La Reggina Calcio 1914 torna in Serie B
Dopo 6 anni centra l’obbiettivo promozione tornando di fatto a disputare il campionato Cadetto per la stagione 2020/2021.
Domenico Toscano è stato il condottiero degli Amaranto, appena solo dopo un anno, torna a Reggio Calabria nelle vesti di Mister (anni prima in giovane età è stato anche calciatore).
Il bottino è stato di 69 punti, 9 sulla seconda, la diretta concorrente Bari.
Di fatto con 30 gare disputate: 21 le gare vinte, 6 quelle pareggiate con sole 3 sconfitte.
Miglior attacco con 54 gol segnati e solamente 19 i gol subiti.
Una partenza un po’ altalenante, per poi trovare l’equilibrio giusto e rimanere salda in testa per tutto il proseguo del campionato.
Insomma una Reggina Campione che vince e convince anche nel suo gioco.
Un gioco aggressivo, caparbio, senza timore di giocarsela nel 1vs1 con il proprio diretto avversario, calciatori che lavorano per funzioni e non per ruoli, in poche parole anche la Reggina si evolve verso un calcio nuovo.
FASE DI POSSESSO
La Reggina in FDP predilige costruire dal basso in 3+1, i tre DC, Loiacono e Rossi posizionati ai vertici dell’area grande e Blondett centralmente vicino al portiere, palla a quest’ultimo, che inizia a provocare la pressione avversaria, Sounas, in funzione di play va incontro (quest’ultimo in vantaggio posizionale), ricevuta palla si va alla ricerca dei quinti Bresciani e Rolando posizionati in ampiezza, da qui la manovra.
In questo momento di costruzione la Reggina si ritrova con un modulo 1-3-5-2, i tre centrali che si dividono l’area di rigore, quinti in funzione di fissatori d’ampiezza, le mezzali con funzione di invasori e gli attaccanti in profondità.
A seconda di come l’avversario viene in pressione, più è forte più si muove palla veloce, questo per far si che si riesca a superare la prima linea di pressione in modo da ritrovarsi in vantaggio funzionale una volta superata.
L’innalzamento dei quinti in linea mediana con le mezzali è in funzione di mantenere impegnati gli avversari nelle preventive, avendo cosi più densità in linea mediana e quindi avere più spazio per l’uscita dalla prima pressione avversaria con la costruzione dal basso.
Una volta superata la prima linea di pressione inizia la manovra di gioco e la rotazione della linea mediana: i quinti che avevano inizialmente ricercato l’ampiezza danno profondità, la mezzala di riferimento si apre in zona laterale e il CC si inserisce sopra la linea mediana.

Successiva ricerca di trasmissione palla verso l’attaccante che gioca a muro con il CC inseritosi tra le linee o la mezzala opposta, da qui (zona di rifinitura), si ha molte possibilità di giocata, lato debole, il taglio dell’altro attaccante, oppure il quinto al cross\traversone, cercando di portare in primis molta densità in area di rigore con almeno 5\6 uomini.

Un’altra costante in manovra è quella di far innalzare la mezzala (solitamente di sx) De Rose, opposta, tra le linee di difesa e la mediana avversaria, diventando un tre quarti, il quinto che si abbassa per ricevere, trasformando il modulo di costruzione dal basso in un 1-3-4-1-2, ricercando la verticalizzazione verso gli attaccanti.
Un’altra opzione è il quinto che entra dentro il campo e la mezzala che si apre e va in profondità.
In zona di rifinitura quando uno dei 2 attaccanti, Reginaldo o Corazza vengono incontro si nota il costate inserimento della mezzala Bianchi in profondità.
Inoltre con le rotazioni, in certe situazioni di manovra laterale si caratterizza un rombo composto da ATT/MZ/QUINTO/DCD\S.
In rifinitura si ricercano molte triangolazioni e 1-2 le quali riescono frequentemente viste le ottime qualità degli attaccanti, Reginaldo, Corazza,e Denis subentrato.
FASE DI NON POSSESSO
In questa fase i principi della Reggina sono il maniacale pressing offensivo/ ultraoffensivo, 1 VS 1, scalate in avanti.
La squadra ha coraggio!
Quando la Casertana costruisce la manovra dal basso, il comportamento della Reggina è quello di andare subito a prenderli alti.
Gli attaccanti Reginaldo e Corazza lavorano sui 3 centrali di difesa, gli esterni di centrocampo Bresciani e Bianchi vanno in pressione sui rispettivi quinti.
Se la difesa avversaria riesce ad uscire dalla pressione, si scala in avanti, con la mezzala Bianchi che va in pressione sul difensore portatore di palla e il difensore centrale amaranto Blondett che va in marcatura sul centrocampista avversario scalando in avanti.
I reparti corti e linee strette ma con il coraggio di rompere la linea da parte dei difensori amaranto quando gli attaccanti avversari vanno incontro per ricevere; si VUOLE e la si ricerca COSTANTEMENTE, la riconquista immediata della palla.
Si ricerca densità sia quando la palla è in zona centrale che laterale, si va in pressione su giocatori senza palla prima che la ricevano in modo da provocarli di giocare palla all’indietro, anche verso il proprio portiere, è una mentalità che Mr. Toscano ha inculcato nella testa dei suoi giocatori, di conseguenza si deduce che l’applicazione di questo atteggiamento fa in modo che si tengano il più lontano possibile gli avversari dalla propria porta e conquistata palla di avere meno campo da percorrere con probabilità più alte di trovare il gol visto che ci si può trovare vicino alla porta avversaria.

TRANSIZIONE POSITIVA
In base alla zona di riconquista della palla, si verticalizza immediatamente in zona di manovra o rifinitura, si cerca di verticalizzare immediatamente anche perché le coperture e le marcature preventive vengono meno.
Se si riconquista nella propria metà campo, si ricerca la trasmissione all’estremo difensore, in modo da ritrovare lo spazio di gioco tra le linee e l’ampiezza.
TRANSIZIONE NEGATIVA
Una volta persa palla, la reazione alla palla persa e quindi la ricerca della riconquista è immediata, cercando di portare densità subito in zona, uomo su uomo.
Si ricerca con le posture di orientare l’avversario in zona laterale e si cerca di costringerlo a giocare palla dietro.
Se non si riesce, si commette fallo in modo da aver il tempo di ricompattarsi.
PUNTI DI FORZA
Atteggiamento coraggioso e aggressivo di tutta la squadra.
Difficoltà di penetrare la difesa a 5, sempre compatta.
Giocatori di qualità e quantità a centrocampo e un attacco di altra categoria.
Quinti veloci e caparbi.
PUNTI DI DEBOLEZZA
Manca qualche centimetro in altezza di conseguenza il gioco aereo viene meno.
Il Doppio proporsi in area dei quinti fa si che una ripartenza avversaria trova nelle corsie laterali campo aperto, di conseguenza occorrono uno scivolamento molto basso della difesa.
La forte aggressività fa si che spesso ci si può trovare 1vs 1.
CONSIDERAZIONI
Quando inizia lacostruzione di gioco dal basso cercare di togliere linee di passaggio ai giocatori che si trovano in vantaggio posizionale evitando cosi le giocate a muro.
Una contrapposizione tattica con il 1-3-4-3 con l’interno di centrocampo che va in copertura sul play e uno dei 3 centrali difensivi che scala in avanti per marcare la mezzala potrebbe costringere la rimessa dal fondo con un calcio lungo.
Il 1-3-4-1-2 è mascherato, lo si percepisce solo in FDP con la costruzione dal basso per l’innalzamento della mezzala in zona tre quarti.