Analisi realizzata da Marco Laurito, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
INTRODUZIONE
La Lazio di Simone Inzaghi è forse la vera rivelazione di questo campionato: terza in classifica a quota 39 punti con sole sei lunghezze di distacco da Juventus e Inter, vanta il secondo miglior attacco e la seconda miglior difesa del torneo (40 gol fatti (xG 14.01*) di cui 24 in casa, 15 fuori casa: secondo miglior attacco dopo l’Atalanta (48 gol fatti); 25 gol subiti (xGA 13.85*) di cui 14 in casa e 11 fuori casa: seconda miglior difesa dopo l’Inter (15 gol subiti)).
Numeri importanti per una squadra che finora sta facendo qualcosa di altrettanto importante. Parlare di scudetto, come ampiamente dichiarato da società e giocatori, è alquanto azzardato, ma senza dubbio se le prestazioni continuano ad essere queste, l’obiettivo di qualificazione alla prossima Champions League può diventare raggiungibile.
STATISTICHE OVERALL
In sintesi il rendimento dei biancocelesti post sosta natalizia:
- AVG gpm: 2,5 (3,00 in casa, 1,78 fuori casa);
- AVG gol subiti pm: 1 (0,88 in casa, 1,11 fuori casa);
- AVG xG: 2,29 per match;
- 13 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte;
- 40 gol fatti (xG 31,61*): 24 in casa, 16 fuori casa; secondo miglior attacco dopo l’Atalanta (48);
- 17 gol subiti (xGA 21,92*): 7 in casa, 10 fuori casa; seconda miglior difesa dopo l’Inter (15);
- 39 punti (xPTS 29,07*): terza in campionato a -6 da Inter e Juventus (45);
*Fonte: https://understat.com/league/Serie_A
L’oggetto della seguente analisi tattica riguarda il match dello scorso 6 Dicembre 2019 contro la Juventus di Maurizio Sarri presso le mura amiche dello Stadio Olimpico di Roma, e che ha visto trionfare i biancocelesti per 3-1.
TABELLINO GARA
- LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, S.Radu; Lazzari, Milinkovic (46′ st Caicedo), Leiva, Luis Alberto (31′ st Parolo), Lulic; Correa, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Vavro, Bastos, Silva, Cataldi, Jony, André Anderson. All.: S.Inzaghi.
- JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur (41′ pt Can), Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (26′ st Danilo); Ronaldo, Dybala (34′ st Higuain). A disp.: Buffon, Pinsoglio, Rugani, Demiral, De Sciglio, Rabiot, Muratore, Portanova, Pjaca. All.: Sarri.
- ARBITRO: Fabbri di Ravenna;
- MARCATORI: 25′ pt Cristiano Ronaldo (J), 46′ pt Luiz Felipe (L), 30′ st Milinkovic (L), 50′ st Caicedo (L);
- NOTE: Al 34′ st Immobile (L) ha sbagliato un rigore (parato). Espulso al 24′ st Cuadrado (J), per gioco falloso. Ammoniti: Luis Alberto, Lazzari, Lucas Leiva (L); Pjanic, Dybala, Szczesny (J). Recupero: 2′ pt, 5′ st.
SISTEMA DI GIOCO
Gli avversari propongono un 4-3-1-2, la formazione di mister Inzaghi risponde con l’ormai noto 3-5-2, che in fase di possesso diventa un 2/3-5 ed in fase di non possesso un 5-3-2 (o 5-3-1/1). Generalmente in fase di possesso due dei tre difensori non vi partecipano, in quanto occupati nella copertura preventiva su Ronaldo/Dybala; mentre in fase di non possesso tendenzialmente tutta la squadra vi partecipa.
FASE DI POSSESSO
In fase di costruzione la squadra di casa può contare su Acerbi, Lucas Leiva e Luis Alberto: l’azione parte dal basso, con i quinti di centrocampo (Lazzari a dx e Lulic a sx) alti oltre la zona di sviluppo per favorire lo scarico laterale; a questo punto le opzioni per il centrale difensivo sono pressoché tre: lo scarico centrale per Lucas Leiva che si abbassa sulla zona di costruzione, lo scarico laterale per il terzo di difesa o per il quinto di centrocampo oppure servire Luis Alberto che imita il compagno ex-Liverpool abbassandosi come ulteriore vertice. Quest’ultimo risulta fondamentale al superamento della prima azione difensiva avversaria, permettendo dunque il susseguirsi della fase di sviluppo.

L’idea di fondo consiste nell’attrarre l’avversario verso il centro del gioco al fine di cercare in profondità le punte ed in particolar modo i tagli di Milinkovic-Savic. Tale manovra consente l’inserimento del centrocampista serbo, mentre il lavoro di Immobile, alla costante ricerca della zona di rifinitura, crea spazio di manovra per il suo compagno di reparto Correa. A questo va aggiunta l’ampiezza data dai quinti di centrocampo. Tutto questo ha permesso infatti alla formazione di casa di passare in vantaggio con un perfetto attacco diretto dell’asse Luis Alberto-Milinkovic.
Altra opzione frequente in fase di sviluppo vede la partecipazione attiva degli interni difensivi alla manovra offensiva.

L’azione si sviluppa sulla corsia di destra e velocemente la squadra si posiziona in un 2/3-5. L’interno di difesa supporta dunque la manovra per vie laterali con sovrapposizioni o più semplicemente offrendo un riferimento centrale, mentre Milinkovic si alza sulla linea di difesa avversaria pronto a far valere il suo fisico nel gioco aereo. Le punte ricercano la zona di rifinitura, nel tentativo di ricevere palla e velocemente cercare, con scambi rapidi e palle filtranti, il diretto compagno (Correa/Immobile) alle spalle della linea difensiva avversaria. I quinti di centrocampo giocano in ampiezza cercando di allargare il più possibile l’ultima linea avversaria e/o cercare la finalizzazione attraverso cross e/o traversoni.
TRANSIZIONE POSITIVA
Se la riconquista del pallone avviene nella ¾ avversaria, il contropiede che ne consegue coinvolge i giocatori di maggior qualità tecnica, quali Luis Alberto, Milinkovic e Correa, con l’obiettivo di ricercare nello spazio Immobile (smarcato preventivamente) e/o sfruttare le loro eccellenti qualità nell’ 1 vs 1. Basti pensare che finora Immobile guida la classifica capocannonieri (19 gol) e Luis Alberto miglior assist man del campionato (11 assist).
Se la riconquista della palla avviene nella propria ¾, tendenzialmente la squadra consolida il possesso, cercando quando possibile di riproporre quanto descritto in fase di costruzione-sviluppo-finalizzazione. Va evidenziato anche come uno dei più sollecitati in questa fase sia Lazzari, forse il più idoneo nel ribaltare l’azione da difensiva a offensiva, viste le sue notevoli doti atletiche.
FASE DI NON POSSESSO
La prima azione difensiva si palesa nella pressione portata avanti dalle punte, dalla mezz’ala e dal quinto di centrocampo. Nello specifico le due punte impediscono lo sviluppo del gioco per vie centrali, mentre la mezz’ala ed il quinto evitano lo sviluppo del gioco per vie esterne. Agli avversari non resta altro che provare a costruire sull’altra corsia esterna, muovendo i padroni di casa allo scopo di cercare lo scarico centrale (Pjanic), oppure provare un attacco diretto.

Nella propria ¾ la squadra di Inzaghi si posiziona più frequentemente con un 5-3-2, dove tutta la squadra partecipa alla copertura degli spazi e all’interruzione delle linee di passaggio. In particolare si nota nel corso della partita come gli esterni di centrocampo si abbassano sulla linea di difesa garantendone maggiore copertura.
TRANSIZIONE NEGATIVA
Uno dei comportamenti più tipici in questa fase è il consolidamento della linea difensiva, quindi una partecipazione collettiva alla copertura. Per tutto il corso della gara la Lazio si è dimostrata una squadra molto attenta a questa fase riuscendo velocemente ed efficacemente a ripiegare nella propria metà campo, occupando in maniera intelligente gli spazi, contenendo il palleggio avversario ed evitando lo sviluppo del gioco per vie centrali con le dovute marcature e le rotazioni che ne conseguivano.
CONCLUSIONI
Ampiezza e ricerca della profondità. Concetti semplici ma efficaci che la squadra di Inzaghi sa mettere in pratica con estrema naturalezza. La capacità di spostare il centro del gioco, dalla zona di rifinitura a quella di sviluppo nella fase offensiva, sfrutta quelli che sono gli uomini di maggior talento (Luis Alberto, Correa e Milinkovic-Savic), esaltandone le capacità. I biancocelesti si sono anche distinti per solidità e attenzione difensiva, concedendo poco nella fase di non possesso.
Dunque la qualità tecnica del singolo è al servizio della squadra, inserita in un meccanismo collettivo estremamente efficace e redditizio, con principi di gioco che fin qui stanno producendo numeri estremamente positivi.