Alla sua prima presenza nella massima serie, la sezione femminile della Juventus ha saputo immediatamente imporsi da protagonista. Nata il 1° Luglio 2017 grazie alla possibilità offerta dalla FIGC ai club professionistici maschili di acquisire società dilettantistiche femminili (la Juventus ha rilevato il titolo sportivo del Cuneo), si è dimostrata subito in grado di creare una squadra di ottimo livello acquistando giocatrici già esperte ma integrando anche diverse giovani ed affidando la conduzione tecnica a Rita Guarino che vanta esperienze internazionali con la nazionale femminile U17.
Oltre alle nazionali italiane Giuliani, Salvai, Gama, Bonansea, Rosucci, Galli e Boattin a cui si è aggiunta di recente la giovanissima Glionna, la Juventus può contare su Tuija Hyyrynen e Sanni Franssi nazionali finlandesi, Ingvild Isaksen nazionale norvegese, Katie Rood nazionale australiana e molte giovani che hanno già vestito le maglie delle rispettive nazionali minori.
In fase di possesso palla, la Juventus FC Women imposta spesso il gioco tramite i due centrali difensivi (Gama e Salvai) prediligendo il gioco sulle catene laterali. I centrocampisti nella fase di costruzione, ma anche in quella di sviluppo, vengono spesso utilizzati più per cambiare gioco sull’altro lato del campo che per sviluppare la manovra in zona centrale.
La Juventus Women si schiera con un 4-3-3 che spesso si trasforma in un 4-2-3-1 con la Rosucci che si posiziona dietro la punta centrale Franssi e la Galli che si abbassa affiancando la Isaksen.
In fase di non possesso palla, quando il gioco avversario si sviluppa nella metà campo juventina, i due attaccanti laterali si abbassano sulla linea dei centrocampisti disponendosi con un 4-5-1. Quando, invece, gli avversari sono in possesso palla nella metà campo avversaria la punta centrale Franssi fa un gran lavoro di pressione sui portatori di palla e la squadra accorcia portando un pressing offensivo ed ultra offensivo nelle zone laterali del campo.
Ma entriamo nel dettaglio.
FASE DI POSSESSO PALLA
In fase di possesso palla la Juventus FC Women predilige la costruzione e lo sviluppo dell’azione attraverso le catene laterali. L’azione comincia molto spesso dai due difensori centrali (Gama e Salvai) che indirizzano il gioco su un lato del campo.
Il reparto di centrocampo, così come la punta centrale, vengono utilizzate nella fase di sviluppo dell’azione più per chiamare in causa la catena laterale opposta che per sviluppare un’azione verticale in centro.
Anche la fase di rifinitura avviene per catene laterali.
Quando non riesce a costruire su un lato del campo, la Juventus si sposta sul lato opposto e per agevolare il giro palla può verificarsi una rotazione tra due centrocampisti che sono soliti interscambiare spesso la propria posizione.
Anche se molto spesso è la Isaksen a posizionarsi da vertice basso, i centrocampisti della Juventus si muovono molto, sia quando la Rosucci si stringe posizionandosi come vertice alto del triangolo che quindi si ribalta in modo speculare verso l’attacco, sia per trovare spazi ed agevolare gli inserimenti.
Anche nella fase di rifinitura si predilige sempre il gioco tramite le catene laterali. Per creare spazio ed agevolare l’inserimento del difensore laterale spesso gli attaccanti esterni si accentrano.
FASE DI NON POSSESSO PALLA
La Juventus FC Women, considerato il tasso tecnico mediamente più alto delle altre formazioni, si trova spesso a giocare nella metà campo avversaria e, quando possibile, attua un pressing offensivo (talvolta ultra offensivo) per recuperare palla nelle zone laterali del campo.
E’ sempre la punta centrale Franssi che comincia il lavoro di pressione con un pressing ad invito togliendo la possibilità del cambio di gioco al difensore avversario ed il resto della squadra accorcia per togliere spazio alle giocate delle avversarie.
Quando, invece, si trova nella propria metà campo, la Juventus difende con un 4-5-1 abbassando i due attaccanti laterali sulla linea dei centrocampisti. Talvolta, però, viene lasciato spazio tra il reparto difensivo e quello di centrocampo che potrebbe risultare pericoloso in caso di inserimento dei centrocampisti avversari o nel caso in cui venga affrontata una squadra che utilizza una mezza punta centrale.
PALLE INATTIVE – CALCI D’ANGOLO
Nei calci d’angolo a favore la Juventus porta 6 giocatrici nell’area avversaria. Una di esse corre incontro a chi batte l’angolo per creare spazio, le altre 5 attaccano la zona centrale dell’area. Particolarmente interessante è il movimento della settima giocatrice che prende parte allo schema (Salvai) che partendo da fuori area occupa la zona dell’area opposta a quella di battuta. L’obiettivo delle bianconere è proprio quello di far arrivare palla alla Salvai tramite cross diretto o più frequentemente tramite la deviazione fatta dalle giocatrici che occupano la parte centrale dell’area.
Nei calci d’angolo a sfavore la Juventus Women utilizza una difesa a zona mista posizionando tre giocatrici a protezione del portiere e le altre in marcatura a uomo sulle avversarie.
CONCLUSIONI
In conclusione, la Juventus FC Women è una squadra dotata di giocatrici di altissima qualità e conseguentemente si trova spesso a condurre il gioco avendo il possesso di palla. Dimostra di essere una squadra molto organizzata sia in fase di possesso che di non possesso ed attua sovente movimenti e rotazioni tra i tre centrali di centrocampo.
L’utilizzo molto frequente della costruzione del gioco sulle fasce laterali sfrutta sicuramente le qualità dei propri attaccanti esterni ben coadiuvati dai difensori laterali anche se, per certi versi, toglie un po’ di imprevedibilità alla manovra bianconera.
In fase difensiva risulta molto efficace il pressing offensivo anche grazie al grosso lavoro fatto dalla Franssi che comincia l’azione di pressing sui difensori avversari. Nella fase difensiva all’interno della propria metà campo gli attaccanti esterni si abbassano trasformando il centrocampo in una linea a 5 ma, talvolta, tra la linea difensiva (che gioca sempre piuttosto bassa) e quella di centrocampo si crea un po’ di spazio che potrebbe essere sfruttato da un’ipotetica mezza punta centrale, dall’inserimento dei centrocampisti o dal taglio di attaccanti o mezze punte laterali.