Non si sa quanto José Mourinho sia rimasto soddisfatto dei risultati della campagna acquisti di quest’anno del Manchester United, visto che i cugini del City hanno vinto il campionato lasciando alle loro spalle proprio i Red Devils del Mou in seconda posizione con un distacco di 19 punti. Campagna acquisti che tra estate e inverno ha visto arrivare in casa Manchester (tra i più forti), l’attaccante Lukaku dall’Everton, il centrocampista Matic dal Chelsea e il talento Alexis Sànchez dall’Arsenal (trattativa invernale che ha compreso il trasferimento di Mikhitaryan dallo United ai Gunners).
Il Manchester United si piazza in seconda posizione alla fine di questo campionato, staccando di 4 punti il Tottenham, vincendo 25 partite, pareggiandone 6 e perdendone 7. I ragazzi di Mourinho segnano 68 reti (quinto attacco del campionato) e ne incassano 28 (seconda miglior difesa del campionato, primo il City con 27).
Una squadra tutt’altro che vecchia quella del Mou, con una media età di 26.8 anni, con un possesso palla medio del 52,4%. Risulta prima per reti segnate da fuori area e seconda per reti segnate di testa. Dopo City e Chelsea e la squadra migliore per duelli aerei, ma anche la squadra che tra le big del campionato ha totalizzato meno tiri in porta. È una delle squadre che ha subito più falli questa stagione ed è la terza squadra inglese per dribbling effettuati, con il 72% di successo. Una squadra rapida e veloce nelle sue giocate, ma che ha concretizzato molto meno di quello che avrebbe potuto, visto la rosa.
Tra i giocatori più influenti di questa stagione troviamo Lukaku, con 50 presenze, 27 reti (5 in Champions League) e 9 assist risulta il giocatore più prolifico della squadra, e inoltre risulta il giocatore dello United che tocca più palloni in area avversaria. È anche primo nella sua squadra per precisione nei tiri in porta (52%).
Altri due giocatori fondamentali per Mourinho sono Martial e Sànchez, il primo con 44 presenze e il secondo (arrivato nella sessione invernale del mercato) con 39 presenze, ma entrambi con 11 reti segnate e 9 assist a testa. Sànchez tra l’altro risulta in squadra il giocatore con più percentuale di successo nei dribbling (dati che vanno divisi tra prestazioni con l’Arsenal e lo United).
L’ala destra Lingard, invece, conclude la stagione con 47 presenze 13 resti e 7 assist. A centrocampo spicca Pogba, che accumula 36 presenze, 6 reti e 12 assist, e risulta il primo della sua squadra per tiri da fuori area e per passaggi filtranti per i compagni, tra l’altro il francesino risulta il giocatore che riceve più falli ma anche quello che ne commette di più, oltre ad essere anche il primo per passaggi chiave, insieme a Mata. Appunto Mata, con 39 presenze, 3 goal e 7 assist, risulta il giocatore del Manchester che effettua più lanci della squadra con una percentuale di successo del 63%. Chiudiamo il centrocampo con Matic, che con 48 presenze, 2 goal e 4 assist, non sembrerebbe cosi incisivo nel gioco di Mourinho, ma è solo un’impressione, perché il centrocampista dei Red Devils è quello che effettua più passaggi, ed è anche colui che effettua più duelli difensivi oltre ad intercettare più passaggi di tutti. Un vero e proprio perno del centrocampo. I terzini giocano molto alti, sono Young e Valencia. Young è uno dei giocatori che dribbla di più (78% dribbling riusciti), con propensione al cross sempre verso l’area piccola, ed è anche il giocatore più ammonito della squadra. Valencia sulla fascia destra spinge in ugual modo, con una percentuale di dribbling molto più bassa del collega terzino, ma la sua propensione a crossare in area è molto alta.
Il centrale difensivo Smalling è secondo in premier per successo nei duelli difensivi (38%), anche se a volte risulta superficiale nelle marcature. Insieme al collega di difesa Bailly, occupano la quarta e quinta posizione in premier per duelli aerei vinti (70%), non male come statistica, visto il campionato affrontato in Inghilterra, con molte squadre competitive.
Il Manchester United scende in campo con un 4-3-3 che in fase di non possesso tende a mutare in un 4-2-3-1.
In porta c’è De Gea, apprezzato molto in Inghilterra e seguito da mezza Europa. La difesa a 4 è composta dai centrali Bailly e Smalling, affiancati a sinistra da Young e a destra da Valencia. Il centrocampo a tre molto solido con Herrera, Pogba e Matic, e il terzetto offensivo con Lukaku punta centrale supportato a sinistra da Sànchez e a destra da Lingard. In fase di non possesso, Pogba si alza rispetto ai compagni di centrocampo e viene affiancato dalle ali Sànchez e Lingard, i quali formano insieme al francese una linea a tre dietro l’unica punta Lukaku. Herrera e Matic formano la linea mediana a due davanti alla difesa. Tutto ciò da vita al 4-2-3-1 attuato dai giocatori di Mourinho in fase di non possesso.
FASE DI POSSESSO:
In fase di costruzione, la maggior parte delle volte, il Manchester effettua un attacco diretto sulla punta Lukaku, il quale tende a spostarsi dalla zona centrale del campo alla ricerca della palla, per effettuare sponde aeree per gli inserimenti di Sànchez o Lingard in base alla posizione del pallone. Quando la punta dello United si sposta verso uno dei due lati del campo, l’ala di riferimento si sposta al centro prendendo il suo posto, pronta ad ‘inserirsi. Si aggiunge poi il supporto dei centrocampisti, i quali accorciano verso gli attaccanti per sostenere la manovra d’attacco o per recuperare subito palla in caso il possesso venga interrotto dagli avversari. Sono rare le volte in cui i ragazzi del Mou tentano una costruzione bassa con il possesso palla, ma i risultati spesso risultano negativi, si perde palla e si rischia di subire una ripartenza pericolosa. La squadra sembrerebbe non predisposta a questo tipo di costruzione.
In fase di sviluppo si passa quasi sempre dai piedi di Pogba, il quale con le sue giocate è in grado di servire in modo molto preciso i compagni ed è anche in grado di effettuare inserimenti pericolosi, che talvolta portano anche al goal. Il francese è uno degli assi della squadra nei passaggi nella trequarti avversaria, e sviluppa la manovra verticalizzando su una delle due ali, in questo caso su Sànchez che vede il terzino compagno di squadra che sale a supportare la manovra, il quale viene servito in uno spazio ampio dato che la concentrazione del gioco era tutta al centro del campo. Gran parte dello sviluppo del gioco dei Red Devils è basato sulle corsie esterne, dove spesso sono i terzini Valencia e Young con le loro sovrapposizioni ad arrivare al cross.
Rifinitura e finalizzazione della squadra di Mourinho sono direttamente collegate e possono essere create in due modi. Nel primo caso Lukaku protegge palla permettendo alle ali Sànchez e Lingard di effettuare inserimenti pericolosi alle spalle dei difensori, sfruttando tutta la loro velocità palla al piede. Quindi spesso e volentieri Lukaku si trasforma in uomo assist per i compagni di squadra, sfruttando molto bene il suo potere fisico e la sua tenacia nella protezione del pallone. Ma la soluzione che sembra piacere di più allo United è proprio l’inserimento del francesino Pogba. Infatti, quando si accende Sànchez diventa pericolosissimo sulla sua corsia laterale, punta l’esterno avversario di difesa e riesce a trovare spazio per il cross verso Herrera, che appoggia appunto per l’inserimento preciso di Pogba che insacca indisturbato. Due giocatori fondamentali per questa squadra, uno per velocità e fantasia, l’altro per fisicità e tecnica.
FASE DI NON POSSESSO:
In fase di non possesso la squadra inizialmente muta il proprio sistema di gioco in un 4-2-3-1, fino ad arrivare ad un 4-5-1 compatto nella propria metà campo, con l’unica punta Lukaku più libero da compiti di marcatura ma con i 4 difensori e i 5 centrocampisti molto corti e compatti. Quindi le ali Sànchez e Lingard si abbassano ai lati dei tre centrocampisti, la squadra si muove in modo coordinato, e questo modo di difendersi concede poche occasioni agli avversari. Quando invece la squadra avversaria inizia una costruzione bassa (soprattutto se lo United è in svantaggio), il Manchester attua un pressing alto, addirittura con 7 giocatori negli ultimi 30 metri avversari. Effettua questo pressing in modo molto deciso, puntando al recupero palla nel minor tempo possibile. In fase difensiva però c’è da sottolineare la poca attenzione sulle palle inattive dei difensori di Mourinho, che subiscono appunto troppi tiri e goal dai calci piazzati.
Molto importante il lavoro di Sànchez e Lingard in fase di ripiegamento, senza lasciare quasi mai sull’uno contro uno i propri terzini. Pogba resta il giocatore predisposto all’uscita sul portatore palla, e in generale è lui il giocatore che ha il compito di svariare la sua posizione in campo, andando spesso anche ad intercettare le linee di passaggio vista anche la sua superiorità fisica e atletica.
TRANSIZIONI:
Durante la transizione positiva, i giocatori di Mourinho attuano un consolidamento del possesso palla, passando dai centrocampisti e soprattutto cercando sempre Pogba. Si consolida il possesso per poi cercare l’ala o la sponda della punta centrale, inoltre i terzini si alzano pronti per la sovrapposizione. Con più campo aperto invece, la squadra prova l’attacco diretto su una delle due ali alte, ma è una soluzione che rare volte lo United porta a termine in modo preciso.
In fase di transizione negativa il Manchester “scappa” verso la propria porta, anche perché in questo caso la velocità e la bravura tecnica degli avversari non permettono altra soluzione. Quindi la difesa terrà la linea a 4, con Smalling in uscita sull’avversario in possesso a ridosso della difesa, nell’intento di rallentare la manovra avversaria per permettere il fondamentale recupero dei centrocampisti. L’altro centrale difensivo copre l’uscita del collega di reparto e i due terzini seguono la discesa laterale degli avversari esterni, i quali in questo caso, giocano molto in ampiezza.
ANALISI SWOT e CONCLUSIONI:
Punti di forza:
- Fisicità imponente
- Corsie laterali veloci e fluide
- Cross e saltatori in fase offensiva
- Inserimenti dei centrocampisti
- Individualità dei singoli (Pogba, Matic, Sànchez, Lukaku)
Punti deboli:
- Marcature sulle palle inattive contro
- Difficoltà nella costruzione bassa.
Concludendo, notiamo come il Manchester di Mourinho assomigli per certi aspetti all’Inter dello stesso Mou che vinse tutto nel 2010. Il gioco sulle corsie laterali con le sovrapposizioni dei terzini che si alzano molto in fase offensiva lasciando tal volta troppi spazi per il contropiede avversario, la quantità di cross effettuati verso l’area piccola per la fisicità di Lukaku e l’inserimento centrale dei centrocampisti. Sono tutti fattori principali dei principi di gioco dell’allenatore portoghese. Come il sistema difensivo che è risultato molto positivo quest’anno, subendo solo un goal in più dei campioni d’Inghilterra del City. Infatti, la differenza abissale di 19 punti tra le due squadre è data dalla fase offensiva, dove i Red Devils non hanno sempre eccelso. Solo quinti per reti segnate, 38 in meno rispetto ai vincitori del campionato.
Una stagione conclusasi in modo amaro per lo United che ha visto sfumare anche la possibilità di trionfare almeno in FA Cup, perdendo 1-0 la finale contro il Chelsea.