Analisi realizzata da Federico Caldarone, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Prossimo avversario della Roma di Eusebio di Francesco agli ottavi di finale di Champions League, il Porto allenato da Sergio Conceição procede a passo svelto sia in campionato che nelle competizioni europee. I bianco blu guidano la classifica della Primeira Liga portoghese con 5 punti di vantaggio sul Benfica e, fino ad ora, hanno dimostrato di meritare ampiamente il primato. Ma vediamo nello specifico quali sono i principi e i dettami tattici più ricorrenti nella squadra portoghese allenata da Conceição.
PRINCIPI DI GIOCO
La squadra portoghese ha nell’elevata dinamicità offensiva e nella spiccata solidità difensiva le sue doti migliori. Il modulo di partenza è un 4-4-2 dal baricentro piuttosto avanzato che in fase offensiva diventa un 3-1-4-2 con i due terzini a comporre costantemente un valore aggiunto al comparto offensivo. In fase difensiva, invece, il 4-4-1-1 è il modulo adottato dagli uomini di Conceicao: alternativamente, uno dei due attaccanti si abbassa a dare manforte quando la squadra non è in possesso del pallone.
FASE DI POSSESSO (MODULO 3-1-4-2) La squadra di Conceicao cerca di dare meno punti di riferimento possibili quando è in possesso del pallone: i due terzini si proiettano costantemente in avanti quando la squadra è in possesso del pallone. I due laterali difensivi si alzano fin sulla linea degli attaccanti, occupando lo spazio lasciato libero dal movimento a stringere verso il centro del campo dei due esterni di centrocampo. Si viene a comporre quasi una linea a 6 uomini costantemente proiettata in avanti, con i soli due centrali difensivi e i due centrali di centrocampo a mantenere l’equilibrio tattico della squadra. Di norma sono proprio questi 4 calciatori ad iniziare l’azione costruendo dal basso, distribuendosi all’interno di un rombo ordinato.

Sempre due opzioni di scarico per il portatore di palla, che riesce ad evadere la pressione avversaria in maniera piuttosto agevole. Di norma ad occuparsene sono i due centrali di difesa e i due mediani di centrocampo; il resto della squadra si dispone scaglionata lungo un asse orizzontale posizionato all’altezza della linea difensiva avversaria. In fase di sviluppo, l’obiettivo primario è creare spazi per gli inserimenti in profondità alle spalle della difesa. Gli attaccanti tendono a fare densità su un lato del campo, per poi spostare il gioco con precisi cambi di direzione che costringono gli avversari a ripiegare frettolosamente sul lato debole. Creare superiorità su un lato del campo per poter aprire spazi necessari agli inserimenti puntuali dei giocatori d’attacco, soprattutto i terzini.

È importantissimo, in fase di rifinitura, il ruolo di uno dei due esterni di centrocampo, Brahimi, che dal lato sinistro converge quasi sempre verso il centro del campo. Il giocatore algerino offre sempre una possibilità di scarico tra le linee, costringendo i difensori avversari a una scelta forzata: uscire in chiusura o lasciare la possibilità della giocata tra le linee. In fase di finalizzazione, poi, la linea di difesa avversaria viene attaccata sempre attraverso un attacco diretto per i tagli o i passanti verso l’esterno del campo o tramite triangolazioni veloci e sovrapposizioni che coinvolgono le catene laterali.
FASE DI NON POSSESSO (MODULO 4-4-1-1) In fase di non possesso, a difesa schierata, l’atteggiamento è quello della difesa a zona più pura, ma la vera forza della squadra portoghese è senza dubbio il pressing. La squadra tende a restare in concentrata in 20-30 metri di campo, e, una volta superata dagli avversari la prima pressione degli esterni di centrocampo o dei due attaccanti, il resto dei giocatori si concentra tutta nei pressi del portatore di palla, dove ha inizio il pressing sistematico da parte del resto della squadra.

Uno dei due attaccanti partecipa sempre alla manovra: dopo la prima fase di disturbo per vie centrali della costruzione avversaria, il possesso avversario viene indirizzato verso le zone laterali del campo, dove è più facile svolgere un pressing che funzioni efficacemente. I due centrocampisti centrali al centro del campo si scaglionano, tenendo come primo punto di riferimento il posizionamento del pallone, ma rompendo costantemente lo schieramento ordinato per attuare il pressing sul portatore. Uno dei due attaccanti non partecipa mai attivamente al pressing, posizionandosi piuttosto in zona luce alle spalle dei centrocampisti, pronto a fornire un appoggio istantaneo in caso di recupero del pallone. Uno schieramento compatto e ordinato, particolarmente aggressivo e di grande efficacia tattica, che punta a recuperare il possesso del pallone nella maniera più rapida possibile, nella zona del campo più avanzata possibile.
FASE DI TRANSIZIONE
La fase di transizione è particolarmente importante nell’economia tattica della squadra di Conceicao. I portoghesi eccellono sia nella transizione positiva che in quella negativa: è di importanza cruciale ridurre al minimo i tempi in entrambe le fasi per cercare di sfruttare le qualità tecniche e atletiche dei propri giocatori. Per questo è particolarmente funzionale il posizionamento raccolto, e la creazione di densità in una certa zona del campo. Una volta perso il possesso del pallone, la presenza di più uomini possibili nelle vicinanze permette di riaggredire immediatamente il portatore avversario e recuperare il prima possibile il possesso. Una volta riacquistato, infatti, il primo obiettivo è la verticalizzazione diretta verso i tagli e i passanti alle spalle della linea difensiva avversaria.