José Pekerman è l’argentino che dal 2012 siede sulla panchina della Colombia e che negli ultimi due Mondiali ha portato questa nazionale a superare per due volte consecutive la fase a gironi, traguardo mai raggiunto nelle edizioni precedenti.
Il capitano Falcao, James Rodriguez e Cuadrado sono le stelle di questa nazionale, a cui seguono altre “vecchie” conoscenze del campionato italiano come Quintero, Carlos Sanchez, Muriel e Bacca.
I Cafeteros sono abituati a non far mai annoiare i propri tifosi, con un sudato 4° posto nel torneo di qualificazione CONMEBOL, una qualificazione alla fase eliminatoria agguantata a 20 minuti dal termine dell’ultima partita del girone e un ottavo di finale al cardiopalma dove i colombiani hanno reso la vita difficile alla forte Inghilterra, arrendendosi solamente alla lotteria dei calci di rigore.
Il sistema di gioco più frequentemente adottato da Pekerman è il 4-2-3-1, talvolta trasformato in 4-3-3 in relazione alle caratteristiche tecnico-tattiche dei centrocampisti schierati.
Per l’ultima partita del girone H contro il Senegal, la Colombia è scesa in campo con un 4-2-3-1 di base con Ospina tra i pali e una confermatissima linea difensiva composta dai due centrali difensivi Y. Mina e D. Sanchez e dai terzini Arias a destra e Mojica a sinistra.
Il centrocampo a due è composto da C. Sanchez e Uribe, con il primo decisamente più difensivo del secondo, invece più preposto agli inserimenti offensivi.
Quintero è il fantasista a supporto dell’unica punta Falcao (poi affiancato da Muriel nel secondo tempo), con Cuadrado e James Rodriguez sugli esterni.
SISTEMI DI GIOCO
- Sistema di gioco di base: 4-2-3-1
- Sistema di gioco in FASE DI POSSESSO: 2/4-1-3 o 2/3-4-1
- Sistema di gioco in FASE DI NON POSSESSO: 5-2-2/1 o 4-4-1/1
FASE DI POSSESSO
La COSTRUZIONE di gioco della Colombia a partire dal fondo è prevalentemente diretta, con lancio lungo di Ospina verso la testa di Falcao, i centrocampisti all’attacco della seconda palla e gli esterni che si inseriscono negli spazi alle spalle dei difensori.
Al contrario, quando gli avversari non pressano e restano bassi, Y. Mina e D. Sanchez sono liberi di ricevere la palla per giocarla ad uno dei due centrocampisti che si abbassano a formare il rombo, mentre Arias e Mojica si alzano sulla linea di centrocampo pronti a creare superiorità numerica sovrapponendosi sull’esterno.
Quintero non dà punti di riferimento spostandosi in continuazione alla ricerca di spazi liberi per ricevere la palla alle spalle dei centrocampisti avversari, Cuadrado e J. Rodriguez restano larghi o si accentrano per lasciare spazio all’avanzata dei terzini.
Nella fase di SVILUPPO del gioco il pallone si muove molto lentamente con l’obiettivo di far uscire in pressing i giocatori della squadra avversaria per poi velocizzare la manovra verticalizzando centralmente o spostando il gioco sulle corsie laterali. In particolare la catena di destra lavora molto bene: Cuadrado e Arias si interscambiano continuamente con inserimenti e sovrapposizioni per andare al cross. A sinistra, raramente si crea superiorità numerica perché J. Rodriguez tende ad accentrarsi, con Mojica che percorre tutta la fascia.
La giocata più attesa e ricercata è però la verticalizzazione centrale per Quintero, sicuramente il giocatore più pericoloso nella zona di RIFINITURA avversaria, il cui primo pensiero è quello di velocizzare l’azione innescando centralmente Falcao o uno tra Cuadrado e J. Rodriguez (o Muriel) che si inseriscono partendo dall’esterno.
Per la fase di FINALIZZAZIONE: sovrapposizioni e attacco diretto sono le soluzioni più utilizzate. Molto ricercata dagli esterni Cuadrado e Mojica è anche l’opzione del cross dalla ¾ offensiva per cogliere in controtempo i difensori avversari.
PALLE INATTIVE A FAVORE
Le palle inattive a favore sono quasi sempre affidate al sinistro di Quintero e rappresentano un grande punto di forza dei Cafeteros, considerando che 4 gol su 6 totali realizzati provengono da calcio piazzato. Non sono evidenti degli schemi particolari, ma dei 4-5 giocatori che entrano in area avversaria, sicuramente il pericolo maggiore si chiama Y. Mina.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di costruzione avversaria la Colombia lascia libertà di gioco ai due difensori centrali e indietreggia nella propria metà campo. Frequente è l’arretramento sulla linea dei propri difensori da parte di Cuadrado, mentre dal lato opposto J. Rodriguez (o Muriel) mantiene la posizione allineandosi con Uribe e C. Sanchez.
Falcao indirizza la giocata verso uno dei due centrocampisti ma senza portare particolare pressione. Se la palla viene giocata lateralmente sono gli esterni a portare il primo pressing, viceversa se la giocata è centrale è uno tra C. Sanchez, Uribe e Quintero ad iniziare l’aggressione per il recupero della palla.
Man mano che la squadra avversaria avanza centralmente, la Colombia si abbassa a difesa della propria area formando due linee difensive molto vicine tra loro, con una strettissima zona di rifinitura presidiata da C. Sanchez.
Se gli avversari conducono palla sull’esterno, le due linee spesso si sfaldano: centrocampisti e difensori di parte creano un’elevata densità in zona palla per chiudere l’avversario esternamente e cercare di recuperare il pallone.
Talvolta però questa azione è un’arma a doppio taglio perché se non svolta correttamente si possono creare spazi attaccabili dagli avversari.
PALLE INATTIVE A SFAVORE
Sulle situazioni di palle inattive a sfavore, la Colombia non lascia alcun giocatore in smarcamento preventivo, ma schiera tutti i propri uomini a difesa della porta.
Sul calcio d’angolo i giocatori non in marcatura sono: Falcao e Y. Mina a zona, il primo sul vertice dell’area piccola e il secondo centralmente, Cuadrado sul palo, J. Rodriguez al limite dell’area e Quintero attento all’eventuale scambio corto.
Gli altri marcano a uomo.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
Ricerca della verticalizzazione immediata sfruttando gli smarcamenti preventivi di Falcao e la velocità degli esterni offensivi, in particolare Muriel e Cuadrado.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
Pressing e ricerca del recupero immediato del pallone, spesso in modo confuso e disorganizzato, prima da parte del giocatore che ha perso il possesso e a seguire da parte del resto della squadra creando densità in zona palla. Come in occasione della fase di non possesso, la frenesia nel recupero del pallone può portare a compiere errori di posizionamento difensivo e disattenzioni che possono costare caro.
PUNTI DI FORZA:
– CATENA LATERALE DESTRA
– SOLIDITÁ DIFENSIVA
– ABILITÁ NEL GIOCO AEREO
– ABILITÁ TECNICHE DALLA METÁ CAMPO IN AVANTI
– VELOCITÁ TRANSIZIONE POSITIVA
PUNTI DI DEBOLEZZA:
– MANOVRA LENTA IN FASE DI SVILUPPO
– DIFFICOLTÁ NEL CREARE OCCASIONI A DIFESA SCHIERATA
– DISORGANIZZAZIONE TRANSIZIONE NEGATIVA