INTRODUZIONE
L’Islanda, una nazionale emergente costituita da giocatori pronti a tutto per onorare la propria maglia, guidata dall’allenatore Heimir Hallgrimsson (allenatore dell’Islanda dal 2013) che riesce a conquistare subito la piazza con la prima partecipazione nella storia agli Europei in “Francia 2016” e conferma nuovamente la sua grande voglia con la prima partecipazione ai mondiali in “Russia 2018”, inoltre porta la sua nazionale fino alla 22° posizione del ranking FIFA.
Il sistema difensivo dell’Islanda a tratti si avvicina a quello dell’Atletico Madrid, attraverso una difesa compatta pronta ad attaccare l’uomo nella zona, anche se va considerata una differenza tecnica e tattica sostanziale.
Il sistema di gioco di Base di Hallgrimsson è il 4-4-2; questo sistema lo troviamo quasi invariato nella FDP 4/4-2 o 4/2-4, stessa cosa per la FDNP con un 4-4/2.
Il gioco dell’Islanda è molto standardizzato e presenta quasi sempre lanci lunghi e gioco sulle fasce, per sfruttare i centimetri in più con i cross. La stella del gioco è il numero 10 Gylfi Sigurdsson, il più talentuoso giocatore di questa nazionale; da lui partono la maggior parte delle azioni offensive, prediligendo come sempre il gioco sulle corsie esterne e non dando punti di riferimento sulla linea della trequarti, per creare maggior fastidio alla difesa avversaria.
In fase di Finalizzazione l’Islanda, come già detto in precedenza, predilige il gioco aereo con i cross dei centrocampisti di fascia e dei terzini che si sovrappongono e puntano sempre al secondo palo con le palle inattive. In alcuni frangenti vengono provati anche dei tagli e delle verticalizzazioni, ma si notano le carenze tecniche dei giocatori. Gli attaccanti quando ricevono palla al limite dell’area la scaricano indietro per la corsa del compagno e non cercano quasi mai l’1 contro 1.
FASE DI NON POSSESSO
Durante la costruzione dei rivali i giocatori islandesi vanno in PRESSIONE quando si trovano nella metà campo avversaria, spingendo loro ai lanci lunghi, mentre nella propria metà campo si passa ad un PRESSING sul portatore di palla.
A centrocampo troviamo dei giocatori attendisti e in linea, che mantengono il sistema di gioco di partenza 4-4-2; i centrocampisti di fascia aiutano molto nella fase difensiva, mantenendo la squadra molto bassa; pronti a ripartire per un contropiede rapido che andrà a coinvolgere le due punte.
La linea difensiva rimane molto bassa e compatta e lavora a zona. Si cerca di non far passare l’avversario per vie centrali perché l’agilità e la tecnica dei giocatori di difesa non è eccelsa, per questo l’intera squadra spinge gli avversari ad effettuare lanci lunghi, così da poter sfruttare l’altezza a loro favore. Inoltre l’aiuto dei centrocampisti di fascia permette i raddoppi di marcatura, costringendo gli avversari a dirigersi verso l’esterno.
TRANSIZIONI
Per le transizioni positive, grande lavoro è svolto da FINNBOGASON, punta che si abbassa e si smarca per ricevere il primo passaggio e favorire la ripartenza della squadra e dai centrocampisti di fascia BJARNASON e GISLASON, che rimangono bassi in FDNP e sono subito pronti ad un uno-due con le punte per ripartire in contropiede.
Durante le transizioni negative, l’Islanda soffre molto la rapidità e i contropiedi veloci, inoltre spostandosi tutti in blocco in direzione del portiere e schiacciandosi troppo, lasciano spazi liberi sia sulle fasce che centralmente.