La nazionale tedesca di Joachim Low è la dimostrazione che i principi di gioco contano più dei numeri, il sistema di gioco statico utilizzato appare in certi casi un 1-4-3-3, in altri un 1-3-4-3 e in altri ancora un 1-4-4-2. Nonostante questo apparente “casino” la squadra mantiene sempre equilibrio ed organizzazione in tutte le fasi del gioco ed ogni singolo elemento sa esattamente cosa fare a seconda della situazione che gli si presenta. Il calcio proposto dalla nazionale tedesca è un calcio prettamente offensivo con molte soluzioni, basato su un possesso palla che coinvolge tutti gli undici calciatori presenti in campo, in non possesso si preferisce attendere l’avversario piuttosto che andare ad attaccarlo in avanti.
Nel sistema statico che si manifesta maggiormente, ovvero l’ 1-4-3-3 si trova Ter Stegen in porta, il giocatore del Barcellona non spicca per doti tecniche da portiere, ma è fondamentale per avviare la costruzione dal basso e vantare così un regista aggiunto. I due terzini sono a sinistra Hector e Ginter a destra, entrambi abili in entrambe le fasi, più propenso ad attaccare il primo e più adatto alla fase difensiva il secondo. La coppia di centrali difensivi è composta da Mustafi sul centro-destra e Sule sul centro-sinistra, Mustafi è più veloce e abile nei recuperi, Sule grazie al suo fisico (195cm) spicca per le qualità nel gioco aereo, neo acquisto del Bayern Monaco quest’ultimo, entrambi con buone qualità tecniche. Il centrocampo a tre è composto da Kimmich sul centro-destra, giocatore di duttilità unica, può ricoprire tutti i ruoli sulla catena di destra, Emre Can e Rudy che si scambiano continuamente le posizioni di centrocampista centrale e interno sinistro. Entrambi dotati di un ottimo livello tecnico, Can spicca anche per le qualità in fase di non possesso sia sotto il punto di vista tecnico che tattico, Rudy è dotato di una grande visione di gioco ed è molto bravo anche quando è costretto a giocare sotto pressione. Nel tridente offensivo si trova a sinistra Julian Draxler, il giocatore del Psg pur essendo un 1993 è il capitano della squadra e sicuramente anche il giocatore con maggior qualità ed esperienza internazionale, la sua qualità migliore è senza dubbio il dribbling, sul lato opposto vi è Goretzka, quest’ultimo solitamente ricopre la posizione di centrocampista centrale o centrocampista esterno destro nel proprio club, in questa Confederation Cup Low lo schiera in una posizione più avanzata, il ragazzo classe 1995 chiude la manifestazione da capocannoniere con 3 reti in coabitazione con il compagno di reparto Stindl. Stindl è all’esordio in una competizione ufficiale fifa, mostra grande presenza nel gioco aereo, e ottime qualità tecniche fondamentali per il gioco che richiede la squadra sia in fase di sviluppo che finalizzazione.
In fase di possesso la squadra si dispone con un 1/3-2-5, con questa sistemazione Mustafi e Sule partecipano attivamente alla costruzione del gioco e talvolta allo sviluppo dell’azione, dopodiché si occupano solamente del gioco preventivo con grande qualità nell’interpretazione delle situazioni. Sono rari i casi nei quali salgono contemporaneamente Hector e Ginter, solitamente almeno uno dei due si ferma con i centrali (solitamente Ginter) mentre l’altro partecipa attivamente alla fase di possesso andando ad occupare l’ampiezza del campo a livello degli attaccanti. Rudy e Can sono i “motori” della squadra, i due ruotano continuamente la loro posizione garantendo appoggio/sostegno a tutti i compagni in possesso di palla. La linea degli attaccanti a composta a partire da sinistra come già detto da Hector e a destra Kimmich, i due garantiscono l’ampiezza durante la fase, lo spazio che si viene a creare fra i difensori centrali e i difensori esterni viene puntualmente attaccato da Draxler (a sinistra) e Goretzka (a destra), i quali molto dinamici variano molto la loro posizione, lo spazio fra i due difensori centrali viene occupato da Stindl.
In fase di non possesso lo schieramento è sempre 1-5-4/1, le posizioni di difensori esterni vengono occupate da Hector a sinistra e Kimmich a destra, i due difensori interni sono Sule a sinistra e Ginter a destra, la linea viene completata da Mustafi in posizione di difensore centrale. La linea mediana del campo prevede l’abbassamento dei due attaccanti esterni sulla linea di centrocampo, Draxler a sinistra e Goretzka a destra, molto abile e intelligente anche in fase di non possesso il secondo, qualche difficoltà in quanto a tempismo viene mostrata dal primo. I due centrocampisti centrali sono Emre Can e Rudy, essi si posizionano sempre in orizzontale e mai in verticale lasciando “sguarnita” la linea di rifinitura avversaria, in posizione avanzata rimane il solo Stindl che sino a quando la squadra avversaria non supera la metà campo rimane dietro la linea della palla, dopodiché provvede ad effettuare gioco preventivo.
La nazionale tedesca laureatosi campione del mondo in brasile nel 2014 affronta la Confederation Cup senza i così definiti “Big”, per motivi vari non compaiono infatti fra i convocati Neuer, Mueller, Hummels, Boateng, Ozil, Khedira e Kroos. Assenze di questo calibro metterebbero in difficoltà qualsiasi squadra, al contrario la Germania riesce ad aggiudicarsi il titolo presentando esordienti calciatori meno acclamati, mostrando l’ottimo lavoro che è stato svolto nel movimento calcistico tedesco negli anni e la grande organizzazione data da Low, attualmente il miglior “selezionatore” al mondo.
FASE DI POSSESSO:
La squadra opta nella maggior parte delle situazioni per la costruzione dal basso, con palla a Ter Stegen i due centrali Mustafi e Sule si aprono sui vertici dell’area di rigore, i due terzini Hector e Ginter si alzano sul livello dei centrocampisti occupando la massima ampiezza e i due centrocampisti Emre Can e Rudy si offrono come prima soluzione di appoggio (solitamente Rudy) smarcandosi effettuando un movimento incontro, il centrocampista interno destro Kimmich si apre esternamente con il doppio fine di non creare intasamento nel corridoio centrale del campo e di proporsi come soluzione per il secondo passaggio. Una volta entrato in possesso del pallone Rudy va a cercare l’ampiezza dove Kimmich, Ginter e Goretzka lavorando “di catena” creano densità e superiorità numerica in zona palla in modo da poter dare inizio allo sviluppo dell’azione. Talvolta lo smarcamento da parte dei centrocampisti non avviene con i tempi giusti, nonostante ciò accade che la prima giocata debba essere forzatamente su di loro, questo porta a perdere palloni pericolosi a vanti metri dalla porta che possono diventare letali.
Quando (molto raramente) la squadra accetta che non si può costruire dal basso, Ter Stegen calcia lungo sempre lateralmente sul compagno più libero, sul tempo di gioco del lancio (come avveniva anche nella costruzione corta) i compagni accorciano nella zona del ricevente per creare densità e superiorità numerica con il fine di consolidare il possesso palla e dare inizio allo sviluppo dell’azione.
Lo sviluppo prevede i concetti base dell’attacco posizionale, si cerca di avanzare compatti nella metà campo avversaria e andare a formare una serie di “triangoli” in modo tale da avere sempre più soluzioni di passaggio e consolidare il possesso. Cercano di avanzare con continui cambi di fronte ( composti da più passaggi, mai cambi gioco), utilizzando molto il “palla avanti – palla dietro” per sfiancare anche l’elastico della linea difensiva avversaria. Emre Can e Rudy alternano i loro compiti, se uno alza un po’ la sua posizione l’altro gli da la copertura, a seconda di dove si trova la palla si posizionano sempre per dare una soluzione di passaggio. Nello sviluppo vengono coinvolti tutti i giocatori di movimento, i difensori esterni si propongono esternamente, i tre attaccanti si abbassano a ricevere in zona di rifinitura e ri-scaricano sui compagni.
Per quanto riguarda la finalizzazione solitamente arrivano alla conclusione passando per i corridoi esterni. Quando si attacca sul lato destro Kimmich occupa la massima ampiezza per offrire una soluzione e per impedire al difensore esterno di uscire in pressione su Ginter che conduce nel corridoio laterale, Goretzka affianca Stindl in area di rigore. Nel momento in cui Ginter sta per effettuare il cross/taversone dalla ¾ Goretzka effettua un movimento e Stindl di conseguenza esegue quello contrario.
Quando l’attacco arriva dal lato sinistro tramite azione manovrata ci sono continui smarcamenti in zona di rifinitura e interscambi di posizione tra i calciatori della prima linea offensiva, questo è utile per “tirare” i difensori avversari fuori posizione e per non dare punti di riferimento. Uno di questi interscambi avviene continuamente fra Hector e Draxler, quando Draxler si posiziona in ampiezza Hector cerca di smarcarsi e ricevere fra difensore centrale destro e difensore esterno destro per poi servire Stindl al centro dell’area di rigore. Quando Draxler si posiziona nel corridoio interno del campo Hector attacca lo spazio alle spalle del difensore esterno destro avversario in profondità, una volta entrato in possesso di palla la giocata è sempre la palla dentro per Stindl.
FASE DI NON POSSESSO:
In fase di non possesso la squadra non va ad attaccare gli avversari in costruzione ma si posiziona nella propria metà campo con lo schieramento 1-5-4-1 e attende l’avanzata avversaria per poi andare in attacco palla solo in fase di sviluppo e finalizzazione. Sul primo sviluppo avversario la pressione viene portata solo sul regista con il calciatore più vicino, quando gli avversari riescono ad arrivare sino alla zona di finalizzazione allora si cerca di creare densità e superiorità numerica mantenendo almeno quattro dei cinque difensori in linea.
Al contrario, in occasione delle rimesse laterali nella metà campo avversaria la nazionale tedesca alza una pressione uomo contro uomo su tutti i possibili riceventi, più un uomo che va ad attaccare il battitore dopo un eventuale scambio con un compagno. Questa tipologia di pressing non permette di coprire anche il lato debole, in virtù di ciò quando gli avversari riescono ad uscire dalla pressione possono attaccare in campo aperto sul fronte opposto, quando questo accade l’intero blocco squadra scappa verso la propria porta per ricompattare l’1-5-4-1 iniziale.
Lo schieramento 1-5-4-1 non permette di avere nessun uomo a difesa della zona di rifinitura, ed è proprio in questa zona che la Germania va in costante difficoltà. Quando vengono attaccati nella zona di rifinitura solitamente non accorciano in zona palla con un centrocampista ma rompono la linea difensiva, questo non sempre avviene correttamente però, in alcuni casi il difensore rimane indeciso se andare in attacco palla o meno, rimane statico, e concede agli avversari un “tiro libero” dal limite dell’area.
Quando vengono attaccati lateralmente esce il quinto di difesa in attacco palla, gli altri quattro si posizionano all’interno dell’area di rigore formando una linea di copertura posizionandosi Ginter sul lato corto, Mustafi e Sule a centro area ed Hector sul secondo palo, in presenza di più avversari in area marcano a uomo. Il raddoppio sul difensore in attacco palla viene portato da Goretzka, quest’ultimo soprattutto quando l’azione avversaria si svolge ad alta intensità non riesce ad arrivare in tempo in aiuto al compagno. I due centrocampisti Emre Can e Rudy sono sempre puntuali al limite dell’area per assorbire un eventuale inserimento da dietro e per aggiudicarsi la seconda palla. Nel complesso concedono questa situazione svariate volte, ma non sembrano andare in difficoltà.
TRANSIZIONE OFFENSIVA:
Nelle situazioni di transizione offensiva solitamente non cercano il consolidamento del possesso, ma l’avanzamento immediato. Nel momento della riconquista i due attaccanti esterni Draxler e Goretzka si smarcano in ampiezza, Stindl centralmente in appoggio al compagno lato palla.
TRANSIZIONE NEGATIVA:
Nelle situazioni di transizione difensiva cercano la riconquista immediata con tanti uomini indistintamente dalla zona di campo in cui avviene la transizione. Anche quando la riconquista non avviene al primo tentativo la pressione persiste costantemente, questo porta la transizione ad avere spesso esito positivo.
PUNTI DI FORZA:
- Sistema di gioco collaudato da anni indifferentemente dagli interpreti;
- Duttilità di molti giocatori;
- Livello tecnico medio molto alto;
- Buona organizzazione in tutte le fasi di gioco.
PUNTI DEBOLI:
- Manca un uomo in zona di rifinitura avversaria in non possesso;
- Mostrano difficoltà a costruire quando subiscono pressing ultra offensivo.