INTRODUZIONE
Nonostante la vittoria del settimo titolo negli ultimi 8 anni, la stagione 2018/19 non può considerarsi positiva per il Paris Saint Germain, a causa della terza eliminazione di fila subita agli ottavi di Champions League, davvero troppo poco visti gli ingenti investimenti effettuati da parte della dirigenza.
Malgrado ciò è stato comunque deciso di dare continuità al progetto iniziato lo scorso anno, confermando alla guida il talentuoso allenatore tedesco Thomas Tuchel, che anzi ha recentemente rinnovato il contratto fino al 2021, con ben chiaro l’obiettivo di essere protagonisti fino in fondo nella massima competizione europea per club.
La partita analizzata si riferisce proprio alla Champions League 2019/20, il ritorno degli ottavi contro il Borussia Dortmund, dove il PSG doveva ribaltare la sconfitta subita in terra tedesca per 2 a 1. A dispetto delle difficili condizioni ambientali, la partita è stata giocata a porte chiuse a causa dell’emergenza Covid-19, i parigini sono riusciti a rimontare lo svantaggio, guadagnandosi il passaggio ai quarti grazie ad una bella vittoria per 2 a 0, nonostante qualche assenza pesante, come Verratti e T. Silva o giocatori acciaccati, come Mbappé, entrato solamente nel secondo tempo.
Tabellino:
- PSG (4-4-2): Navas; Kehrer, Marquinhos, Kimpembe, Bernat; Di Maria (78′ Kurzawa), Paredes (92′ Kouassi), Gueye, Neymar; Sarabia (63′ Mbappé), Cavani. A disposizione: Rico, Diallo, Draxler, Icardi. Allenatore: Tuchel
- BORUSSIA DORTMUND (3-4-3): Burki, Zagadou, Hummels, Piszczek; Hakimi (87′ Gotze), Emre Can, Witsel (71′ Reyna), Guerreiro; Sancho, Haaland, T. Hazard (68′ Brandt). A disposizione: Hitz, Akanji, Schmelzer, Dahoud. Allenatore: Favre
- Reti: 28′ Neymar, 46′ Bernat
- Ammonizioni: Haaland (B), Hummels (B), Bernat (P), Di Maria (P), Mbappé (P), Marquinhos (P).
- Espulsioni: 88′ Emre Can (B) rosso diretto
- Recupero: 2′ minuti nel primo tempo, 5′ minuti nel secondo tempo.
SISTEMI DI GIOCO
- Modulo base: 1-4-2-2-2
- Modulo in possesso palla: 1-2-4-2-2
- Modulo in non possesso palla: 1-4-4-2
Tuchel non è un allenatore troppo legato ad un singolo modulo di gioco, ad esempio nella partita d’andata ha schierato la squadra secondo un 1-3-4-2-1, speculare a quello degli avversari.
Comunque lo schieramento base di questa stagione è l’1-4-2-2-2, scelto anche per la partita in questione, forse anche memore delle difficoltà riscontrate nella partita di Dortmund, dove la sua squadra era risultata troppo piatta e poco pericolosa.
FASE DI POSSESSO
Il PSG è una squadra che ricerca il possesso come mezzo per controllare la partita, ma non ne fa questione imprescindibile. Infatti mentre nelle partite della Ligue 1, il possesso raggiunge valori medi del 61.8%, negli incontri di Champions il dato si abbassa al 53%, dimostrandosi più cauto quando affronta avversari più difficili.
Anche nella partita analizzata possiamo notare una netta differenza tra il primo tempo, nel quale la squadra doveva rimontare lo svantaggio dell’andata, ha tenuto la palla per il 53% del tempo, mentre nel secondo hanno ceduto il controllo del pallone agli avversari, abbassato il baricentro e puntato su rapide ripartenze, registrando un dato solamente del 35%.
Costruzione e Sviluppo
Preferiscono iniziare con un gioco fraseggiato corto per attirare il pressing avversario, infatti il Paris Saint Germain è la squadra che effettua meno lanci lunghi sia in Ligue 1 che in Champions League. Solitamente muovono il pallone nel centro sinistra del campo, dove i 2 difensori centrali si associano al centrocampista centrale sinistro, che viene loro in supporto, proponendosi spesso per una giocata a muro. Il terzino anch’esso è pronto aiutare la costruzione. Il trequartista e la punta del lato della costruzione lavorano in sincronia, facendo dei movimenti opposti, uno viene corto, mentre l’altro va lungo.
Nella lavagna tattica sotto possiamo vedere un rombo formato dal Portiere K. Navas, i due difensori centrali Marquinhos e Kimpembe ed il centrocampista Paredes, più Bernat a supporto. Kimpembe riceve palla dal Terzino spagnolo e trova Sarabia, la punta, alle spalle della pressione avversaria, che ha il tempo per controllare e servire Neymar, che può innescare un 3vs3, potenzialmente molto pericoloso.

Se il centrocampo è schermato bene, si può assistere alla discesa di uno dei 2 mediani in mezzo o ai lati dei due centrali difensivi, dando vita alla classica salida Lavolpiana.
Nella fase di sviluppo la squadra si schiera con un 1-2-4-2-2, i terzini si alzano e si schierano in linea con i due mediani e sono i giocatori deputati a fornire ampiezza, dilatando le maglie del centrocampo avversario, mentre i 2 trequartisti, invece, si stringono e vanno a posizionarsi negli half-spaces, alle spalle della seconda linea di pressione.
I due attaccanti, restano alti, con il compito di allungare la linea difensiva avversaria e fissare i centrali impedendogli di uscire aggressivamente sulle ricezioni dei trequartisti parigini, garantendo loro tempo e spazio.

Neymar ha più libertà di movimento, potendo cercare la ricezione anche al centro, mentre Di Maria, a volte, resta largo, dando vita ad uno schieramento asimmetrico, con Kherer, terzino destro che resta più basso e sale solamente quando Di Maria si porta in mezzo.
Bernat, il terzino sinistro, che ha caratteristiche più offensive, invece resta sempre largo, associandosi con Neymar ed è proprio dalla fascia sinistra che partono la maggior parte degli attacchi.
Rifinitura e Finalizzazione
L’obiettivo del PSG è come detto quello di far ricevere i propri trequartisti alle spalle del centrocampo avversario, con tempo e spazio per poter puntare la linea difensiva, sfruttando le notevoli qualità tecniche ed in conduzione della propria batteria di trequartisti.
La finalizzazione avviene tramite palle filtranti, sono la squadra che ne effettua di più, sia in Ligue 1 che in Champions League, sfruttando la bravura nei movimenti senza palla di Cavani, Mbappé e Icardi
FASE DI NON POSSESSO
La situazione principale in fase di non possesso è una difesa in blocco medio, schierandosi con un 1-4-4-2, che mira a chiudere tutte le linee di passaggio centrali verso la propria trequarti difensiva, permettendo solo un giro palla tra i difensori centrali e mira ad indirizzare il possesso avversario verso le fasce. Proprio il passaggio laterale da difensore centrale a esterno è l’innesco per il pressing.
Nella lavagna tattica possiamo vedere appunto come il segnale per iniziare la forte pressione sia il passaggio di Zagadou a Guerreiro. Di Maria esce sull’esterno portoghese e aiutato anche dalla linea laterale, che limita le opzioni al suo avversario, lo costringe a ripassare la palla nuovamente al centrale francese, che ha subito Cavani addosso. L’altra punta, Sarabia, è pronta ad aggredire un eventuale scarico ad Hummels, i due centrocampisti, Gueye e Paredes, sono pronti in caso di passaggio ai centrocampisti avversari. Neymar stringe verso il centro, se ci fosse un cambio di gioco avrebbe il tempo di scalare sul lato. I terzini, Bernat e Kherer, marcano i trequartisti avversari, mentre i difensori centrali, Marquinhos e Kimpembe, hanno un vantaggio numerico sull’unica punta giallonera, rendendo complicato anche ricorrere al lancio lungo.

Grazie a questi movimenti ben coordinati il PSG è riuscito a recuperare molto velocemente la palla nel primo tempo, applicando una forte pressione, come ci indica il PPDA di soli 7,4, cioè permettevano poco più di 7 passaggi per azione difensiva al Dortmund e registrando ben 12 recuperi nella metà campo avversaria.
Nel secondo tempo, forte dei 2 gol di vantaggio, come abbiamo detto la squadra parigina ha preferito cedere il controllo del pallone agli avversari, adottando un atteggiamento più cauto, preferendo una difendendosi in modo posizionale, sempre schierati con un 1-4-4-2, con Neymar e Di Maria schierati da centrocampisti puri.
Proprio i 2 sopracitati possono essere gli anelli deboli della fase difensiva transalpina. Per caratteristiche sono molto offensivi e non sempre hanno la giusta concentrazione o il giusto spirito di sacrificio per assolvere i compiti difensivi assegnategli dal loro allenatore.
Infatti il Borussia ha cercato spesso di trovare l’uomo alle loro spalle, creando più volte pericolose situazioni di 2vs1 contro il terzino.
TRANSIZIONE POSITIVA
Il Paris Saint Germain è una squadra piuttosto pericolosa in transizione positiva, hanno segnato 5 gol in Ligue 1, miglior dato del campionato, e 2 in Champions League, collocandosi al secondo posto della speciale classifica.
Se recuperano palla, soprattutto in zona blocco medio, cercano subito verticalizzare verso i propri giocatori offensivi, cercando di sfruttare la disorganizzazione del blocco difensivo avversario.
Neymar e soprattutto Mbappé, sono letali quando possono essere innescati con campo davanti.
TRANSIZIONE NEGATIVA
Se la palla viene persa in zone alte del campo, la squadra prova subito ad effettuare un contro-pressing, per cercare di recuperare il pallone nel più breve tempo possibile e provare ad utilizzare la disorganizzazione degli avversari.
I terzini accompagnano molto l’azione, lasciando molto spazio alle spalle. Soprattutto a sinistra, dal lato di Bernat, che fa più fatica a recuperare possono nascere dei pericoli importanti.
CONCLUSIONI
Il PSG è una squadra dal grandissimo spessore tecnico, dotata di campioni di livello mondiale e forte in tutti i reparti.
Tuchel sta facendo un ottimo lavoro, anche se spesso questo passa in secondo piano e si tende a concentrarsi solo sul nome dei giocatori presenti in rosa.
Il tecnico tedesco sembra aver trovato la quadratura del cerchio con il nuovo modulo, che pare essere in grado di sfruttare al meglio gli interpreti a disposizione. C’è bisogno però che tutti i giocatori si sacrifichino l’uno per l’altro, anche i più talentuosi, cosa che non sempre avviene, minandone la stabilità difensiva. Se questo avverrà e gli infortuni, che negli anni scorsi hanno tormentato la squadra nei momenti topici della stagione, daranno tregua ai transalpini, potrebbe essere la volta buona per essere protagonisti anche in campo europeo.
SWOT
PUNTI DI FORZA:
- Grandi qualità in tutti i reparti
- Attacco veramente stellare
- Raffinato gioco di posizione
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- A volte si dimenticano di giocare di squadra e si affidano troppo alle individualità
- I trequartisti non sempre apportano il giusto impegno difensivo
- Bernat ha grosse amnesie difensive