SISTEMI DI GIOCO
Base: 3-4-2-1
Possesso: 1/3-3-3 o 3-1-3-3
Non possesso: 5-4-1
INTRODUZIONE
La Roma per la stagione 2020/21 ha confermato in panchina l’allenatore portoghese Paulo Fonseca, dopo il 5° posto in campionato che gli è valso la qualificazione ai gironi di Europa League.
Per la stagione in corso la squadra giallorossa ha come obiettivo la conquista di un posto in Champions League. L’allenatore portoghese ha a disposizione un ottimo mix di giovani e giocatori d’esperienza.
Fonseca è arrivato nella capitale con l’idea di mettere in campo un 4-2-3-1, basato su possesso palla e gioco offensivo, cosa che ha fatto nella prima parte della stagione passata, tuttavia una lunga serie di prestazioni altalenanti ha portato al cambio del sistema di gioco.
Nella stagione in corso la Roma si schiera in campo con un 3-4-2-1. In porta l’ormai veterano Mirante ha conquistato i gradi di portiere titolare soprattutto a causa dello scarso rendimento dello spagnolo Pau Lopez. Al centro della difesa a tre c’è Smalling, con rispettivamente alla sua destra e alla sua sinistra Mancini e Ibanez, e come prima alternativa il giovane difensore albanese Kumbulla, arrivato durante il mercato estivo dopo l’ottima stagione con il Verona.
Come esterno destro Fonseca sembra preferire l’olandese Karsdorp a Bruno Peres, mentre la corsia sinistra dopo la partenza di Kolarov è affidata a Spinazzola. I centrali di centrocampo sono Luca Pellegrini ed il francese Veretout. A supporto del solito Dzeko agiscono i due trequartisti Pedro e Mkhitaryan.
FASE DI POSSESSO
La squadra giallorossa in fase di possesso si dispone in campo con un 1/3-3-3, con Smalling che resta sempre il giocatore più arretrato, mentre i due centrali di destra e sinistra partecipano alla fase di possesso quando si trovano sul lato forte, arretrando e fornendo una copertura preventiva se invece sono sul lato debole. Uno dei due centrocampisti centrali Pellegrini e Veretout si abbassa in linea con Mancini e Ibanez. Mkhitaryan e Pedro arretrano la loro posizione e si sistemano alla destra del centrocampista centrale più avanzato, andando a formare una linea a tre. I due esterni Karsdorp e Spinazzola sono invece molto alti e larghi, e vanno a posizionarsi ai lati della punta Dzeko.

Costruzione
Per quanto riguarda la costruzione del gioco, la squadra di Fonseca, soprattutto in caso di pressing avversario, opta maggiormente per una costruzione diretta, alla ricerca della punta centrale Edin Dzeko. In questo modo vengono sfruttate così le qualità fisiche e tecniche dell’attaccante Bosniaco, bravo nel gioco aereo e capace sia di fare da sponda che di spizzare andando così a servire gli inserimenti dei centrocampisti per vie centrali, e di Karsdorp e Spinazzola sulle corsie esterne, creando immediati pericoli per le retroguardie avversarie.
Più raro osservare una costruzione bassa della manovra, con il coinvolgimento dei due centrali di dx e sx, con il supporto di uno tra Veretout e Pellegrini che si abbassa per garantire un’opzione di passaggio centralmente, e i due esterni sulla linea dei centrocampisti.
Sviluppo
La Roma è una squadra che gioca molto in verticale e nello sviluppo dell’azione coinvolge tutti i giocatori di movimento, compresi i difensori centrali di sx e dx rispettvamente Ibanez e Mancini, lasciando Smalling e il centrale del lato debole in copertura preventiva. Ricoprono un ruolo fondamentale i due trequartisti Pedro e Mkhitaryan. Infatti, quando si trovano sul lato forte, abbassano la loro posizione andando a ricevere palla fuori dalla loro zona di competenza e contribuendo allo sviluppo della manovra. Così facendo liberano lo spazio sulla trequarti per l’inserimento di uno tra Veretout e Pellegrini che sistematicamente si lanciano dentro.
In questo caso i trequartisti hanno quindi tre opzioni per giocare in verticale: o centralmente servendo la punta che si stacca dalla marcatura dell’avversario, o sempre centralmente sul centrocampista centrale che ha avanzato la sua posizione, o ancora giocare sull’esterno di fascia posizionato sempre sulla linea laterale e in posizione molto avanzata. Tuttavia, sia Pedro che Mkhitaryn sono giocatori molto esperti che raramente tendono a forzare la giocata; in caso non vi sia la possibilità di giocare in avanti hanno sempre in appoggio un centrocampista, e Ibanez o Mancini, a seconda che il gioco sia a sx o dx. Così facendo sono rapidi a ripartire da dietro, in modo da spostare con un rapido giro palla il gioco sul lato opposto.

Finalizzazione
Per cercare la conclusione la squadra capitolina sfrutta gli inserimenti in area dei suoi centrocampisti tramite imbucate o passaggi filtranti. L’ampiezza e la posizione molto avanzata dei due esterni Spinazzola e Karsdorp è fondamentale per aprire spazi all’interno della difesa avversaria; inoltre, soprattutto Spinazzola, è molto abile sia nell’attaccare la profondità ed essere servito alle spalle della difesa, che nel ricevere sulla linea laterale e giocare 1 VS 1 contro il suo diretto avversario guadagnando spazio per crossare dal fondo.
Transizione offensiva
La squadra di Fonseca in molti frangenti del match concede il possesso della sfera agli avversari, sfruttando in maniera eccellente le transizioni offensive. La maggior parte dei recuperi avviene nella metà campo avversaria, dove sia Mancini che Ibanez sono molto aggressivi e cercano l’anticipo sui palloni giocati in verticale dalla squadra avversaria. I giocatori della Roma una volta riconquistato il possesso sono veloci nella costruzione dell’azione offensiva, e lo fanno portando molti uomini sia centralmente che sulle corsie esterne.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso la Roma si sistema in campo con un 5-4/1, mantenendo il solo Dzeko in avanti.
Quando la squadra avversaria comincia la costruzione dal basso, la prima linea di pressione è formata da Dzeko con alle spalle i due trequartisti Pedro e Mkhitaryan. Entrambi sono molto stretti con Pellegrini e Veretout che accorciano alle loro spalle cercando di impedire la costruzione avversaria per vie centrali, limitando l’azione dei centrocampisti. Quando la palla arriva sui giocatori di fascia avversari, gli esterni Spinazzola e Karsdorp se si trovano sul lato forte salgono in pressione, mentre quando sono sul lato debole stringono la loro posizione verso l’interno del campo allineandosi con la difesa che in queste situazioni è sempre molto alta.
Il centrocampo è sempre ben scaglionato, con i due trequartisti che durante lo sviluppo dell’azione avversaria si abbassano sulla linea dei centrocampisti ai lati di Veretout e Pellegrini.
Anche la linea difensiva è scaglionata, e sempre molto alta. È formata dai tre centrali e i due esterni, inoltre, adotta una marcatura a uomo molto stretta nei confronti degli attaccanti avversari. Quando Karsdorp o Spinazzola si trovano sul lato forte ed escono sul portatore di palla avversario, hanno sempre due linee di copertura alle loro spalle.La difesa giallorossa non concede profondità all’attacco avversario, infatti, sull’uscita degli esterni sia Mancini che Ibanez accorciano sempre sul diretto avversario uscendo molto alti fuori dalla linea difensiva.

Transizione negativa
Nei secondi che seguono la perdita del possesso i giocatori di Fonseca eseguono una riaggressione immediata con i giocatori che si trovano in zona palla. Se questa non va a buon fine, sono rapidi nel recuperare le posizioni in difesa.
CONCLUSIONI
La Roma di Paulo Fonseca è una squadra ben strutturata e organizzata in tutti i reparti, con un organico difensivo molto giovane e un attacco esperto e di grande qualità. L’allenatore portoghese è stato bravo a reinventarsi di fronte alle difficoltà e finalmente la sua squadra sembra aver trovato una buona quadratura, esprimendo un calcio fatto di intensità, ritmi elevati e soprattutto molto offensivo. Tuttavia, i giallorossi alternano ancora ottime prestazioni con partite piuttosto anonime.
SWOT
Punti di forza
-Ottima capacità di gioco in contropiede
-Elevata intensità per tutti e 90° i minuti
-Elevato tasso tecnico di quasi tutti i giocatori presenti in rosa
-Numerose soluzioni offensive
Punti di debolezza
-La presenza di molti giovani in rosa può causare la mancanza di esperienza nel gestire determinate situazioni
-Poche alternative nel ruolo di esterno a tutta fascia, in particolare sulla destra dove il titolare sembra essere Karsdorp con alternative Santon e Bruno Peres, giocatori soggetti ad infortuni e dal rendimento molto altalenante
-Esterni molto offensivi, in particolare Spinazzola molto bravo nell’offendere, concede qualcosa in fase difensiva
-Incognita tra i pali, non convince Pau Lopez, Mirante da qualche garanzia in più