Dopo la vittoria del campionato di Lega Pro girone B, il Venezia di Filippo Inzaghi, si mostra come una delle candidate per la lunga trafila dei playoff del campionato di Lega Serie B al suo primo anno in serie cadetta. Il Venezia si mostra come una delle squadre più ostiche del campionato, mostrando una grande organizzazione in fase difensiva. Si mostra, infatti, come la seconda miglior difesa del campionato.
La squadra di Pippo Inzaghi vede schierarsi sempre con un sistema di gioco base 3-5-2. In porta schiera il portiere oriundo Emil Audero, mentre nei 3 centrali di difesa schiera un trio fatto di esperenzia e maturità con Andelkovic centrale di destra, Modolo centrale, e Maurizio Domizzi centrale di sinistra. Nei 5 di centrocampo schiera nel ruolo di esterno destro Nicolas Frey , nel ruolo di mezz’ala destra schiera Marcello Falzerano, nel ruolo di centrale di centrocampo e nonchè regista e mediano c’è Leo Stulac, giocatore con grosse capacità di palleggio, mezz’ala destra c’è il rumeno Sergiu Suciu mentre esterno sinistro schiera Agostino Garafolo. In attacco c’è la coppia Marsura-Litteri.
FASE DI POSSESSO:
In fase di possesso il modulo utilizzato è un 3-1-4-2, con gli esterni e le 2 mezzeali che si portano più alti rispetto al mediano. La costruzione del gioco avviene quasi sempre dal basso attraverso il palleggio dei 3 difensori e con Stulac che si abbassa formando un ulteriore linea di passaggio al portatore di palla e mostrandosi come perno centrale del gioco veneziano. L’attacco alla linea difensiva avversaria avviene attraverso uno sviluppo per fasce laterali con gli esterni che si portano larghi e molto avanti e il grande supporto delle mezzeali che si propogono attraverso inserimenti e sovrapposizioni, arrivando quindi in zona di rifinitura o sul fondo e proponendo agli attaccanti una finalizzazione attraverso cross o traversoni effettuati sia dalla trequarti che dal fondo, e tutti ad uscire. Il ruolo delle mezzeali è molto importante sia per lo sviluppo che per la finalizzazione, la mezzala opposta al lato di attacco accompagna molto spesso gli attaccanti in area offrendo un ulteriore opportunità sia in area che dal limite. In fase di possesso, quindi, il Venezia non mostra un grande gioco tra le linee, e sviluppa di solito per vie laterali arrivandoci tramite costruzione dal basso o andando alla ricerca di attacco diretto sfruttando la fisicità dei suoi attaccanti.
In attacco, infatti, la squadra si mostra molto forte fisicamente con la presenza di Gianluca Litteri, un plus nei contrasti aerei, e di Davide Marsura che rispetto a Litteri si mostra più dotato tecnicamente e varia molto sul fronte di attacco facendone dell’1vs1 una delle sue più grandi qualità.
FASE DI NON POSSESSO
Nella fase di non possesso utilizza un 5-3-2, tipico modulo di ripiegamento per chi utilizza il 3-5-2 di base. I due esterni Frey e Garofalo si abbassano sulla linea dei 3 difensori formando così una linea difensiva a 5. A centrocampo la posizione del mediano rimane invariata, mentre le 2 mezzeali variano la loro posizione in base alla modalità di costruzione della squadra avversaria: in fase di costruzione dal basso cercano di restare alti da supporto alle 2 punte, creando un 5-1-2-2, formando così uno scaglionamento del centrocampo con Stulac che copre e Falzerano e Suciu che marcano i centrocampisti avversari. In fase di non possesso il Venezia si mostra con un atteggiamento molto attendista con linea di difesa bassa, non effettua alcun tipo di pressing o pressione, se non qualche volta con pressing individuali al portatore di palla avversario, con una difesa molto attenta con marcature a zona con riferimento palla, effettuando a volte uno scaglionamento del reparto nel cui un difensore esce sull’attaccante e gli altri coprono.
TRANSIZIONE POSITIVA:
In transizione positiva la squadra, dopo aver recuperato palla, cerca l’immediata verticalizzazione per le 2 punte attraverso attacco diretto o è alla ricerca del consolidamento del possesso palla ritornando al palleggio con i 3 centrali e il regista, ritornando alla costruzione dal basso. Non attua una grossa densità in zona palla.
TRANSIZIONE NEGATIVA:
In transizione negativa attua marcature e coperture preventive da parte dei due esterni Frey e Garafolo, che sono sempre in anticipo a scappare indietro in caso di palla persa. Non attua contropressing, infatti tutta la squadra alla perdita del pallone scappa indietro riprendendo le proprie posizione, e cerca di acquisire quanto prima compattezza di squadra.
PALLE INATTIVE:
Le palle inattive per la squadra di Pippo Inzaghi sono un punto di forza, sia in fase difensiva che in attacco. In fase difensiva, da calci d’angolo o punizioni dalla trequarti la squadra si difende con quasi tutti gli effettivi, lasciando al limite dell’area solamente 2 uomini ma comunque in marcatura sugli avversari. Difende con una zona mista, i 3 centrali marcano a uomo mentre gli altri si portano nell’area piccola, difendendo ognuno la propria zona di competenza.
In attacco invece, le palle inattive sono sempre ben sfruttate, non a caso il Venezia molto più delle volte sblocca il risultato sfruttando proprio palle inattive, calci d’angolo da destra o da sinistra che siano. I 2 centrali difensivi Modolo e Domizzi si portano sempre in area a saltare mostrandosi sempre abbastanza pericolosi. I 2 centrali mostrano 6 reti fatte.
PUNTI DI FORZA:
Palle inattive;
Qualità nel palleggio di Stulac, rendendosi pericoloso per la ricerca di attacchi diretti, ricerca degli esterni o conclusioni dal limite;
Attacco per catene laterali arrivando al cross da fondo sempre pericolosi.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Transizione negativa, la squadra non sempre riesce a ripiegare in modo veloce e offre agli avversari un gran numero di giocatori liberi per il contropiede;
Spazio tra i reparti in alcuni punti della partita molto lunghi, lasciando spazio e tempo alle giocate degli avversari.