INTRODUZIONE
Il Leeds del tecnico argentino Marcelo Bielsa occupa attualmente la prima posizione della Championship, con 71 punti totalizzati in 37 giornate (37 punti in casa e 34 fuori casa). Nonostante il Leeds giochi un calcio offensivo e in alcune situazioni spregiudicato, dimostra di avere una buona compattezza e un ottimo equilibrio di squadra nelle due fasi di gioco, motivi per cui ad oggi ha la migliore difesa del campionato con 30 gol subiti in 37 giornate disputate. La squadra possiede una grande organizzazione dal punto di vista tattico e principi ben consolidati nei quasi due anni di gestione Bielsa. L’idea è quella di avere il dominio della partita, aggredendo l’avversario attraverso un pressing ultraoffensivo (quasi ad uomo) nella trequarti avversaria, finalizzato alla riconquista immediata del possesso o ad indurre l’avversario all’errore in fase di costruzione. Tale approccio alla gara richiede una grande intensità ed un grande dispendio energetico nelle due fasi di gioco ed in ogni zona del campo. Il Leeds, infatti, dà l’impressione di dominare atleticamente il match, giocando ad un ritmo difficilmente sostenibile per 90 minuti dall’avversario (soprattutto in casa). Sia in fase di possesso che in quello di non possesso il baricentro della squadra è sempre molto alto. In fase di possesso, la ricerca dello spazio e l’occupazione di quest’ultimo nei tempi giusti sono elementi cardine del pensiero di Bielsa e del Leeds. Inoltre, il Leeds gioca un calcio estremamente verticale, con linee di passaggio ben definite e poco propenso alla gestione del risultato tramite il palleggio. La filosofia della squadra non cambia neanche dopo essere andata in vantaggio.
Bielsa si affida ad un blocco di 13/14 giocatori e non dà troppo spazio a rotazioni o turnover.
SISTEMI DI GIOCO
Il sistema di gioco di base adottato dal Leeds è il 1/4-1-4-1, estremamente dinamico e versatile, poco ancorato a rigidi schemi numerici. Può trasformarsi in un 1/3-3-1-3 sia in fase di possesso che di non possesso grazie alla duttilità degli interpreti, in particolare dei terzini (in una difesa a 4) che possono giocare da terzi di difesa o, all’occorrenza, dentro al campo. Gli undici maggiormente impiegati nell’ 1/4-1-4-1 sono: Casilla (POR), Ayling (TD), White (DCD), Cooper (DCS), Dallas (TS), Phillips (MED), Pablo Hernandez (CCS), Klich (CCD), Harrison (AS), Hélder Costa (AD), Bamford (ATT).

- Casilla: Portiere spagnolo abile sia tra i pali che con i piedi, requisito necessario per giocare in una squadra di Bielsa.
- Ayling: Terzino destro di grande spinta e fisicità che può ricoprire più ruoli e funzioni all’interno della stessa partita. Permette a Bielsa di cambiare assetto senza snaturare la squadra. Abile anche in fase realizzativa, può giocare da terzo di destra in una difesa a 3 o da difensore centrale in una difesa a 4. Quest’anno ha già realizzato 4 gol, pericoloso sulle palle inattive.
- White: Difensore centrale elegante nelle movenze con una buona tecnica che gli permette anche di essere impiegato come mediano davanti alla difesa. Può andare in sofferenza quando incontra attaccanti di stazza superiore alla sua (1,82 cm).
- Cooper: Capitano della squadra, uomo squadra. Mancino di piede, è impiegato sul centro sinistra in modo da permettere un’uscita più veloce nel giropalla. È abile e roccioso in marcatura e in anticipo.
- Dallas: Terzino di piede destro che viene impiegato sulla sinistra, può ricoprire tutti i ruoli di fascia grazie alla sua corsa ed esuberanza fisica. In fase di non possesso è funzionale nel gioco di Bielsa perché riesce a scalare in avanti con grande impeto alla ricerca della conquista della palla. In fase di possesso si fa trovare anche a ridosso dell’area avversaria.
- Phillips: È il vero equilibratore della squadra, la sua fisicità e intelligenza tattica gli permettono di recuperare un gran numero di palloni. Bielsa gli chiede compiti più difensivi che di costruzione, anche se dimostra di avere una buona tecnica di base.
- Pablo Hernandez: Centrocampista di grande esperienza e intelligenza. È il centrocampista più fantasioso a disposizione di Bielsa, bravo tecnicamente, abile nel dettare i tempi di gioco in fase offensiva. Svaria su tutto il fronte offensivo, può essere impiegato sia a destra che a sinistra.
- Klich: Centrocampista più fisico rispetto ad Hernandez, abile nel giocare sotto la punta Bamford nell’1/3-3-1-3. Svaria su tutto il fronte offensivo con movimenti senza palla continui in zona di rifinitura. Forte nel gioco aereo.
- Hélder Costa: Giocatore mancino di grande estro e tecnica, viene impiegato come esterno destro di fascia in modo tale da sfruttare il suo piede forte al meglio.
- Harrison: Esterno mancino di grande corsa, rapido e di buona tecnica, gioca a tutto campo sulla corsia di sinistra, combinando bene attraverso interscambi sia con Dallas che con Hernandez.
- Bamford: Attaccante centrale atipico. Ha una grande struttura fisica ma è anche abile tecnicamente e nei movimenti senza palla. Svaria su tutto il fronte d’attacco con movimenti finalizzati ad aprire la difesa avversaria. Ha realizzato 10 gol in stagione.
Tra i pali il sostituto di Casilla è il giovane talento francese Meslier. Alternative sulla fascia sinistra sono rappresentate da Douglas, specialista nei piazzati, e Alioski, esterno mancino che può giocare anche da esterno offensivo. Berardi, all’occorrenza, può sostituire al centro della difesa i due centrali White o Cooper. A centrocampo Shackleton viene impiegato come alternativa a Phillips, mentre Roberts viene impiegato come centrocampista offensivo.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso il Leeds si schiera con un 1/4-1-4-1 molto offensivo e dinamico che può tramutarsi nelle varie sottofasi di gioco in un 1/3-3-1-3. La costruzione inizia prevalentemente dal basso, con i due centrali difensivi che si aprono per giocare (in particolare White), e i due terzini anch’essi aperti e larghi. Il primo blocco in fase di costruzione è quindi un 4+1, formato dai 4 difensori più il mediano. Nella maggior parte delle occasioni però, il mediano, solitamente Phillips, non partecipa attivamente alla costruzione ma ha il compito di portare fuori il diretto marcatore (creando spazi alle spalle) o indirizzare la pressione avversaria tramite movimenti incontro alla palla o allungando la propria posizione verso i 4 giocatori offensivi, in modo tale da “svuotare” il centrocampo. Quest’ultimo caso permette ai due centrali di difesa di guadagnare campo ed avere più libertà in fase di impostazione riuscendo così ad entrare dentro al campo con palla al piede. In alcune occasioni è Hernandez, il giocatore con maggior tecnica, ad abbassarsi per ricevere palla. Quando la pressione avversaria non permette un’uscita pulita da dietro, il Leeds si affida ad un attacco diretto, solitamente per Bamford che svaria su tutto il fronte d’attacco.
Il gioco si sviluppa prevalentemente sulle catene esterne, dove il ruolo dei terzini risulta determinante ad inizio azione e successivamente importante per creare la superiorità numerica. L’interscambio tra i giocatori e i movimenti senza palla, finalizzati a creare lo spazio da attaccare, permettono al Leeds di saltare la pressione avversaria. Nello specifico, le catene esterne coinvolgono sull’out di destra, Ayling (TD), Costa (AD), Klich (CCD) (o Hernandez), mentre a sinistra, Dallas (TS), Harrison (AS) ed Hernandez (CCS). Il movimento di Bamford, sia quando l’azione si sviluppa a destra sia quando si sviluppa a sinistra, risulta essere sempre determinante per allargare le maglie avversarie. Il piano strategico è quello di attrarre gli avversari in zona palla creando densità, per poi, una volta saltata la pressione attraverso il fraseggio stretto o la verticalizzazione, avere spazio e campo per finalizzare l’azione. Quando la palla è in possesso dei terzini, i movimenti senza palla dei centrocampisti (Hernandez o Klich) sono di 2 tipi: o incontro alla palla, con l’esterno di fascia che allunga, oppure attaccando la profondità dietro al terzino, sfruttando lo spazio creato dall’esterno che invece è venuto incontro alla palla. In questo caso lo spazio creato viene attaccato non solo dai centrocampisti, ma anche dalla punta Bamford che raramente rimane in posizione centrale. Il centrocampista che si trova sul lato debole stringe anch’esso la propria posizione, dando un’ulteriore possibilità di scambio nello stretto. Lo sviluppo dell’azione prevede quindi il coinvolgimento dei terzini (Ayling o Dallas), degli esterni di fascia (Costa o Harrison) e della punta (Bamford) che aprendo le maglie avversarie permette l’inserimento dei 2 centrocampisti (Klich ed Hernandez). Per Bielsa è fondamentale portare fuori e attrarre l’avversario per poi riattaccarlo nelle zone e negli spazi lasciati scoperti. Inoltre, in fase di sviluppo, gli esterni sono spesso molto larghi, quasi con i piedi sulla riga in modo da permettere una sovrapposizione interna dei terzini, abili non solo nell’andare sul fondo, ma anche quando si tratta di giocare dentro al campo. Un’altra soluzione a disposizione, è quella di sfruttare l’abilità nell’uno contro uno di Costa, il quale, giocando a piede invertito, favorisce la sovrapposizione esterna di Ayling. Lo sviluppo dell’azione è sempre molto verticale e rapido. Poiché il Leeds porta molti uomini in fase di possesso, è importante il lavoro del mediano Phillips che garantisce equilibrio e copertura in caso di contrattacco avversario.
L’altro assetto utilizzato in fase di sviluppo è l’1/3-3-1-3, solitamente con Ayling che diventa il braccetto di destra della difesa a 3, Hernandez che si abbassa per ricevere palla e Klich che gioca sotto la punta Bamford. La zona di rifinitura è sempre occupata da Hernandez e Klich, bravi a galleggiare tra difesa e centrocampo avversario. I 2 centrocampisti, dalla zona di rifinitura, sono abili nel defilarsi attraverso movimenti senza palla alle spalle dei terzini avversari sfruttando lo spazio lasciato dal movimento lungo-corto degli esterni. La finalizzazione dell’azione prevede l’attacco della porta con molti uomini, compresi i terzini. Dal lato forte (solitamente dalla catena di destra), il Leeds attacca l’area di rigore attraverso inserimenti a rimorchio dei centrocampisti, dell’esterno opposto che converge verso il centro per ricevere lo scarico, della punta e del terzino opposto in chiusura. Questi ultimi sono sempre puntuali nell’occupare l’area avversaria, sfruttando la loro corsa e resistenza fisica. Attaccare la porta con più uomini e creare densità in zona palla permette, una volta persa palla, di riconquistarla nel minor tempo possibile.

TRANSIZIONI POSITIVE
Le transizioni positive rappresentano un punto di forza del Leeds. La densità in zona palla in ogni zona di campo, come detto, permette di portare una pressione con più uomini. Una volta riconquistata palla, la verticalizzazione è immediata. Quando la riconquista avviene nella propria trequarti, in pochi tocchi il Leeds riesce a capovolgere il fronte sfruttando anche in questo caso la gamba dei giocatori di fascia. Hélder Costa effettua smarcamenti preventivi isolandosi sul lato debole di destra, pronto a ricevere un eventuale cambio gioco.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso il Leeds attua con grande intensità una pressione ultraoffensiva sul primo campo avversario. Bamford è il primo che indirizza la pressione andando a disturbare il giro palla e persino il portiere avversario. Lo scopo è quello di riconquistare il più velocemente possibile il pallone o di indurre l’avversario ad un attacco diretto, situazione in cui i centrali difensivi e il mediano hanno spesso la meglio. La linea difensiva è molto alta e cerca sempre l’anticipo. Nella trequarti avversaria, Bamford e i 4 giocatori che gli giocano alle spalle escono sui propri riferimenti, mentre i terzini sono pronti a scalare anche verso l’interno del campo con marcature a tratti ad uomo. In particolare Dallas e Ayling, gli uomini con più gamba, riescono a scalare in avanti con grande efficacia non permettendo all’avversario di girarsi e in alcune situazioni pressandolo ad uomo fino alla fascia opposta.

Come per la fase di possesso, anche in quella di non possesso, il Leeds può trasformare il 1/4-1-4-1 in un 1/3-3-1-3, con uno dei terzini impiegato nella linea di centrocampo ed un centrocampista che arretra la propria posizione. Il giocatore sotto punta, solitamente Hernandez o Klich, si occupa del play basso avversario. Tutti i giocatori interpretano la fase difensiva con un’intensità elevatissima ed è difficile che concedano situazioni di palla scoperta in zone di campo pericolose. Nel momento in cui viene saltata la prima pressione, la squadra cerca di scappare verso la propria porta per formare un blocco compatto. In questi casi il lavoro del mediano Phillips è fondamentale per ritardare l’attacco avversario disturbando il portatore di palla. Phillips è il giocatore che dà maggior equilibrio, bravo a lavorare sulle linee di passaggio e a dare copertura tra i due centrali all’interno della propria area di rigore, soprattutto quando la palla è esterna. Nelle occasioni in cui il Leeds si difende nella propria trequarti, il sistema di gioco adottato è il 1/4-1-4-1, con gli esterni e i centrocampisti che arretrano la propria posizione. Quando la palla è esterna nella propria trequarti, il blocco squadra cerca di essere il più vicino e compatto possibile, orientandosi verso il lato forte con i terzini dentro al campo sul lato debole pronti a recuperare palla. Il riferimento in questo caso è l’uomo più vicino alla propria area di competenza: nella zona si presta attenzione all’uomo. Per fronteggiare un cross che proviene dall’esterno, il primo ad uscire è l’esterno di difesa, mentre i due centrali, il terzino opposto e il mediano difendono l’area di rigore, anche in questo caso non perdendo mai di vista il proprio marcatore. Come per la fase di possesso, anche in quella di non possesso, l’intensità e il ritmo diventano elementi cardine del gioco di Bielsa.
TRANSIZIONI NEGATIVE
La transizione negativa è una fase di gioco che la squadra di Bielsa interpreta con grande coraggio e sinergia tra giocatori. Le transizioni rappresentano un punto di forza del Leeds che, una volta persa palla, adotta un contropressing immediato. Questa fase di gioco è una conseguenza diretta della proposta offensiva che il Leeds sviluppa. La squadra attacca la maggior parte delle volte con 7 degli 11 effettivi, lasciando solo 3 giocatori in copertura (Phillips e i centrali White e Cooper) che accettano l’uno contro uno, anche in campo aperto. Per tale motivo Bielsa cura con grande attenzione le marcature preventive in modo da evitare possibili contrattacchi in campo aperto.