INTRODUZIONE
Roy Hodgson, allenatore del Crystal Palace dal 2017, ha totalizzato 31 vittorie, 20 pareggi e 36 sconfitte in 84 partite andando ogni anno a migliorare sia la solidità della squadra che la classifica. Il Crystal Palace nel 2019/2020 ha dimostrato una compattezza difensiva che gli ha permesso di trovarsi in undicesima posizione in classifica con la sesta miglior difesa, avendo però il terzo peggior attacco.
L’allenatore sta ottenendo una posizione decisamente ottima rispetto ad un organico con potenzialità limitate, sia a livello di finalizzazione sia di qualità a centrocampo. Il miglior marcatore della rosa è Jordan Ayew con 8 gol.
La partita analizzata è Crystal Palace – Watford del 7/03/2020 vinta per 1-0.
FORMAZIONI IN CAMPO
- CRYSTAL PALACE (4-3-3): Guaita; Ward, Dunn, Cahill, Van Aanholt, McCarthy, McArthur (70’ Milivojevic), Kouyaté, Ayew, Zaha, Benteke. A disposizione: Hennessy, Kelly, Schlupp, Riedewald, Townsend, Meyer. Allenatore: Hodgson
- WATFORD (4-4-1-1): Foster, Femenia, Kabasele, Cathcart, Masina, Sarr, Hughes (84’ Gray), Capoue, Pereyra (74’ Pussetto), Doucouré, Deeney (74’ Welbeck). A disposizione: Gomes, Mariappa, Dawson, Chalobah. Allenatore: Pearson
- Arbitro: Anthony Taylor
- Marcatori: 28′ Ayew (C)
- Ammoniti: Kouyaté, Zaha, Benteke, Ayew (C), Capoue, Femenia, Doucouré, Pussetto (W)
SISTEMA DI GIOCO
- Modulo base: 1-4-3-3
- Modulo in fase di possesso palla: 1-2/2-2-4
- Modulo in fase di non possesso palla: 1-4-4/2 o 1-5-3/1 (se l’azione offensiva si prolunga).
FASE DI POSSESSO
Il Crystal Palace costruisce dal basso prediligendo la creazione di spazio a partire dai due centrali che si appoggiano ad uno dei due terzini il quale si avvicina per iniziare l’azione.
In caso di squadra avversaria posizionata in maniera non ottimale, il portiere cerca di sfruttare la rapidità del trio offensivo attraverso un lancio in profondità. Lo sviluppo avviene attraverso l’avanzamento del terzino con il supporto del mediano che lo affianca per dargli varianti di passaggio. La scelta principale consiste nello spostare asimmetricamente la squadra sulla corsia laterale per creare densità e superiorità numerica.

Van Aanholt è il candidato principale per supportare l’azione offensiva tramite sovrapposizioni e scambi corti per le ali così da alzare il baricentro della squadra.
L’altro esterno (Ward) e il mediano (McCarthy), in fase di possesso, si posizionano all’altezza della metà campo per dare un’alternativa in ampiezza qualora l’azione sulla fascia principale non dovesse essere efficace aprendo così gli spazi; non supportano quasi mai l’azione oltre centrocampo per dare consistenza ed eventuale supporto difensivo. Una delle due mezzali, a seconda del lato, supporta l’azione mentre l’altro avanza lentamente in caso di palloni arretrati in appoggio sulla trequarti in zona di rifinitura tenendosi pronto a ripiegare.
Le ali, dotate di ottima tecnica individuale e corsa, puntano spesso l’uomo cercando l’1 contro 1 o fraseggio nello stretto, aiutate anche dalla punta centrale Benteke che fa da sponda muovendosi su tutto il fronte offensivo. La chiave primaria consiste nell’aprire, con passaggi corti, la difesa avversaria e sfruttare la mobilità offensiva data principalmente da Zaha e Ayew che creano ampiezza, permettendo attacchi diretti.
Se la difesa si schiera, impedendo ai giocatori offensivi l’ingresso in area, un’opzione frequente è lo scarico alla mezz’ala che, salendo, può calciare da fuori.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso la squadra gioca con un 4-4/2 con la difesa schierata in linea difendendo a zona con due linee di copertura. Quando subiscono attacchi laterali l’esterno si allarga creando una diagonale lunga tramite il raddoppio della mezzala. L’altro centrocampista accorcia insieme al mediano in supporto dei centrali, creando una posizione scaglionata con la linea di difesa.
Se il difensore centrale scala al posto del terzino in copertura, il mediano va ad occupare il posto libero in centro della difesa. Alla fine di questa manovra, si trovano spesso con un 5-3/1 con una linea di copertura davanti alla difesa formata da McArthur, Kouyaté e uno tra Zaha o Ayew (più frequentemente quest’ultimo).

Quando subiscono un attacco centrale, invece, l’ala che torna a difendere attua un pressing sul portatore di palla, mentre i tre centrocampisti si posizionano in maniera scaglionata limitando la manovra dell’avversario costringendoli ad attaccare per vie laterali. Cahill è il difensore che cerca l’anticipo, sempre coperto da McCarthy che è come un difensore aggiunto facendo da collante con le mezzali.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
La squadra cerca contropiedi con attacchi diretti sulle fasce dove gli attaccanti si sono preventivamente liberati creando ampiezza, oppure, attraverso scambi ravvicinati. In genere, i contropiedi vengono sempre effettuati sfruttando una fascia, con il supporto della punta e dell’ala che si era preventivamente smarcata e tramite il sostegno dell’altro esterno che si allarga cercando un varco nella difesa e, infine, di una mezzala o del terzino più vicino che segue l’azione offrendo un appoggio creando uno scaglionamento.

TRANSIZIONE DIFENSIVA
Nel momento in cui la squadra perde palla tenta subito di recuperarla per ripartire velocemente attuando un contropressing dalla trequarti. Il resto della formazione si ricompatta subito e difficilmente si trova scoperta, avendo due difensori sempre molto arretrati, un terzino e un mediano che da centrocampo convergono velocemente.
ANALISI SWOT
Punti di forza
- Squadra che resta sempre molto compatta in fase di non possesso, difficile da prendere in contropiede, infatti, subisce meno gol rispetto alla media delle squadre a pari classifica.
- Il centrocampo formato da tre giocatori, caratterizzati più da intensità ed interdizione che d’impostazione, permette un filtro in mezzo al campo notevole che fa subire alla squadra poche azioni in velocità e le permette di essere quasi sempre in superiorità difensiva.
- Le ali sono molto disciplinate tatticamente alternandosi in fase di copertura in maniera ottimale mentre Benteke fa un gran lavoro di raccordo nella trequarti.
Punti di debolezza
- Attaccando con pochi uomini, anche se di qualità, non hanno molte varianti offensive, in più non hanno un finalizzatore d’area, essendo Benteke un bravo attaccante di sponda e manovratore del gioco poco propenso al gol, come dice il suo score: 1 gol in 20 partite di campionato.
- Spesso i difensori iniziano l’azione con passaggi corti anche in situazioni di pressing e questo li porta spesso a sbagliare trovandosi così in difficoltà.