Nella stagione 2017-18 la panchina del Cosenza inizialmente viene affidata a Gaetano Fontana, il quale perÚ viene esonerato dopo appena cinque giornate.
Gli subentra Piero Braglia, tecnico toscano che vanta numerose panchina tra Serie B e Serie C.
La squadra al termine della Regular Season conclude alla quinta posizione, guada-gnandosi líaccesso ai Play Off, vinti successivamente nella finale di Pescara contro il Robur Siena per 3-1 che ha permesso di conseguenza la Promozione in Serie B dei Calabresi.
SISTEMI DI GIOCO
BASE: 3-5-2
FASE DI POSSESSO: 3/3-2-2
FASE DI NON POSSESSO: 5-3-1/1
INTRODUZIONE
-Il COSENZA si dispone in campo con un 3-5-2 Di Base.
-In Fase Di Possesso i tre centrali si disinteressano della fase offensiva rimanendo in marcatura preventiva sugli avversari.
I due terzini invece, si alzano nella stessa linea del centrocampista centrale al fine di garantire ampiezza nello sviluppo del gioco.
Nella trequarti agiscono le due mezzali a supporto dei due attaccanti.
Si puÚ definire quindi il sistema di gioco in fase di possesso con un: 3/3-2-2.
-In Fase Di Non Possesso uno dei due attaccanti cerca di smarcarsi preventivamente in modo da garantire una linea di passaggio libera in fase di transizione offensiva.
I due esterni si abbassano nella linea dei tre difensori centrali per garantire maggiore copertura e solidit‡.
Si puÚ definire quindi il sistema di gioco in fase di non possesso con un: 5-3-1/1.
FASE DI POSSESSO
COSTRUZIONE:
In Fase di Costruzione il Cosenza cerca di limitare a zero i rischi, ricorrendo a una CO-STRUZIONE DIRETTA.
Nel rinvio dal fondo il Portiere si affida quasi sempre ad un lancio lungo (72,7% dei casi nella partita analizzata) verso líesterno del campo, in cui si posizionano uno dei due attaccanti insieme alla mezzala e líesterno di parte.
Quando il possesso in fase di costruzione Ë affidato ad uno tra i tre centrali, essi si liberano prima possibile della palla, andando alla ricerca di due soluzioni: giocare in AMPIEZZA o in PROFONDITAí.
LíAmpiezza Ë garantita dai due esterni giocando molto larghi e venendo cercati spesso da passaggi alti.
La Profondit‡ viene attaccata da uníattaccante (Okereke quando gioca), che cerca di ricevere il lancio di uno dei centrali alle spalle dei difensori avversari.
SVILUPPO:
In fase di Sviluppo, con il sistema di gioco 3-3-2-2, viene assunto un atteggiamento offensivo, con le due mezzali che si alzano rispetto alla linea dei 3 intermedi, composta dai due esterni e il centrocampista centrale, andando ad occupare lo spazio alle spalle dei due attaccanti, al fine di creare superiorit‡ numerica nella trequarti avversaria.
Tuttavia la gestione del pallone risulta molto lenta e macchinosa, costringendo la squadra ad affidarsi spesso a passaggi orizzontali o lanci verticali.
LATERALE:
Le catene laterali svolgono un ruolo molto importante nella squadra allenata da Piero Braglia.
I due esterni di centrocampo vengono cercati molto spesso sia in fase di sviluppo che in fase di finalizzazione.
Le due mezzali favoriscono la ricezione del pallone dei due esterni allargandosi e creando superiorit‡ nella zona laterale del campo.
RIFINITURA E FINALIZZAZIONE:
In zona di rifinitura si posiziona líattaccante con maggior qualit‡ (Tutino quando gioca) con il compito di ricevere palla e puntare velocemente la porta, coadiuvato sempre da un minimo di 3 appoggi (1 verticale e 2 laterali).
La finalizzazione viene raggiunta quasi sempre con attacchi diretti (lanci ad attaccare le spalle dei difensori avversari) o grazie alle discese sul fondo di uno dei due esterni (líarea viene attaccata dai due attaccanti e dalla mezzala opposta da dove arriva il cross, mentre al limite dellíarea si posiziona la mezzala di parte).
Uníalternativa utilizzata sono le conclusioni da fuori area (quasi esclusivamente tiri su palla libera).
FASE DI NON POSSESSO
PRIMA PRESSIONE:
La prima pressione viene dettata da una delle due mezzala quando esce in pressione (copertura passaggio lungo linea) si un terzino avversario in possesso di palla; di conseguenza uno dei due attaccanti si posiziona in chiusura preventiva ad un eventuale retropassaggio avversario, mentre líaltro terminale offensivo copre la linea di passaggio nel
centro del campo.
Lo scopo del pressing Ë quello di forzare la giocata avversaria, costringendo la squadra avversaria di effettuare lunghi lanci al fine di riconquistare il possesso sfruttando la propria fisicit‡ difensiva (vinti il 71,4% dei duelli aerei difensivi nella partita analizzata).
LINEA DI CENTROCAMPO:
La linea di centrocampo Ë scaglionata, quando uno dei tre centrocampisti esce in zona palla gli altri due effettuano il marco/copro.
Contro un avversario che si schiera con tre centrocampisti, il centrocampista centrale si alza sul centrocampista basso avversario.
Le due mezzali si abbassano spesso raddoppiando la marcatura sulla zona laterale del campo.
LINEA DI DIFESA:
Il pacchetto arretrato Ë il punto di forza della squadra calabrese.
La linea difensiva composta dai tre centrali, molto fisici, Ë molto solida e compatta, dimostrando sicurezza anche nelle situazioni di difficolt‡.
Utilizzano una marcatura a ëUomo nella zonaí.
In fase di non possesso la linea Ë composta da 5 uomini, con i due esterni che si abbassano sulla stessa linea dei centrali (5-3-1/1); quando si verifica uníuscita sul pallone di uno dei cinque, la linea effettua molto bene le diagonali difensive, stringendosi molto velocemente e formando una linea di quattro uomini.
Difronte ad una squadra che posiziona un giocatore che agisce sulla trequarti, il centrale dei tre, a seconda della situazione, cerca di anticipare o di tenere spalle alla porta líavversario.
A palla coperta la linea, sempre in maniera piuttosto organizzata, si alza accorciando verso la sfera.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
La transizione offensiva Ë una delle armi del Cosenza, sfruttando principalmente la velocit‡ dei suoi attaccanti, e in pi˘ la versatilit‡ dei due esterni che riescono ad appoggiarsi molto velocemente nelle sortite offensive.
Uno dei due attaccanti cerca di smarcarsi preventivamente in modo da ricevere il pallone.
Una volta recuperato il pallone si cerca immediatamente di verticalizzare ed attaccare la porta palla al piede con il maggior numero possibile di appoggi in zona centrale e laterale.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
La transizione difensiva Ë invece un punto debole della squadra di Braglia, in quanto nella maggior parte dei casi con palla persa in fase di sviluppo la difesa rimane scoperta.
Questo perchÈ entrambi gli esterni, partecipando costantemente alla fase offensiva, non riescono a garantire una copertura immediata e di conseguenza i tre centrali di difesa trovandosi a fronteggiare un attacco avversario con palla scoperta ed in inferiorit‡ numerica sono costretti a scappare verso la propria porta.
I tre centrali rimangono in marcatura preventiva non partecipando alla fase offensiva.