SISTEMI DI GIOCO
Sistema di base: 4-3-3
Sistema in fase di possesso: 2-3-4-1 / 4-1-4-1
Sistema in fase di non possesso: 4-5-1 / 4-4-2
INTRODUZIONE
Il nuovo Parma di Liverani è ancora un cantiere aperto a causa sia di un calciomercato estivo che ha regalato al mister tanti giocatori ma solo negli ultimi giorni disponibili, sia a causa di numerosi infortuni che hanno impedito al Parma di trovare la sua vera identità.
Nonostante l’alternanza degli interpreti, Liverani ha costruito un sistema di gioco chiaro ed impostato sul 4-3-3. Caratteristica evidente di questo schema tattico è la ricerca della massima ampiezza in fase di possesso, con le mezz’ali (Kurtic e Hernani) che si allargano moltissimo permettendo a Karamoh e Gervinho di giocare alle spalle della prima punta (Cornelius), che spesso si abbassa per offrire una linea di passaggio.
La linea difensiva è composta con giocatori con caratteristiche ben delineate. L’esterno basso di sinistra (Iacoponi) rimane spesso bloccato per prevenire la scarsa propensione alla copertura di Kurtic, e soprattutto Gervinho, in fase di non possesso, mentre sul lato opposto (Busi) ha maggiore libertà di avanzamento essendo coperto da un centrale rapido come Osorio che può coprire velocemente gli spazi. L’altro centrale di difesa è il capitano Bruno Alves, giocatore dotato di un ottimo piede e dal quale partono le azioni offensive.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso, il Parma si posiziona con un 2-3-4-1: la prima linea è rappresentata dai due centrali che iniziano l’azione dal basso, mentre nella seconda troviamo i due terzini molto larghi per generare ampiezza ed il mediano/regista della squadra (Scozzarella) a protezione dei due centrali. La linea dei 4 è composta dalle due mezz’ali, anche esse molto larghe a creare una catena laterale con i terzini, mentre le due ali offensive stringono verso il centro alle spalle di Cornelius. Quest’ultimo gioca un ruolo fondamentale poiché abbassandosi verso la trequarti, spesso attira fuori il centrale avversario, generando spazio attaccabile dagli inserimenti di Gervinho e Karamoh.

Come accennato, il Parma predilige il gioco palla a terra partendo dalla difesa e dal suo capitano Alves per poi allargare su una delle due corsie esterne. Prevalentemente lo sviluppo arriva sulla corsia di destra dove Busi, Hernani e Karamoh si cambiano continuamente di posizione per non dare punti di riferimento all’avversario e da qui nasce l’occasione più nitida del primo tempo con un triangolo a tre tra Busi, Hernani e Cornelius. L’esterno basso riceve la sponda di Hernani e taglia verso il centro del campo dove propone una nuova triangolazione con Cornelius che apre spazio alle sue spalle per l’inserimento del terzino. Il danese invece allarga sul lato opposto dove Kurtic e Gervinho si trovano in una situazione di sovrannumero contro l’esterno basso avversario ma lo sloveno spreca l’occasione.
Questa caratteristica si presenta più volte nel corso della partita, con la costante ricerca dello spazio alle spalle della linea difensiva avversaria tramite tagli o sovrapposizioni che portano spesso al cross in area alla ricerca di Cornelius, e degli inserimenti dal lato opposto di Kurtic e Iacoponi. Questo crea inevitabilmente uno sbilanciamento in fase di transizione difensiva con entrambi gli esterni bassi in proiezione offensiva.
In fase di finalizzazione, il Parma cerca di portare il pallone in area in velocità ma qualora non riescano a trovare gli spazi ricercati, optano spesso per un tiro da fuori area ma con risultati non eccelsi.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
Una volta recuperato il possesso del pallone nella metà campo offensiva e qualora ci fosse la possibilità, il Parma cerca subito l’opzione verticale per servire in velocità Gervinho o Karamoh. Qualora questa situazione non si verifichi, il possesso viene consolidato tramite un ricompattamento generale delle posizioni in campo e l’azione riparte dalla difesa.
FASE DI NON POSSESSO
In pre-determinate situazioni del gioco, come il rinvio dal fondo del portiere, il Parma propone un pressing a tutto campo in cui Cornelius si occupa di aggredire il portatore di palla tra i centrali avversari, mentre le ali offensive e le mezze ali prendono a uomo gli esterni bassi ed i mediani.
Un chiaro problema di questa sistemazione è la scarsa comunicazione tra reparti poiché la linea difensiva e Scozzarella rimangono in copertura preventiva rispetto alla prima linea di pressione, lasciando così tanto campo per un lancio a scavalcare. Inoltre Gervinho e Karamoh non sono abili marcatori e questo rende spesso il pressing fine a stesso, con il solo Cornelius a rincorrere a vuoto i centrali.

Nelle situazioni di possesso consolidato per gli avversari, il Parma si posiziona con un classico 4-5-1, generato semplicemente dall’abbassamento sulla linea dei centrocampisti delle due ali offensive. Tuttavia questo sistema di gioco è molto dinamico poiché diventa un 4-4-2 nel momento in cui il pallone si sposta in una qualsiasi delle due zone laterali del campo, con l’ala opposta e lontana dal fulcro del gioco che si alza affiancando Cornelius.
Sia la linea di difesa che quella di centrocampo sono scaglionate poiché si cerca con insistenza il pressing sull’uomo con la palla, rendendo così necessaria un’ottima comunicazione sia all’interno del reparto, sia tra le catene laterali per gestire al meglio le diagonali e coperture.
Queste situazioni tuttavia rappresentano il punto debole della squadra, specialmente sulla corsia di destra dove per caratteristiche tutti gli interpreti che occupano quella zona di campo sono meno inclini alla fase difensiva. In varie occasioni infatti Hernani e Busi non hanno comunicato lasciando tanto spazio alle spalle della linea difensiva, ed è proprio da quella zona dove sono arrivate le principali occasioni degli ospiti.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
Una volta perso il pallone, il Parma si ricompatta velocemente in difesa cercando di ripristinare inizialmente le due linee difensive per poi iniziare la fase di pressione sul portatore di palla avversario. Tuttavia in almeno 3 occasioni, la squadra di Liverani si è trovata completamente sbilanciata in avanti lasciando tantissimo spazio per la ripartenza avversaria.

Perso il pallone da Karamoh in un tentativo di scambio con Busi, l’ex Inter rimane fermo senza provare a porre rimedio al suo errore mentre Scozzarella, ed anche sul lato opposto Kurtic e Iacoponi, sono troppo avanzati per frenare il contropiede.
ANALISI SWOT
- Punti di forza
- Filtranti a servire tagli per le ali
- Forti nel gioco aereo
- Grande ampiezza
- Punti di debolezza
- Spazi aperti tra le linee di difesa e centrocampo
- Applicazione del primo pressing da migliorare
- Scarsa comunicazione tra reparti