L’8 Agosto 2020 viene nominato il nuovo allenatore della Juventus, Andrea Pirlo; uno dei più grandi calciatori di sempre che prova a continuare la sua carriera anche dalla panchina.
Alla prima esperienza da allenatore dovrà gestire una delle squadre più forti del mondo con gli obiettivi di dare la caccia al 10° scudetto consecutivo e vincere la Champions League.
C’è molta curiosità intorno al suo lavoro che sarà il frutto della sua filosofia accennata nell’introduzione della sua tesi “Il calcio che vorrei” discussa al corso UEFA Pro di Coverciano:”L’idea fondamentale del mio calcio è basata sulla volontà di un calcio propositivo, di possesso e di attacco. Vorrei giocare un calcio totale e collettivo, con 11 giocatori attivi in fase offensiva e difensiva. Manipolando spazi e tempi, abbiamo l’ambizione di comandare il gioco in ambedue le fasi”.
SISTEMI DI GIOCO
Sistema di base statico: 3-4-1-2
Sistema in fase di possesso: 3-1-4-2
Sistema in fase di non possesso: 4-4-2
FASE DI POSSESSO
La costante di gioco in fase di costruzioneè quella di iniziare l’azione dal basso con palla al portiere e i riferimenti principali per la salita del pallone sono costituiti da una linea di 3 difensori con i terzi un pò più larghi.
In fase di sviluppo a centrocampoè fondamentale la rotazione dei 3 centrocampisti che a turno vengono incontro posizionandosi come vertice basso in un triangolo di potenziali appoggi; compito svolto principalmente da Arthur e Rabiot lasciando a Ramsey maggiore libertà di muoversi in avanti.
Gli esterni Cuadrado e Bernardeschi si alzano in linea coi centrocampisti sulle catene laterali.
Il gioco sulle fascenella propria metà campo con pressione avversaria è avvenuto attraverso delle palle sopra in diagonale a scavalcare il centrocampo avversario indirizzate alla punta; in diverse occasioni Cuadrado ha giocato verso Morata che con delle sponde ha favorito gli inserimenti di Ramsey o lo scarico su Dybala mentre in situazioni di palla scoperta nella metà campo avversaria i 2 esterni della Juventus per caratteristiche individuali sono molto pericolosi nell’ 1v1.

In fase di rifinitura è Dybala il giocatore che principalmente viene incontro in appoggio al portatore occupando lo spazio tra le linee di centrocampo e difesa avversaria; zona occupata anche da Ramsey che, come detto in precedenza, tende ad inserirsi in avanti.
La fase di finalizzazione, previa azione manovrata, nelle posizioni centrali del campo è caratterizzata dalla ricerca della profondità attraverso tagli della punta e inserimenti degli interni mentre quando viene ricercata l’ampiezza gli attacchi alla linea prevedono 1v1, cross e traversoni sulle corsie esterne.

TRANSIZIONE OFFENSIVA
Questa fase viene anticipata dallo smarcamento preventivo delle punte e una volta riconquistato il possesso la tendenza è di cercare un contropiede attraverso verticalizzazioni immediate oppure a favorire l’attacco alla profondità da parte degli esterni.
FASE DI NON POSSESSO
Si dispongono con il sistema 4-4-2; avviene una rotazione dove Cuadrado si abbassa sulla linea dei difensori e Ramsey va a fare l’esterno di centrocampo sulla catena di destra.
La prima pressionecomincia a livello della trequarti avversaria e viene portata dalle 2 punte in maniera molto blanda quindi la concentrazione di giocatori dietro la linea della palla è deputata principalmente ai blocchi di centrocampo e difesa.

Nelle uscite a centrocampol’atteggiamento è quello del marco-copro con il giocatore in zona palla che esce in pressione mentre i compagni di reparto forniscono copertura perchè l’obiettivo è di non concedere passaggi chiave e filtranti in zona di rifinitura.
La linea difensivaè alta e aggressiva in avanti soprattutto nelle situazioni di palla coperta.
Lavorano sul 2v1 in zona centrale applicando una sola linea di copertura con un difensore, principalmente Bonucci che concede poca profondità agli avversari.
Sulle catene lateralipiuttosto che portare dei raddoppi effettuano delle scalate in orizzontale della linea difensiva quando Cuadrado esce in pressione sull’esterno di centrocampo avversario oppure scalano verticalmente con Ramsey che segue l’inserimento in profondità di quest’ultimo.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
L’arma principale adottata è la ri-aggressione immediata a palla persa nelle situazioni di palla coperta dove i difensori sono in marcatura preventiva sugli attaccanti mentre a palla scoperta le scelte sono quelle di accorciare e temporeggiare in zona palla per permettere il ri-posizionamento dei compagni.
Il gol viene subito in questa fase a seguito di un passaggio in orizzontale errato di Bernardeschi, un mancato intercettamento dell’ultimo passaggio di Arthur e di un ri-posizionamento lento di Danilo che avrebbe potuto chiudere meglio in pressione sul marcatore.
PUNTI DI FORZA:
- Stile di gioco basato sul possesso palla (60%) con l’88% dei passaggi riusciti
- Forti nei duelli offensivi, difensivi e aerei
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- Elevato numero di occasioni create ma bassa % di finalizzazione, 21 tiri totali e 6 in porta (28,6%)
- Spesso cadono nella trappola del fuorigioco
- Concedono calci di punizione intorno all’area di rigore