Bruno Tedino ha dovuto interrompere la sua carriera da calciatore a soli 22 anni a causa di un serio problema fisico.
Subito dopo ha cominciato la carriera da allenatore nelle giovanili del San Donà, continuando poi in quelle di Treviso, Conegliano, Montebelluna e Venezia (dove conosce il presidente Zamparini).
Nella stagione 1998-1999 passa al calcio professionistico con il Novara, fino a ricevere la chiamata della nazionale italiana Under 16 nel 2013, passando per Pordenone, Sudtirol, Pistoiese, Sangiovannese e Jesolo.
Dopo aver avuto un’esperienza anche nell’Under 17, Tedino si mette in mostra nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017 alla guida del Pordenone, raggiungendo i playoff in entrambe le stagioni, uscendo in semifinale contro Pisa e Parma che hanno poi ottenuto la promozione in serie B.
È quest’ultima esperienza che convince il presidente Maurizio Zamparini a consegnare all’allenatore trevigiano la panchina del Palermo con l’obiettivo di ritornare subito in serie A.
SISTEMI DI GIOCO
- SISTEMA DI GIOCO DI BASE: 3-5-2
- SISTEMA DI GIOCO IN FASE DI POSSESSO: 3-3-4
- SISTEMA DI GIOCO IN FASE DI NON POSSESSO: 5-3-2
FASE DI POSSESSO
Costruzione
Il Palermo di Tedino, imposta la manovra da dietro con uno dei 3 centrali difensivi, solitamente con uno dei due centrali esterni che portano il pallone lungo la fascia di competenza per poi scaricarlo all’esterno di centrocampo di parte o verso il centro.
In alternativa, il mediano (Jajalo) viene in contro a giocare la palla e mettere ordine.
Se pressati in costruzione non cercano di eseguire un disimpegno difficoltoso ma lanciano lungo con il portiere alla ricerca di una delle due punte o di uno dei due esterni di centrocampo (è preferito il lato sinistro) attaccando la seconda palla.
Sviluppo
Lo sviluppo del gioco avviene quasi sempre attraverso i piedi di Coronado che, partendo da centrocampista interno di sinistra di un centrocampo a 5, si occupa di portare il pallone in zona di rifinitura, verticalizzando sui due attaccanti o sull’altro centrocampista interno che potrebbe inserirsi. Inoltre, la squadra siciliana sviluppa una buona mole di gioco anche sulle corsie esterne.
Aree Laterali
Il Palermo sfrutta molto le catene laterali composte dall’esterno e l’interno di centrocampo che si allarga; la più utilizzata in fase di sviluppo è quella di sinistra, in quanto è la zona di competenza del faro del gioco Coronado, mentre in fase di transizione offensiva si sfrutta la velocità in campo aperto dell’esterno destro di centrocampo Rispoli.
Finalizzazione
La squadra ricerca la finalizzazione soprattutto con cross e traversoni dal fondo alla ricerca delle due punte, sfruttando la sovrapposizione degli esterni di centrocampo ai centrocampisti interni.
Sono molto sfruttate le incursioni palla al piede dei centrocampisti interni, soprattutto da parte di Coronado, che tentano una triangolazione al limite dell’area con una punta in uscita in modo da trovarsi davanti al portiere in posizione favorevolissima per la finalizzazione.
I rosanero hanno, come ulteriore opzione di finalizzazione, il tiro da fuori area, che viene provato perlopiù dai centrocampisti centrali.
FASE DI NON POSSESSO
In questa fase i rosanero si dispongono con un 5-3-2 molto corto grazie all’abbassamento dei 2 esterni di centrocampo sulla linea dei 3 difensori centrali.
Prima pressione + Pressing
La squadra di Tedino lascia il primo passaggio di impostazione alla squadra avversaria realizzando una prima pressione, ovvero chiudendo gli scarichi verticali, per poi andare a pressare il portatore di palla.
Difesa
La difesa marca a zona. Uno dei 3 difensori centrali esce ad affrontare il possessore di palla mentre gli altri 2 formano la linea di copertura coadiuvati dall’esterno di centrocampo presente sul lato debole. La linea difensiva non attua la tattica del fuorigioco.
Centrocampo
Il centrocampo tendenzialmente aspetta sulla propria trequarti quando la squadra avversaria è in possesso di palla, ma sporadicamente va in pressione soprattutto con il centrocampista interno Gnahorè, che per caratteristiche è quello più indicato.
Aree Laterali
Il centrocampista interno esegue dei raddoppi in aiuto all’esterno di centrocampo di parte, mentre il difensore centrale esterno va a copertura del primo palo, formando una “diagonale lunga”.
FASE DI TRANSIZIONE
Offensiva
Il Palermo, una volta recuperata palla, non attua un consolidamento del possesso ma va alla ricerca di verticalizzazioni veloci alla ricerca degli attaccanti che vanno in profondità.
In questa fase si sfrutta la velocità in campo aperto dell’esterno destro di centrocampo Rispoli.
Difensiva
La difesa esegue coperture preventive con i 3 difensori centrali, che cercano il temporeggiamento in attesa del rientro degli esterni di centrocampo.
La squadra di Tedino concede poche transizioni offensive agli avversari, in quanto il centrocampo esegue il contropressing cercando l’immediata riconquista del pallone, spesso preferendo di commettere dei falli a costo di evitare di essere colpita in ripartenza.
ANALISI SWOT
Punti di forza:
- Fasce laterali
- Difesa molto attenta
- Molto pericolosi in transizione offensiva
Punti di debolezza:
- Il contropressing molto aggressivo, se eluso con un buon palleggio da dietro, consente gli avversari di sfruttare la distanza ampia fra difesa e centrocampo e quindi essere pericolosa in zona di rifinitura.
- Reparto d’attacco poco dinamico, con i due attaccanti spesso piatti.