Il Racing Genk, o semplicemente Genk è una squadra militante nella Pro League, la massima serie del campionato belga. Nella stagione 2018-2019 è allenata dal tecnico Philippe Clement.
Il Genk si dispone con una linea difensiva composta da 4 giocatori, molto propensi alla marcatura. Il centrale Aidoo spicca in questa caratteristica, agevolato anche dalla struttura fisica. La linea di centrocampo è composta da 2 giocatori che hanno più compiti di copertura e filtro di gioco rispetto alla costruzione. Nel dettaglio Berge e Malinovskiy infatti, non spiccano per capacità tecniche ma quest’ultimo è però maggiormente votato a far ripartire l’azione. Tra le linee agiscono i 3 centrocampisti offensivi. Trossard e N’Dongala sugli esterni e Pozuelo a fungere da classico trequartista a sostegno costante dell’unica punta Samatta. La caratteristica evidente è rappresentata dal fatto che le linee di difesa e centrocampo giocano molto strette ed emerge una forte collaborazione tra le stesse. Il pressing generalmente è medio offensivo ma comunque, pur mantenendo un costante equilibrio, il Genk appare come una squadra con mentalità offensiva. L’ago della bilancia è rappresentato dai due trequartisti esterni che con diligenza minuziosa, riescono in fase di non possesso, a ricompattarsi con la linea mediana del campo a supporto dei due centrocampisti centrali, formando così una linea di 4 centrocampisti.
SISTEMI DI GIOCO
BASE: 1-4-2-3-1
IN POSSESSO: 1-4-2-4
IN NON POSSESSO: 1-4-4-1/1 – 1-4-4/2
FASE DI POSSESSO
Il Genk predilige una costruzione del gioco a partire dal basso, con i due terzini che si alzano molto e prendono tutta l’ampiezza del campo; i due centrali di centrocampo alternano il movimento (uno si alza e l’altro si abbassa).
Questa situazione tattica, mancando qualità di “prima fascia” in mezzo al campo è molto rischiosa, in caso di perdita del possesso palla.

Nel caso in cui mancassero linee di passaggio in fase di costruzione, la soluzione è l’uscita diretta in ampiezza su uno dei due lati di campo.
Lo sviluppo dell’azione passa spesso dallo smarcamento di Pozuelo, l’uomo maggiormente dinamico e fantasioso. Interessante il movimento dell’esterno sul lato debole (soprattutto N’Dongala) che entra moltissimo all’interno del campo a supporto di Samatta. Potrebbe essere una valida mossa tattica per creare densità lato palla, in assenza di spiccate doti tecniche a livello generale che potrebbe aiutare nel creare la superiorità numerica in zona di rifinitura. Le costanti tattiche per la finalizzazione ruotano intorno alla ricerca del cross con inserimento negli spazi vuoti dei giocatori che hanno accompagnato l’azione.
Nella partita vinta con l’Anderlecht, ad esempio, il goal del vantaggio è arrivato proprio da questo tipo di situazione.

FASE DI NON POSSESSO
In questa fase la squadra dimostra il proprio punto di forza. Traspare grande collaborazione a livello generale e tra i reparti, unita ad una forte predisposizione ad aggredire gli avversari che entrano nelle diverse zone presidiate da uno o più giocatori del Genk.
Il principio di gioco emerso è la marcatura a uomo nella zona e come anticipato di sopra il centrale difensivo Aidoo è molto bravo in questo tipo di lettura. I due trequartisti laterali molto spesso riescono, coprendo tutto il campo, a portare i raddoppi sui propri terzini. In questo modo i centrali difensivi e i centrocampisti centrali possono “occuparsi” della copertura della porta, con grande attenzione rivolta agli avversari che orbitano nelle proprie zone. I primi due giocatori che attivano la prima pressione sono Samanta e Pozuelo che si alternano nella prima uscita. Il secondo si adegua di conseguenza.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
Le transizioni in caso di riconquista del pallone sono tendenzialmente molto ragionate. Una volta acquisito il possesso palla si ricerca velocemente la chiusura dell’azione ma esclusivamente nel caso in cui ci fossero i presupposti. Contrariamente, la tendenza è quella del consolidamento per preparare lo sviluppo successivo.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
Quando il Genk perde palla a centrocampo sembra che il primo obiettivo sia quello di ricompattare le linee indirizzando la palla nelle zone meno pericolose. Una volta trovato l’equilbrio, si passa alla fase di recupero.
PALLE INATTIVE PRO
Non sembra ci siano schemi particolari. L’idea di base è quella di creare una linea di 3-4 giocatori a ridosso dell’area di rigore con la quale andare a “riempire” tutti i principali spazi della porta (dal primo al secondo palo)
PALLE INATTIVE CONTRO
Durante i corner e nei calci da fermo, il Genk si difende essenzialmente a zona.

PUNTI DI FORZA
- Attenzione tattica fase di non possesso.
- Intensità durante tutta la gara.
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Qualità tecnica e mancanza di imprevedibilità nella zona di rifinitura.