Da quando Ballardini è tornato sulla panchina del Genoa, la squadra ha iniziato a risalire la classifica grazie a dei piccoli accorgimenti da parte del tecnico, che rimane fedele al 3-5-2 iniziale, che in fase di possesso diventa un 3-1-4-1-1, mentre quando la squadra non ha il pallone tra i piedi diventa un 5-3-1/1 molto difensivo, con l’innesto di un centrocampista come Radovanovic al centro della difesa. Il gioco proposto è un gioco di attesa, fatto di poco possesso (da quando è in panchina è passato dal 45% di media al 37%), d’altronde però ora il Genoa riesce a creare più pericoli: da 0,8 xG a 1,2 xG; anche se è ancora presto per giudicare l’esclusione di Rovella a favore di Zajc, che è un giocatore più offensivo rispetto all’italiano centrocampo sembra stia dando ragione al tecnico. L’ultimo acquisto dei grifoni è stato Strootman, giocatore che tatticamente sarà indispensabile per il centrocampo che tecnicamente aveva bisogno di un upgrade. In attacco Destro sembra essere tornato a essere decisivo e il gioco del Genoa sembra adatto a lui.
FASE DI POSSESSO
– Costruzione: Quando la squadra ha la palla mantengono un baricentro basso, affidandosi spesso alle combinazioni tra i difensori e i centrocampisti, con Badelj che fa da perno centrale del centrocampo. I passaggi al portiere avvengono in poche occasioni, quando succedono il portiere tende a cercare direttamente gli attaccanti.
– Sviluppo: Zajc è il giocatore a cui il Genoa si affida più volte per sviluppare l’azione, il trequartista ex Empoli si muove molto, spesso anche abbassandosi per ricevere il pallone, o cercando di inserirsi. I giocatori cercano quasi sempre di trovare la giocata più semplice per arrivare agli attaccanti, che però in molti momenti della partita sono in inferiorità numerica rispetto ai difensori avversari.

– Corsie laterali: Gli esterni aspettano che la squadra superi la metà campo avversaria, preferendo gli inserimenti o le sovrapposizioni solo quando si arriva nei pressi della trequarti, solo sulla fascia dove si sta attaccando.
– Rifinitura: Zajc è sicuramente il regista offensivo di riferimento, ma arrivati nella trequarti il Genoa si affida anche alla seconda punta Shomurodov (o Pjaca che subentra), che poi cerca al meglio di creare pericoli, coadiuvato da Mattia Destro, i due attaccanti cercano di venire incontro centralmente, creando spazi per gli inserimenti dei compagni offensivi.

– Finalizzazione: Si affidano quasi esclusivamente agli attaccanti per finalizzare l’azione, Destro sta segnando tanto e poche volte si fa sfuggire le occasioni davanti al portiere, mentre Shomurodov è pian piano crsciuto e grazie a un buon dribbling aggiunto a una grande fisicità riesce a creare molti pericoli alle difese.
FASE DI NON POSSESSO
– Zona centrale: La squadra in fase di non possesso ha un baricentro molto basso, ma grazie ai cinque difensori riesce a coprire molto bene gli spazi, costringendo molto spesso gli avversari a dei possessi sterili. Quando gli avversari cercano di costruire l’azione in ampiezza partendo dal basso, la squadra non esita ad alzare la pressione. Le marcature dettate da Ballardini sono a uomo, e infatti, i giocatori in molti momenti della partita hanno il compito di seguire il giocatore da marcare in zone del campo diverse da quelle dove solitamente si posizionano. I difensori centrali sono lenti, infatti quando l’uomo marcato sfugge, spesso ricorrono al fallo.

– Zona laterale: Durante la fase difensiva, gli esterni si abbassano sulla linea dei difensori e avendo una linea molto bassa si fanno difficilmente sorprendere.
TRANSIZIONI
– Offensiva: Quando la palla viene recuperata, la squadra cerca di ripartire dal centrocampo palla a terra, in alternativa, se la situazione è complicata, la palla viene sempre lanciata alla ricerca dell’attaccante.
– Difensiva: La squadra è sempre ordinata, difficilmente si fanno sorprendere quando perdono palla, recuperando il prima possibile le posizioni.
PUNTI DI FORZA
– La fase difensiva ha pochissime sbavature e difficilmente si fanno sorprendere
– Strootman: il centrocampista ha un mix di esperienza e qualità che permette alla squadra di affidarcisi anche nelle situazioni più difficili
– Shomurodov: giocatore imprevedibile, può avere il guizzo giusto da un momento all’altro
PUNTI DI DEBOLEZZA
– La squadra va in difficoltà quando è pressata
– I difensori centrali sono molto lenti, in campo aperto hanno molte difficoltà
– Pochi giocatori partecipano alla fase offensiva della squadra