La Juventus FC è un club italiano nato nel 1897 a Torino da un gruppo di studenti della città ed è la seconda squadra più anziana tra i club ancora attivi che militano nel nostro campionato. È una delle squadre più vincenti sia a livello nazionale che a livello internazionale, vantando milioni di tifosi sparsi per tutti i continenti. Negli ultimi anni la Juventus sta dominando all’interno del campionato italiano con una striscia positiva di ben otto scudetti consecutivi, il primo vinto da Antonio Conte nella stagione 2011/12 e l’ultimo conquistato da Massimiliano Allegri nella stagione 2018/19. Per ora non è stato ancora centrato l’obiettivo principale della società, ovvero vincere la Champions League, obiettivo reso sicuramente più accessibile grazie ad un acquisto che rappresenta una delle mosse di mercato più importanti non solo di questi anni, ma della storia del calcio in generale, ovvero l’arrivo di Cristiano Ronaldo. Grazie a lui, Mister Allegri durante questa stagione è riuscito ad ottenere ottimi risultati usando il portoghese per ribaltare situazioni complicate: una su tutte, la rimonta della Juventus contro l’Atletico Madrid.
Qualche giorno prima della chiusura del campionato viene resa ufficiale la notizia del cambio di panchina in casa bianconera, infatti a partire dalla nuova stagione la Juventus avrà un nuovo allenatore, sostituendo quindi Allegri che chiuderà comunque questa stagione con la vittoria dell’ottavo scudetto di fila con ben cinque giornate di anticipo.
Quest’ultima stagione è stata caratterizzata da un andamento poco lineare, infatti la Juventus ha iniziato l’anno mettendo in mostra al meglio tutte le sue qualità di gioco sia in fase di possesso che in fase di non possesso andando poi però a calare d’intensità durante la metà della stagione. Ciò è stato sicuramente dovuto anche ai tanti infortuni che la squadra ha dovuto affrontare, trovandosi a corto di uomini in alcune partite fondamentali ai fini della stagione, soprattutto in ambito europeo.
La caratteristica di questa squadra è che il concetto di “ruolo” viene sdoganato in qualcosa di più ampio, infatti tutti i giocatori coprono più zone di campo in entrambe le fasi di gioco, costruendo così una squadra molto dinamica spoglia di punti di riferimento dati i continui cambi di posizione all’interno del campo. I due esempi più significativi sono Mandžukić e Dybala, dove il primo svolgeva un ruolo di centravanti in fase di possesso ma che allo stesso tempo era una chiave fondamentale anche in fase di copertura, mentre Dybala è stato allontanato dall’area avversaria per essere adattato quasi a trequartista tra i due attaccanti senza però abbandonare la sua natura da attaccante in quanto è stato impiegato in tutte e tre le zone d’attacco nelle fasi più offensive.
FASE DI POSSESSO
Come detto precedentemente, la Juventus non ha punti di riferimento per quanto riguarda le posizioni in campo da parte dei giocatori, ma è possibile notare come alla base di tutto ci sia un 4-3-3 con i due terzini che salgono molto rispetto la linea dei due difensori centrali andando quindi a costruire un gioco di grande spinta grazie al sostegno sulle fasce che permette sovrapposizioni alle spalle dei centrocampisti, degli attaccanti ma anche tagli e cross all’interno dell’area di rigore avversaria. Un’altra caratteristica della sezione difensiva di questa squadra, sono le verticalizzazioni da parte di Bonucci che permettono alla palla di scavalcare due reparti avversari andando a servire direttamente gli attaccanti. A centrocampo i tre giocatori della Juventus cercando di dare sostegno in caso di costruzione dal basso, nonché il metodo più utilizzato, scendendo nella propria metà campo offrendo appoggio agli attaccanti in fase di finalizzazione con passaggi diretti o offrendo un giro palla che copre l’intero campo spostando la sfera in tutte le zone del terreno di gioco. Il mediano nella Juventus rappresenta l’anello di congiunzione tra la difesa e l’attacco andando a recuperare i palloni dalla difesa per poi smistarli agli attaccanti che spesso scendono verso la linea di centrocampo per dare supporto nelle manovre offensive. Quest’ultimi cambiano spesso di posizione, infatti nel corso delle partite i tre attaccanti si spostano da una fascia all’altra o vanno ad occupare la zona centrale d’attacco cambiandosi tra di loro.

L’insieme di questi movimenti e opzioni, fa si che il gioco della Juventus non abbia degli schemi ben precisi ma che piuttosto si affida alla collettività dei suoi giocatori per trovare il goal con più spunti possibili mettendo chiunque in posizione di segnare. Non a caso durante il corso di questa stagione raramente si sono visti goal nati da azioni uguali ad altre.

FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso la squadra di Massimiliano Allegri si dispone con un 4-4-1-1 dove a testimonianza del fatto che non ci sono ruoli ben definiti, uno dei tre attaccanti si unisce alla linea dei centrocampisti a dare una mano in fase difensiva. La Juventus utilizza una difesa a zona andando a disporsi su due linee, una delle quali composta dai due difensori centrali e dai due terzini a ridosso o all’interno della propria area di rigore, mentre l’altra composta dai tre centrocampisti e un attaccante va ad occupare la tre quarti. Nel contempo i due attaccanti rimangono più alti e si di dispongono in maniera scaglionata, permettendo così smarcature preventive in caso di transizioni positive.
I due difensori centrali sono gli unici che offrono delle marcature vere e proprie all’interno del gioco di questa squadra, andando a coprire i movimenti degli avversari che si muovono nei pressi dell’area di rigore. Gli altri giocatori eseguono delle coperture nelle zone dove si trova il pallone senza andare alla ricerca di quest’ultimo con troppa foga ma esercitando comunque pressione sul portatore di palla anche in caso di costruzione bassa da parte degli avversari.

TRANSIZIONE POSITIVA
In caso di transizione positiva, la Juventus cerca di servire uno dei due attaccanti rimasti in avanti che hanno provveduto a smarcarsi preventivamente. Per arrivare a loro i bianconeri si servono di linee di passaggio abbastanza dirette, cercando di utilizzare due, massimo tre passaggi oppure un lancio da parte di un difensore centrale direttamente agli attaccanti, soluzione che però viene utilizzata più spesso quando la squadra è ben posizionata all’interno del campo.
TRANSIZIONE NEGATIVA
Per recuperare palla la Juventus non esercita un grande pressing sui giocatori, bensì cerca di lasciare poco spazio di manovra praticando pressione sulle linee di passaggio libere, costringendo la squadra avversaria a lunghi lanci verso l’attacco facilmente recuperabili dai difensori. Questo tipo di pressione spesso inizia sin dai primi tocchi sul pallone da parte degli avversari anche in caso di rimessa corta da parte del loro portiere, permettendo così dei recuperi in zone del campo particolarmente favorevoli ai fini del goal.