La Real Sociedad de Fútbol SAD, meglio conosciuta come Real Sociedad, è stata la vera rivelazione della Liga 2016/2017.
I biancoblu baschi, allenati dall’ex centrocampista spagnolo Eusebio Sacristán, sono arrivati davanti ai rivali storici dell’Athletic Bilbao cogliendo un ottimo sesto posto, che ha permesso alla squadra l’accesso diretto alla UEFA Europa League 2017/2018.
La squadra adotta come sistema di gioco di partenza il 4-3-3 (spesso anche il 4-2-3-1), con l’argentino Gerónimo Rulli tra i pali; i due centrali difensivi sono Raúl Navas sul centro-destra, difensore forte fisicamente e molto abile nel gioco aereo (media di 2,3 duelli aerei vinti a partita, il migliore della squadra), e Iñigo Martínez sul centro-sinistra, difensore mancino molto bravo tecnicamente e anch’egli dotato di un’ottima scelta di tempo aerea e negli anticipi. Sugli esterni troviamo Yuri Berchiche a sinistra, terzino di spinta con 3 gol all’attivo e Carlos Martínez a destra (con Odriozola e Zaldúa come alternative), anch’egli bravo negli inserimenti e grande colpitore di testa con una media di 2 duelli aerei vinti a partita, grazie anche alla sua statura, 188 cm.
A centrocampo davanti alla difesa troviamo Asier Illarramendi, mediano dotato di buona tecnica e di gran temperamento che però eccede troppo in aggressività (13 ammonizioni, il peggiore della squadra); sul centro-sinistra gioca David Zurutuza, grande recuperatore di palloni con una media di 2,7 passaggi intercettati a partita e uomo chiave per i movimenti che effettua in fase di non possesso; sul centro-destra troviamo il capitano e vero leader della squadra Xabier Prieto, giocatore molto abile nel dribbling stretto e col vizio del gol (8 gol in stagione).
Al centro dell’attacco gioca il brasiliano Willian José, terminale offensivo e miglior marcatore della squadra con 14 reti; come esterno sinistro troviamo Mikel Oyarzabal, attaccante mancino abile a giocare sia largo che in fascia, fulcro di molte azioni d’attacco e miglior uomo assist della squadra (7 assist in stagione); sul lato destro invece gioca il messicano Carlos Vela, anch’egli mancino, che predilige accentrarsi e puntare spesso l’avversario per servire poi i compagni o per concludere a rete (10 gol in stagione).
FASE DI POSSESSO
In questa fase la squadra si dispone con un 2-4-4 che si sviluppa in ampiezza, con i laterali di difesa che si allargano molto e si allineano ai centrocampisti centrali Illarramendi e Zurutuza; importante il movimento di Prieto che sale sulla linea degli attaccanti, tra Willian Josè e Vela, agendo in pratica da seconda punta.
La squadra fa del possesso palla la sua arma principale (54,8% in media a partita) e ciò è dimostrato anche dalla grande precisione nei passaggi (81% completati in media a partita). Il gioco parte prevalentemente da dietro grazie alla buona tecnica e visione di gioco dei difensori e si sviluppa poi soprattutto sulle catene laterali con Martinez, Prieto e Vela a destra (40% delle azioni d’attacco), e con Yuri, Zurutuza e Oyarzabal a sinistra (39%).
In fase di costruzione bassa la squadra adotta diverse soluzioni in base alla pressione avversaria e ai movimenti dei propri giocatori.
La costante più ricorrente prevede che il portiere serva uno dei due centrali difensivi che si posizionano sui vertici dell’aerea di rigore e scambiano tra di loro il pallone fino a quando non orientano la giocata sui terzini (Martinez o Yuri) che salgono sulla linea dei centrocampisti (come detto in precedenza), stazionando molto larghi e vicini alla linea laterale.
Nei casi in cui la pressione avversaria è più alta e aggressiva ed i centrali hanno difficoltà a servire lateralmente i terzini, il mediano Illarramendi arretra tra i due centrali (formando una linea a 3) e viene a ricevere palla; l’altro centrocampista Zaratuza si sposta centralmente e prende il suo posto.
In particolari situazioni, come a seguito di un calcio piazzato dell’avversario, spesso il portiere Rulli serve sulla corsa il terzino di turno, sfruttando la cattiva disposizione sulle marcature preventive degli avversari e facendo partire un pericoloso contrattacco. Nel video seguente si nota questa costante che si sviluppa sull’asse di sinistra con Yuri e Oyarzabal.
In precedenza abbiamo parlato della capacità dei difensori centrali Navas e I. Martinez di far partire l’azione, e ciò avviene quasi sempre con passaggi rasoterra per i terzini. Ma la visione di gioco e l’abilità tecnica permette loro anche di trovare un compagno che attacca sul lato opposto, con lanci lunghi in profondità. Ciò si evince anche dalle statistiche relative al numero medio di lanci lunghi effettuati con successo in una partita: I. Martinez 5,6 (secondo, dietro solo al portiere Rulli) e Navas 4,8 (quarto).
Questa costante avviene specialmente quando la squadra avversaria è chiusa e schiacciata con tutti gli uomini dietro alla linea della palla.
In fase di sviluppo la squadra sfrutta molto le catene laterali e i movimenti sincronizzati fatti di triangolazioni, rotazioni e sovrapposizioni.
I terzini partecipano molto alla manovra offensiva e cercano di creare spesso la superiorità numerica.
Nel video seguente si nota una classica sovrapposizione di C. Martinez, caratterizzata da una veloce azione di gioco con movimenti coordinati di più giocatori.
Molte delle azioni in fase di sviluppo e rifinitura passano dai piedi e movimenti di Carlos Vela, che risulta essere il primo in squadra come numero dribbling tentati a partita (3) e in quelli riusciti (1,7), e per i passaggi chiave per i compagni (1,9).
Il video in basso racchiude le situazioni ricorrenti in cui Vela è coinvolto nelle azioni di attacco, e che, grazie al suo repertorio tecnico, favorisce il gioco dell’intera squadra.
Un’altra variante di gioco consiste nell’inserimento di un centrocampista che sfrutta gli spazi centrali lasciati dai compagni di squadra che si allargano. Questa costante avviene soprattutto con Illarramendi, che è il giocatore della squadra che effettua più passaggi in media a partita (69), ed eseguiti anche con grande precisione (84,1% con successo in media a partita).
In fase di finalizzazione la squadra predilige lo scambio rapido e veloce rasoterra, come evidenziato anche dal 68% di reti realizzate su azione manovrata.
Una costante di gioco prevede l’apertura laterale sui terzini C. Martinez e Yuri che spingono sulla linea di fondo per effettuare dei cross a centro area per Willian Josè e per i centrocampisti che si inseriscono, specialmente Prieto molto abile nel gioco aereo.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso la squadra si dispone solitamente con il 4-1-4-1. Un ruolo chiave è svolto dal centrocampista centrale Illarramendi, che all’occorrenza arretra tra i due centrali difensivi, creando così una linea a 5.
Con la squadra avversaria in possesso nella trequarti la squadra adotta un 4-4-2 con linee molto strette tra loro e con gli attaccanti esterni Oyarzabal e Vela che seguono i diretti avversari, formando talvolta una linea difensiva a 6.
Il video seguente mostra questi movimenti, insieme con l’attitudine della difesa di salire a palla coperta, togliendo profondità alla squadra avversaria.
Uno dei punti deboli della squadra è senza dubbio legato alla distanza sbagliata tra i reparti di difesa e centrocampo in alcune situazioni di gioco e la linea di centrocampo talvolta troppo allineata (non scaglionata), lasciando pericolosamente spazio nella zona di rifinitura. A questo si aggiungono spesso errori individuali in marcatura e di posizione. Un esempio nel video in basso.
Con la squadra avversaria in costruzione bassa, la Real Sociedad tende ad andare alta in pressione, chiudendo le linee di passaggio e mantenendo il baricentro alto (difesa sulla linea del centrocampo). Talvolta, quando gli avversari aggiungono un uomo a centrocampo, la squadra si trova in inferiorità numerica (Zaratuza e Illarramendi vs 3) nella zona nevralgica del campo e ciò permette agli avversari di eludere agevolmente la pressione.
In basso due situazioni di pressione con risultati opposti.
TRANSIZIONI
Transizioni Offensive
Abbiamo visto precedentemente come la squadra prediliga sviluppare il proprio gioco sulle corsie esterne con Yuri e Oyarzabal a sinistra e con C. Martinez e Vela a destra. Questa caratteristica viene evidenziata anche in fase di transizione attiva: una volta recuperata palla si cerca immediatamente di servire Oyarzabal o Vela (uomini di maggiore qualità) per far ripartire l’azione e il terzino di turno spinge sulla fascia con l’obiettivo di arrivare sul fondo e crossare al centro.
La squadra ha comunque la capacità e maturità (anche in base al risultato) di capire se è il caso di ripartire in contrattacco o se temporeggiare e far ripartire l’azione dalle retrovie con Navas e I. Martinez, che abbiamo visto essere molto bravi tecnicamente e con buona visione di gioco.
Transizioni Difensive
Come abbiamo detto in precedenza, la squadra vuole avere il possesso della palla e controllare il gioco. Questo principio fa si che anche in fase di transizione passiva l’obiettivo sia quello di recuperare il pallone immediatamente subito dopo averlo perso o comunque prima che l’avversario diventi pericoloso. Nel video seguente si può notare come i giocatori non arretrino una volta persa la palla, ma anzi vadano subito in pressione sul portatore e in zona palla, coprendo le linee di passaggio, mentre la difesa si mantiene alta per togliere profondità. Appena recuperata palla, parte una costruzione manovrata in fase attiva.
Punti di forza:
- Abilità nel possesso palla
- Utilizzo ottimale delle catene laterali in fase di possesso
- Buon livello di tecnica di base dei giocatori
- Grande intensità di gioco
Punti di debolezza:
- Linee di centrocampo e difesa non sempre ben posizionate tra loro
- Errori individuali di posizione e in marcatura, specialmente in difesa
- Pressione per il recupero palla non sempre eseguito in maniera corretta