Incremento dell’88% dei tesseramenti e nuove norme FIGC per la creazione di club femminili hanno favorito negli ultimi anni all’esplosione del calcio femminile in Italia.
Su quest’onda nasce nel 2015 la Fiorentina Women’s Football dall’acquisizione da parte del club dei Della Valle dei diritti sportivi del club emergente e già ben strutturato ACF Firenze, ponendosi come modello per le altre società per lo sviluppo del settore femminile. Primo club in Italia ad avere sia maschile che femminile in serie A, ha seguito la scia di club esteri come Chelsea, Manchester City, Barcelona, Atletico Madrid, PSG, Lione, Bayern Monaco che già da qualche anno stanno favorendo lo sviluppo del calcio femminile. In Italia aumenta l’interesse per il calcio femminile anche grazie ai sempre maggiori stanziamenti da parte della FIGC che dovrebbero nei prossimi anni allinearsi con gli standard delle altre nazioni.
Andiamo a scoprire una squadra dai numeri impressionanti:
- 19 vittorie e 1 sola sconfitta su 20 gare disputate;
- 85 goal realizzati con una media di 4,25 a partita;
- 7 goal subiti in tutto il campionato.
Sono questi i dati che caratterizzano una squadra basata sulla velocità e su buone doti tecniche individuabili in ogni reparto: una solida difesa guidata dal portiere Ohrstrom con le due centrali difensive (Linari e Tortelli) ottime nella costruzione dell’azione oltre che nella marcatura grazie alla loro velocità affiancate dai terzini (Bartoli e Guagni); un centrocampo (Adami, Parisi, Carissimi) importante per lo sviluppo dell’azione e per il recupero palla in fase difensiva (zona del campo dove vengono recuperati il maggior numero di palloni ed avviate nuove transizioni offensive); ed infine l’attacco formato dalle tre attaccanti (Bonetti, Mauro, Caccamo) con importanti doti tecniche che hanno contribuito al grande numero di goal realizzati e a mantenere per la maggior parte della gara la squadra in zona d’attacco.
Fase offensiva
Costruzione avviata dai difensori centrali (Linari e Tortelli) le quali lanciano direttamente agli attaccanti che cercano la profondità oppure, con un’azione più manovrata, tendono ad allargare il gioco sfruttando l’avanzata dei terzini (Bartoli e Guagni) che optano per due scelte in fase di sviluppo: se l’avversario lo concede, cercano la zona di rifinitura cercando l’attaccante che si abbassa centralmente (Bonetti), in alternativa avanzano sulle fasce per catene arrivando al cross e traversoni cercando le attaccanti (Mauro e Caccamo). Aiuto importante alla fase offensiva viene apportato dalle rimesse laterali dei due terzini (Bartoli e Guagni) che con una lunga gittata riescono a superare la prima linea di pressione avversaria ed avviare spesso azioni pericolose.
In fase di transizione ricercano velocemente la verticalizzazione sfruttando spesso lanci direttamente per la linea d’attacco la quale gioca spesso di sponda per l’inserimento degli altri attaccanti o dei centrocampisti offensivi. In alternativa, se possibile il primo stop, si affronta la linea difensiva con dribbling 1 contro 1 sfruttando la velocità e le doti tecniche oltre che gli errati posizionamenti avversari dovuti alla velocità di sviluppo.
Fase difensiva
Caratterizzata da un’iniziale pressione della prima linea che cerca di bloccare l’avanzata avversaria costringendo spesso ad arretrare e trovare soluzioni alternative alla costruzione manovrata nei lanci. La linea di difesa si schiera a zona con i due centrali che marcano a uomo all’interno della propria zona ed i centrocampisti, oltre ad uno degli attaccanti esterni, che si abbassano effettuando raddoppi di marcatura specialmente sulle fasce laterali supportando i terzini e favorendo così in recupero palla per impostare un’immediata transizione offensiva.
In transizione viene effettuato immediatamente pressing fin dalla prima linea di difesa formata dalle attaccanti, in modo da impedire l’avanzata veloce costringendo le avversarie ad arretrare spesso fino al portiere e impostare nuovamente l’azione, così facendo la squadra ha tempo di posizionarsi correttamente in difesa ed essere pronta al recupero palla che spesso avviene in un tempo ridotto.
Merito alla società per aver creduto nel progetto avviato da ACF Firenze ed in questa squadra fenomenale formata da ottime giocatrici e da uno staff di livello guidato dai tecnici Sauro Fattori e Antonio Cincotta, che ad 1 punto dalla conquista dello Scudetto (primo dell’era Della Valle) porterà all’Artemio Franchi di Firenze la Uefa Women’s Champions League 2017/18.
(NDR: Ci scusiamo con il Mister Antonio Cincotta per il fatto che nell’immagine di copertina del presente articolo appare solamente Mister Sauro Fattori, ma purtroppo è stato molto complesso reperire immagini idonee dall’archivio che ritraevano entrambi, l’unica immagine utilizzabile è stata quella che di fatto abbiamo usato. Ribadiamo perciò che il grande merito della stagione di questa squadra è da imputare alla grande professionalità e alle doti tecniche ed umane di entrambi gli allenatori).