disposti leggermente più avanti a formare una sorta di triangolo con il centrocampista centrale. Il tridente offensivo è composto da Bellarabi a destra, Bailey a sinistra, e il capitano Kevin Volland centravanti.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso palla il Bayer Leverkusen si presenta con una sorta di 2-1-4-3. Questo specialmente contro gli avversari che tendono a pressare alto, con i terzini Wendell e Weiser che si alzano sulla linea di Brandt e Havertz, dando ampiezza allo sviluppo della manovra e opportunità di triangolazioni e scambi rapidi sulle fasce laterali con i due esterni offensivi (Bailey e Bellarabi), oltre che con i due centrocampisti offensivi.

Costruzione
Nella costruzione dal basso della manovra, Hradecky, Tah e Sven Bender (quest’ultimo che nasce come mediano ma da alcuni anni gioca stabilmente da difensore centrale), hanno le caratteristiche per fraseggiare abilmente tra loro per attirare il pressing della squadra avversaria, consentendo spesso il lancio del portiere verso uno dei due terzini che nel frattempo si sono alzati sulla linea dei centrocampisti per stabilire la superiorità numerica in quella porzione di campo. Aranguiz non si abbassa quasi mai in mezzo ai due centrali per occuparsi della costruzione della manovra, piuttosto cerca di farsi trovare libero in mezzo al campo una volta che il Leverkusen ha saltato la prima linea di pressione avversaria.
Sviluppo e rifinitura
Le azioni del Leverkusen prediligono scambi corti e rapidi (spesso a un tocco), e si sviluppano maggiormente sulle corsie laterali (con leggera prevalenza del lato destro), grazie alla costante superiorità numerica che la squadra di Bosz si trova ad avere in quelle zone di campo, vista la presenza dei due terzini di spinta, gli esterni d’attacco e i centrocampisti offensivi. Proprio riguardo a quest’ultimo punto, è fondamentale sottolineare la centralità del ruolo dei due centrocampisti offensivi in uno schieramento di questo tipo. Brandt e Havertz sono fondamentalmente due trequartisti, rapidi, tecnici, molto abili nel dribbling, nei passaggi finali e nel tiro da fuori. Le loro grandi doti tecniche, unite a visione di gioco, velocità di pensiero di giocata, e grande intelligenza tattica, rendono molto spesso la lettura difensiva molto difficile agli avversari. In alcuni casi si possono abbassare per portare via l’uomo avversario e consentire ai terzini di spinta di trovare spazio verso l’interno del campo, con gli esterni offensivi che rimangono larghi a garantire ampiezza. Oppure, quando il Bayer Leverkusen decide per la risalita del campo dal basso per vie centrali, Brandt e Havertz possono abbassarsi a turno per dare una mano ai centrali difensivi per la costruzione della manovra per via centrale, dando la possibilità ad Aranguiz di inserirsi velocemente e centralmente alle spalle del centrocampo avversario.
Finalizzazione
Il Leverkusen cerca costantemente di destrutturare la linea difensiva avversaria sulle zone laterali del campo grazie ai continui scambi (di palla e di posizione) tra terzini ed esterni d’attacco. Bailey e Bellarabi possono decidere di rimanere larghi, favorendo il movimento all’interno del campo di Wendell e Weiser e chiedendo il passaggio di ritorno una volta che il terzino avversario si accentra. Viceversa, i due terzini possono generare ampiezza sovrapponendosi agli esterni offensivi, allargando i terzini avversari e creando situazioni di uno-contro-uno favorevoli agli attaccanti esterni. Bailey e Bellarabi agiscono a piede invertito rispetto alla zona di campo in cui operano, e questo, unito a rapidità nei movimenti e tecnica individuale, permette loro di accentrarsi con relativa facilità per poi avere un ventaglio di soluzioni per terminare l’azione offensiva:
– servire nuovamente il terzino inseritosi alle spalle del terzino avversario per generare possibilità di traversoni o cross verso l’interno dell’area di rigore;
– chiedere triangolazioni ai due trequartisti, servirli per un successivo cambio di gioco o direttamente per farli calciare in porta;
– servire sul lato opposto l’altro esterno di attacco che intanto è rimasto largo;
– servire Volland che intanto attacca la profondità alle spalle dei due centrali avversari;
– trovare lo spazio giusto e calciare direttamente in porta.
Varianti tattiche
Quando Peter Bosz deve rinunciare, per motivi tecnici o fisici, ad uno dei due trequartisti, non rinuncia comunque a mantenere almeno 5 uomini nella metà campo avversaria. Nella partita Bayer Leverkusen – Bayern Monaco dello scorso 2 Febbraio (vinta dal Leverkusen per 3 a 1), a fine primo tempo l’allenatore Olandese è stato costretto a sostituire per infortunio Havertz, inserendo al suo posto Baumgartlinger, un centrocampista molto più difensivo, nonostante in quel momento della partita il Leverkusen fosse sotto per 1 a 0. Col centrocampista Austriaco al posto del trequartista Tedesco, lo schieramento in fase di possesso palla delle “Aspirine” è rimasto sostanzialmente lo stesso, con Brandt e in questo caso Aranguiz, più alti rispetto a Baumgartlinger, a formare il solito triangolo di centrocampo. Baumgartlinger, tuttavia, svolge il ruolo del mediano in maniera diversa rispetto a come lo svolge Aranguiz: in fase di possesso spesso e volentieri va incontro ai centrali e/o al portiere, per consentire una soluzione in più per l’uscita del pallone, ovvero lo scarico corto. Con la presenza di Baumgartlinger, Aranguiz può inoltre sfruttare maggiormente le sue abilità di inserimento alle spalle del centrocampo avversario, rendendo gli attacchi del Leverkusen ancora più diretti e meno articolati.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso, il Leverkusen può adottare diversi sistemi di gioco, a seconda del momento della partita e a seconda delle necessità. In generale, la squadra Tedesca porta diversi uomini in pressing in zona palla mentre dietro mantiene costantemente la linea difensiva a 4 uomini. In molti casi, il Bayer Leverkusen adotta un pressing alto sui portatori palla avversari già ad inizio azione, volto a non farli ragionare e a non consentire un’uscita agevole dal basso. Oltre alla punta centrale e ai due esterni offensivi, anche uno dei due trequartisti partecipa al pressing alto (quasi sempre Brandt, che affianca Volland per generare la parità numerica con i centrali avversari). In questo caso possiamo parlare addirittura di un 4-2-4 o di un 4-2-1-3, proprio in relazione alla posizione del centrocampista offensivo. Quando invece il Leverkusen si limita ad attendere gli avversari, possiamo ricondurre lo schieramento a un 4-1-4-1, con Aranguiz davanti ai due centrali difensivi e gli esterni offensivi che retrocedono sulla linea dei due trequartisti: anche in questo caso Brandt è il primo ad uscire dalla linea dei centrocampisti per affiancare centralmente Volland nel pressing, una volta che gli avversari si avvicinano a ridosso del centrocampo.

Con Baumgartlinger in campo, in fase di non possesso è sostanzialmente un 4-2-3-1, con quest’ultimo a formare una doppia mediana con Aranguiz e con Brandt più alto sulla linea dei degli esterni offensivi, con Volland unico riferimento avanzato volto al primo pressing sui portatori di palla avversari.

TRANSIZIONI
Negativa/Difensiva
In caso di perdita del pallone, il Leverkusen effettua un’immediata riaggressione sul portatore del pallone al fine di riconquistare immediatamente la sfera o comunque di non consentire la strutturazione efficace del contropiede da parte degli avversari. In fase di transizione negativa, anche la linea dei difensori, così come il centrocampista centrale Aranguiz, accorciano mantenendo la squadra molto corta e cercando di evitare passaggi smarcanti tra le linee da parte dei giocatori avversari.
Positiva/Offensiva
Se il pressing alto, fatto da diversi uomini, porta alla riconquista del pallone nella metà campo avversaria, il primo input è quello di cercare subito la verticalizzazione con i giocatori offensivi che essendo già posizionati preventivamente in quella zona, sono già pronti ad attaccare la profondità.
PUNTI DI FORZA
- Squadra per la maggior parte giovane, caratterizzata da un ritrovato entusiasmo e che ha assimilato fin da subito i principi tattici e le idee del nuovo allenatore;
- Giocatori offensivi di grande talento, rapidi, tecnici, imprevedibili, abilissimi nei dribbling, negli assist per i compagni e anche nel tiro da fuori area: tutte queste caratteristiche e il fatto che il nuovo progetto tattico di Peter Bosz le esalti ancora di più, rendono di difficile interpretazione le letture e il corretto posizionamento di qualsiasi difesa avversaria;
- Presenza di terzini moderni, che partecipano quasi sempre attivamente alle manovre offensive della squadra, garantendo stabilmente la superiorità numerica sulle zone laterali del campo e creando pericoli continui per le difese avversarie;
- Il pressing alto, che se correttamente eseguito, rende molto difficile agli avversari (specie quelli meno dotati dal punto di vista tecnico) la costruzione dal basso della manovra, e, che, nel caso porti alla riconquista alta del pallone, può portare molto velocemente il Leverkusen in area di rigore.
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Il fatto di schierare ben cinque giocatori offensivi contemporaneamente, unito alla loro giovane età che si traduce spesso in maggiore propensione al rischio e a perdere palloni sanguinosi in maniera ingenua, può portare il Leverkusen a trovarsi scoperto e a subire pericolosissime transizioni negative;
- Presenza di difensori centrali bravi con i piedi ma abbastanza lenti, che se lasciati da soli contro gli avversari a campo aperto soffrono maledettamente l’uno-contro-uno e rischiano facilmente di essere superati, concedendo azioni potenzialmente da goal agli avversari;
- I terzini come detto più volte partecipano molto spesso alle azioni offensive del Leverkusen, lasciando scoperta la propria zona di competenza, e questo può rendere abbastanza agevole per la squadra avversaria l’esecuzione di filtranti e lanci sulle corsie laterali per mandare verso la porta i propri esterni offensivi;
- L’azione di pressing offensiva, se non effettuata con successo, può portare la squadra avversaria ad uscire dalla prima linea di pressione e a trovare facilmente la superiorità numerica alle spalle dei due centrocampi offensivi, generando pericolose situazioni da fronteggiare per la difesa del Bayer Leverkusen.