Nella quinta giornata di Liga si sfidano Barcellona e Atletico Madrid, una partita che ha ancora più valore dopo il pareggio del Real Madrid in casa contro il Villareal.
Non è mai facile strappare punti al Barcellona tanto meno al Nou Camp, tuttavia la fase difensiva del mister Diego Simeone è riuscita a contrastare gli attacchi blaugrana e strappare un paraggio su un campo molto ostico.
Mister Simeone schiera in campo un semplice 4-3-3 con Oblak in porta, Juanfran e Felipe Luis esterni bassi, Savic e Godin centrali di difesa, Saul e Koke mezzali con Gabi regista di centrocampo, in attacco Carrasco e Griezmann sono gli esterni della punta centrale Gameiro.
Tale modulo rispecchia la formazione madrilena nella fase offensiva mentre nella fase di non possesso palla, l’Atletico si schiera con un normalissimo 4-4-2 dove Carrasco si abbassa a fare l’esterno sinistro di centrocampo e Saul si allarga sulla fascia destra, così facendo Gameiro e Griezmann rimangono punte centrali d’attacco, Gabi e Koke si stringono molto e hanno il compito di pressare Messi quando arretra a prendere palla.
Diego Simeone ha preparato la sfida sul piano difensivo, infatti notiamo che la sua squadra si compatta per lasciare zero spazi agli avversari, dove si muove la palla tutta la squadra madrilena scivola in modo da favorire sia il pressing che la compattezza tra i reparti.
A ridosso della propria area, l’Atletico si abbassa ancor di più riducendo ulteriormente lo spazio tra la linea dei difensori e quella dei centrocampisti.
Griezmann arretra quasi fino al limite dell’area per aumentare la densità dei giocatori e impedendo i rapidi scambi delle punte del Barcellona.
Gameiro rimane sulla propria trequarti per alzare il pressing creando così una sorta di 4-4-1-1, Simeone ha lavorato molto sugli scivolamenti della linee, infatti quando il Barcellona gira palla sugli esterni le fasce laterali pressano immediatamente e di conseguenza tutte e due le linee (di difesa e di centrocampo) accorciano facendo in modo che l’esterno opposto si posizioni nella fascia centrale del campo.
Riguardo il pressing, si nota che quando a turno uno tra Messi o a Neymar si abbassa per prendere palla, vi è spesso un doppia o anche tripla marcatura, i due terzini Juanfran a destra e Felipe Luis a sinistra si alzano molto e aiutati dal centrocampista centrale e dall’esterno di fascia creano il pressing voluto da Simeone sui fantasisti blaugrana.
La percentuale del possesso palla a fine primo tempo (70% – 30%) dimostra come l’Atletico Madrid abbia lasciato il pallino del gioco agli avversari preoccupandosi esclusivamente di chiudere gli spazi concedendo nel primo tempo quasi nulla al Barcellona, nei calci piazzati, l’Atletico porta in area l’intera formazione, lasciando a Gameiro e Griezmann il compito di contrastare eventuali scambi dalla bandierina.
Solo una disattenzione poteva favorire il vantaggio per la squadra di Luis Enrique, dagli sviluppi di un corner, Iniesta crossa a rientrare, si nota come Gabi e Savic guardino solamente la palla ignorando che alle loro spalle ci sia Rakitic pronto per segnare.
Nel secondo tempo Simeone non cambia né giocatori né modulo, tanto meno la fase di non possesso palla che rimane un 4-4-2 con il solito Carrasco esterno sinistro; l’unico cambiamento è stato l’avanzamento del baricentro della squadra e di conseguenza il pressing degli attaccanti Griezmann e Gameiro iniziava a livello dell’area avversaria costringendo, in qualche circostanza, i difensori a lanci lunghi.
L’Atletico risulta più lungo rispetto al primo tempo e già dai primi minuti vi sono azioni importanti da entrambi gli schieramenti.
Al 59′ minuto il mister Simeone decide di fare una doppia sostituzione, escono Gameiro e Saul e al loro posto entrano rispettivamente Correa e Torres.
Griezmann si posiziona esterno destro, ruolo ricoperto da Saul fino a quel momento, trazione nettamente offensiva per i madrileni con quattro punte in campo, una sorta di 4-2-2-2 con Gabi e Koke mediani davanti alla difesa, Carrasco e Griezmann esterni ma anche con il compito di ali, Correa e Torres punte con quest’ultimo punto di riferimento centrale e il secondo più di movimento.
La mossa da i suoi frutti perché pochi minuti più tardi Torres serve Correa che segna il pareggio dell’Atletico.
La squadra di Simeone tenta quindi di vincere la partita continuando con il pressing alto ma concedendo al Barcellona diverse occasioni, i madrileni quindi si stringono e si accorciano come nel primo tempo lasciando il pallino del gioco agli uomini di Luis Enrique ma il risultato non cambia e l’Atletico riesce a strappare un punto al Nou Camp.